pensi di salvarti con questi? dici che è un obiettivo raggiungibile?
Cap. 16 – Navigando a vista
L’approdo in Premiership nascondeva tante insidie, che rimanevano offuscate dall’aria di festa che si respirava in tutta la baia di Cove, che si preparava con entusiasmo per la prima gara stagionale che era prevista a Glasgow, contro i Rangers.
Vittorio non era altrettanto entusiasta, perché i numerosi incontri che ebbe in quel periodo con la dirigenza si risolvevano tutti con le stesse parole: “Non riusciamo a reperire i fondi…”. La sensazione era che i Cove Rangers fossero arrivati ad un punto di non ritorno, il buco nelle casse societarie ormai superava i 2 milioni di euro e i soldi che entravano tra sponsorizzazioni, diritti TV e premi non erano sufficienti a coprire neanche le spese di gestione, figurarsi voler fare mercato. Inoltre l’ingaggio di un singolo giocatore di spicco per la Premiership era pari a quanto guadagnava l’intera squadra in Championship… in sostanza risultavano inavvicinabili.
La soluzione fu presto trovata, come al solito, in tagli degli ingaggi, cessioni obbligate (anche se poco remunerative) e pochi acquisti, tutti dal mercato degli svincolati. Anche i prestiti non sembravano sufficienti a mettere in piedi una squadra competitiva, considerando anche che proprio quei giocatori che avevano contribuito pesantemente alla cavalcata della precedente stagione erano tornati alla base e grazie alla valorizzazione conseguente i risultati erano entrati nelle schiera degli “inavvicinabili”.
Ad inizio luglio la squadra si trovò orfana di Arrondel e Francescutto, che rappresentavano l’ossatura del reparto offensivo. Quando arrivò l’offerta di 29.000€ per il cartellino di Buatu, fu considerata irrinunciabile, e così il difensore congolese si accasò in Cile.
Vittorio propose la sua personale soluzione: “investiamo sui giovani, valorizziamoli nei nostri vivai e nella nostra prima squadra” la risposta che ottenne fu sempre la stessa, sempre quella, “non ci sono fondi per ulteriori investimenti!”
Gli unici acquisti degni di nota che furono conclusi riguardavano tre centrocampisti ed una punta: Jordon McNeill e Chris Johnston, che avevano il compito di colmare l’enorme lacuna lasciata da Arrondel e Francescutto, Billy Pickup per arricchire il centrocampo, e Pascal Bah per aggiungere spessore al reparto offensivo.
Oltre a questi Vittorio ebbe l’occasione di ingaggiare due giovani africani, che sperava di poter valorizzare per delle future plusvalenze: Patrick Emana e Alain Makelele.
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pensi di salvarti con questi? dici che è un obiettivo raggiungibile?
Sono l'OLDMOD, come "l'architetto" non rimango stupito di vederti, non è la prima volta.
Ci fu un Papclisma™, gli sticky sparirono ma Olorin riuscì a salvarne alcuni.
Ci fu un Papclisma2™ salutammo Fm Generale anche con il fiuuuuu cit., c'è stato anche il Papclisma3™,
ne usciremo, siamo pellacce.
Ride on a Scott Bike!
P+C = L²
Ci vuole la tigna.![]()
vai cosi![]()
Sono l'OLDMOD, come "l'architetto" non rimango stupito di vederti, non è la prima volta.
Ci fu un Papclisma™, gli sticky sparirono ma Olorin riuscì a salvarne alcuni.
Ci fu un Papclisma2™ salutammo Fm Generale anche con il fiuuuuu cit., c'è stato anche il Papclisma3™,
ne usciremo, siamo pellacce.
Ride on a Scott Bike!
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Purtroppo la rosa messa in piedi per affrontare la premiership non sembrava all’altezza della situazione. La stagione iniziò male e continuò peggio. Per i Cove Rangers la stagione dell’esordio tra le grandi del campionato scozzese si confermò durissima. Il miracolo della squadra di quartiere sembrava destinato ad esaurirsi. Il 2022 finì con la squadra di Vittorio che non riuscì mai a staccarsi dal fondo della classifica, ma tutto sommato le possibilità di salvezza non si allontanavano mai più di qualche punticino. I tifosi ci credevano, d’altra parte in quella stessa stagione la loro squadra era riuscita a rifilare un 5-0 all’Hibernians e a battere per 4-2 i Rangers, quelli di Glasgow. Una squadra capace di certi risultati non poteva retrocedere.
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Salvezza e tanti saluti, forza! Direi che qui si è fatto il massimo che si potesse fare, è il momento di salire di livello![]()
Nel 2022 si disse che il Natale arrivò in anticipo a Cove Bay. In quel periodo giravano voci sempre più insistenti di contatti da tutta Europa per Vittorio, che sembrava essere destinato a lasciare Aberdeen. Svizzera, Spagna, Germania, Polonia... la stampa locale e nazionale parlava di destinazioni sicure e di accordi già conclusi. I giornali snocciolavano cifre, premi, bonus e clausole dei contratti che Vittorio avrebbe avuto già in mano. Fu grazie a tutto questo tran tran mediatico che il mister poté stupire tutti presentando già nei giorni tra il 18 ed il 24 dicembre una serie di volti nuovi che avrebbero dovuto dare una grossa mano a risollevare le sorti del club.
Ma soprattutto presentò quello che prometteva di essere l’acquisto di punta dei Cove Rangers per la stagione 2022/23
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Solo qualche anno dopo Vittorio avrebbe ammesso che quell’anno era sul punto di mollare i Cove Rangers. Ammise di aver avuto molti colloqui con la dirigenza nell’inverno del 2022, e anche diverse offerte già pronte. La situazione a Cove Bay era difficile, e si cercavano investitori. Il presidente con il suo allenatore scopri le carte in tavola e ammise che era in trattativa per cedere la società, che se le trattative non fossero andate in porto la società avrebbe vissuto i suoi anni più bui, almeno dal punto di vista economico. Le perdite ormai erano decuplicate da quando i Cove Rangers erano diventati professionisti, e non si vedeva alcuna via d’uscita. La disponibilità a investire sul mercato fu un’occasione per distogliere i media dalla realtà dei fatti, ovvero che la bancarotta era dietro l’angolo.
Vittorio dal canto suo predicava pazienza, che tempi migliori sarebbero arrivati e gli investimenti sul mercato avrebbero dato frutti, ma la sua verità era che ormai si era già legato a doppio filo alla città di Aberdeen, a quei fiumi, a quelle valli, a quella gente. In quel momento non poteva lasciare quel posto e non poteva permettersi di abbandonare quella città.
Il 2023 iniziò ancora con una sconfitta, contro il Ross County, ma portò alla finalizzazione di altri due acquisti in difesa.
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Serviva pazienza, come ripeteva Vittorio alla fine di ogni partita, perché la squadra aveva le carte in regola per guadagnarsi la permanenza in Premiership. Vittorio spiegava che sarebbe bastato non arrivare ultimi per avere buone possibilità di salvarsi, e continuava a dichiarare l’obiettivo di tenersi saldamente agganciati all’undicesimo posto. In cuor suo però sapeva che la squadra poteva fare di più, e man mano che passavano le settimane lui sperava di poter addirittura agganciare il gruppetto delle prime sei che si sarebbero giocate le posizioni di alta classifica nell’ultimo minigirone...
Alla fine del terzo girone, quando il campionato si spacca e si formano il gruppo scudetto ed il gruppo retrocessione, i Cove Rangers si trovarono nella metà bassa della classifica, ma con un ottimo vantaggio sulle concorrenti. Ciononostante le cose si complicarono nelle ultime 5 partite, dove si collezionarono subito due sconfitte contro Hibernian ed Inverness. La rete di Dieng nella stracittadina contro l’Aberdeen diede tranquillità della salvezza, e la goleada all’ultima di campionato condannò il Motherwell alla retrocessione. I Cove Rangers ottennero così un 8° posto che andava ben oltre le aspirazioni iniziali.
In quell’anno Vittorio si confermò anche specialista di Coppe. Nonostante ebbe da mandar giù l’amarissimo boccone dell’eliminazione al primo turno della League Cup da parte dell’Ayr, formazione di League 2, riuscì a rifarsi nella massima coppa nazionale, la Scottish Cup, in cui sconfisse con un sonoro 3-1 il Celtic agli ottavi di finale, e contro Hibernan e Dundee Utd si conquistò la finale, in cui, sconfiggendo i Rangers grazie alle reti di Dieng e Popa, ottenne il titolo e la qualificazione all’Europa League.
Il 2023 per mister De Santo fu anche l’anno delle prime esperienze internazionali. Chiamato in inverno a guidare la Nigeria U20 per la coppa continentale di categoria, ottenne la vittoria in finale contro il Ghana, e la qualificazione ai Mondiali U20 che si sarebbero giocati quella stessa estate.
Al mondiale giovanile, però, non riuscì a far valere il titolo continentale appena conquistato, ottenendo, nel girone con Francia, Israele e Cina, solo un pareggio che valse l’ultimo posto.
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