PDA

Visualizza Versione Completa : La Champions League delle Americhe



Khabar
03-11-2015, 00:19
La Champions League delle Americhe
di Tariq Panja - Bloomberg
È ancora soltanto un progetto, ma piuttosto affascinante: ci giocherebbero 64 squadre di calcio provenienti da Nord, Centro e Sud America


Da più di vent’anni la UEFA Champions League è la più prestigiosa competizione per club di calcio al mondo. Oggi un’agenzia che si occupa di diritti televisivi sta pianificando una competizione equivalente per i due continenti americani, promettendo nuove entrate alle tante società sudamericane in difficoltà economiche e la possibilità per i club nordamericani di mettersi alla prova in un palcoscenico mondiale.

La MP & Silva, un’agenzia che si occupa di distribuzione di diritti televisivi con sede a Londra, sta promuovendo la creazione di un torneo ad eliminazione diretta composto da 64 squadre provenienti da Sud, Centro e Nord America. Non c’è ancora nessun partner televisivo ma un ex commissario della NFL, Paul Tagliabue, è già stato assunto come consigliere. Le squadre americane, che ogni anno hanno un fitto calendario di partite, potrebbero ricevere circa 440 milioni di dollari dalla partecipazione alla Champions League delle Americhe: niente in confronto al miliardo e mezzo che ricevono le squadre europee, ma molto se paragonato a quello che ricevono oggi dai tornei continentali a cui partecipano.

“Quello americano è un mercato enorme e ricco, molto interessato al calcio”, ha detto durante un’intervista telefonica Riccardo Silva, co-fondatore della MP & Silva. “È un’opportunità perfetta per i club sudamericani per entrare nel mercato nordamericano, ed è perfetta anche per i club statunitensi, che hanno bisogno di giocare in un torneo internazionale più competitivo: è una situazione in cui vincono tutti”.

Oggi i principali club sudamericani giocano ogni anno la Coppa Libertadores. Al vincitore spettano 5,3 milioni di dollari, la stessa cifra che guadagnerebbe ciascuna delle 64 squadre partecipanti alla Champions League delle Americhe. Le squadre del Centro America, dei Caraibi e del Nord America giocano invece la CONCACAF Champions League, che non distribuisce nessun premio in denaro.

Per una squadra come il Nacional di Montevideo, un premio in denaro del genere è una prospettiva vertiginosa. A dispetto della sua ricca storia, il club è limitato dai soli tre milioni di abitanti dell’Uruguay ed è costretto a vendere molto presto i suoi giocatori migliori ai più ricchi club europei, come successo con Luis Suarez e Diego Godin. Il presidente del Nacional, Eduardo Ache, ha detto: “Immaginate di ricevere 5 milioni per giocare come minimo due partite. La risposta è semplice”.

Silva sostiene che a diversi club di vari paesi sudamericani l’idea piace, come al Corinthians, il club più ricco del Brasile, o a una delle squadre di Rio de Janeiro, la Fluminense, il cui presidente ha scritto rispondendo a una mail che “la creazione della Champions League delle Americhe è decisamente una grande idea e il mercato delle americhe ne beneficerà molto.”

La competizione dovrebbe essere largamente sostenuta dalle reti televisive e Silva ha già fatto sapere che il progetto ha generato molto interesse, ma non ha specificato ancora di chi. L’audience televisivo della Major League Soccer negli Stati Uniti sta lentamente crescendo, quasi del 10 per cento negli ultimi due anni secondo Brad Adgate, direttore delle ricerche di Horizon Media. Le finali degli ultimi Campionati mondiali di calcio maschili e femminili hanno attratto dai 20 ai 30 milioni di spettatori statunitensi. Adgate ha citato anche la sete di eventi sportivi in diretta fra i telespettatori e l’aumento della popolarità del calcio negli Stati Uniti.

Il progetto però avrà bisogno di molto tempo per diventare realtà. Silva sta ancora cercando l’approvazione delle due federazioni continentali e dovrà inserire la competizione nel calendario stagionale e tra i tornei già esistenti, che come ha annunciato non verranno eliminati. Metà dei club partecipanti giocherebbero solo due partite in più a stagione mentre le due finaliste al massimo 11, incluse alcune partite speciali giocate in città come Rio de Janeiro, New York o Miami.

Programma a parte, deve essere considerata l’organizzazione necessaria a far giocare tra loro squadre geograficamente molto distanti. A differenza dell’Europa, dove i club si trovano al massimo a quattro ore di volo l’uno dall’altro, una partita tra Seattle Sounders e Boca Juniors vorrebbe dire percorrere quasi 22 mila chilometri per un turno infrasettimanale, prima di ritornare a giocare nei propri campionati nazionali nel fine settimana.

La FIFpro, il sindacato mondiale dei calciatori, si è detto scettico riguardo alla creazione della nuova competizione, sostenendo che “il calendario della partite stagionali è già fitto abbastanza e l’aggiunta di altre partite aumenterebbe il numero di infortuni ai giocatori”. Se il torneo dovesse essere giocato, l’organizzazione vorrebbe almeno tre giorni di recupero fra una partita e l’altra, una giornata di ambientamento per ogni fuso orario attraversato e un massimo di una partita a settimana nelle ultime otto settimane della stagione.

Silvia ha detto che le concessioni sono già state fatte: “Inizialmente le emittenti avrebbero preferito una fase a gironi e più partite ma alla fine si sono convinti che quella presentata sia una buona soluzione, riferendosi alle eliminazioni dirette”. In ogni caso, è probabile che passino almeno altri due anni prima che le squadre si possano contendere il titolo di campione delle Americhe: “Potremmo iniziare a giocare nel 2017 o nel 2018, non abbiamo fretta. Anche se dovessimo cominciare nel 2019 non ci sarebbe alcun problema”.

http://www.ilpost.it/2015/11/02/la-champions-league-delle-americhe/


Che ne pensate?

mark_lenders
03-11-2015, 01:02
mi sembra una cazzata
distanze nord-sud troppo grandi

pazza_inter
03-11-2015, 01:12
A differenza dell’Europa, dove i club si trovano al massimo a quattro ore di volo l’uno dall’altro

oddio, CKSA Mosca-Porto mi sembra più lontanuccia eh...


cmq l'idea di una champions panamericana avrebbe senso e prima o poi si farà (già l'anno prossimo avremo una Copa America con le nazionali di entrambi i "continenti"), ma solo se abolissero la Libertadores (cosa che per prestigio non si avrà mai) e l'equivalente Nord Americana. Certo, una volta liberato spazio nel calendario, il problema delle distanze crollerebbe, magari concentrando le partite in un periodo dell'anno libero da impegni o con Final Four o similari per le fasi finali senza viaggi panamericani!

Personalmente poi ritengo che 64 squadre con le miriadi di nazioni nel continente sarebbero pure poche... anche perchè non credo che si limitino a prendere una squadra per nazione...

Khabar
03-11-2015, 07:30
In realtà la prossima Copa America sarà una edizione speciale, per il centenario. Ci saranno squadre di tutte e due le confederazioni ma solo per questa edizione, la successiva edizione 'standard' si terrà con le classiche squadre in Brasile nel 2019.

pazza_inter
03-11-2015, 11:06
In realtà la prossima Copa America sarà una edizione speciale, per il centenario. Ci saranno squadre di tutte e due le confederazioni ma solo per questa edizione, la successiva edizione 'standard' si terrà con le classiche squadre in Brasile nel 2019.

sì lo so, però credo che si tratti di un vero e proprio test... magari a breve diverrà lo standard unendo gold cup e copa america e poi da lì alla champions panamericana il passo è breve...

totoro
03-11-2015, 11:50
mi sembra una cazzata
distanze nord-sud troppo grandi

e distanze sportive ancora maggiori di quelle geografiche

al momento mi pare poco più di una trovata commerciale per portare le big del continente fare passerella negli USA, che infatti secondo la prima bozza sarebbero il paese più rappresentato con 16 squadre

Lupo
03-11-2015, 12:07
a me me piace :|

pazza_inter
03-11-2015, 12:45
16 squadre MLS? :rotfl::rotfl::rotfl:

nom245
03-11-2015, 17:43
In fondo le squadre messicane già giocano nella Libertadores, si tratterebbe solo di allrgare agli USA. A me piacerebbe una competizione unica tra Concacaf e Comnebol a patto che abbiano la possibilità di essere ammesse alle coppe anche gli stati più piccoli del centro america e dei caraibi, quantomeno ai preliminari. Viaggi così lunghi forse sarebbero fuori dalle possibilità di squadre tanto piccole, a meno di premi in denaro che gli consentano di coprire i costi

@lex
04-11-2015, 00:20
se la MLS continua ad acquisire sempre più prestigio e arriva a poter contendere qualcosa alle top-sudamericane, potrebbe avere senso...sennò sarebbe solo una cosa commerciale.

Tra l'altro concordo col fatto che c'è la libertadores, o trasfromano quel "brand" in qualche modo o non so, ma ormai ha storia e prestigio come trofeo...ma tenerli tutti e due, eventualmente, non lo vedo ottimale.