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Visualizza Versione Completa : El Maravilloso



floydmcrell
27-12-2016, 10:18
El maravilloso


http://i.imgur.com/mWTbAli.jpg


"La utopía está en el horizonte. Me acerco dos pasos, ella se aleja dos pasos. Camino diez pasos y el horizonte se desplaza diez pasos más allá. Por mucho que camine, nunca la alcanzaré. Entonces, ¿para qué sirve la utopía? Para eso: sirve para caminar."

floydmcrell
27-12-2016, 10:18
Stay tuned... :uglytunz:

FMStory
27-12-2016, 11:12
:tunz:

floydmcrell
27-12-2016, 11:45
Flaminio Doroteo Rellabondi, ai più conosciuto con il nomigliolo di "el maravilloso", nasce a Lima il 18 aprile 1981 da padre italiano e madre peruviana. Il padre emigrato in Perù nei primi anni '70 è un noto e facoltoso imprenditore edile, questo gli garantisce un'infanzia agiata, ma non priva di pressioni, figlio unico su di lui gravano le speranze del padre di tramandargli l'azienda di famiglia, lo indirizza quindi agli studi scientifici. Flaminio è un ragazzo intelligente, ma la sua vera passione è il calcio che inevitabilmente ruba il tempo al mai amato studio. Promettendo al padre di migliorare i risultati scolastici riesce a farsi portare ad una giornata di provini indetta dal Club Sporting Cristal dove viene subito notato dall'allora responsabile del settore giovanile Rubén Díaz che rimane colpito dalla sua visione di gioco, incredibile per un poco più che quattordicenne, è l'autunno del 1995 e quel ragazzino che lascia il campo con una maglia azul celeste tutta sudata dalla sua passione ancora non sa che di lui si parlerà ancora per molto tempo.

Chuck_PE
27-12-2016, 14:01
:hail:

Garlic
27-12-2016, 17:23
seguo...o almeno ci provo :esd:

floydmcrell
27-12-2016, 18:06
E' in assoluto il più dotato della sua generazione, non troppo prestante fisicamente viene prima schierato come trequartista, ma con l'aumentare dei centimetri e dei chili viene mano mano arretrato nel ruolo di regista classico dove fa la differenza grazie ad una velocità di pensiero introvabile tra i suoi coetanei accompagnata da un piede educatissimo. E' il 1997 ed a soli sedici anni dopo qualche apparizione sporadica in campionato esordisce nei quarti di finale di Copa Libertadores nel trionfale 3-0 inflitto al Club Bolivar nel ritorno dei quarti di quella storica annata che vide il sogno infrangersi solo nella tiratissima finale contro il Cruzeiro.
Negli anni successivi si conquista sempre più spazio in una squadra che stabilmente occupa le posizioni di vertice del Campeonato Descentralizado non riuscendo però mai a portare i suoi alla conquista di un trofeo. I tabloid specializzati iniziano a parlare di lui con continuità, nelle liste dei giovani più promettenti del sudamerica il suo nome è una presenza fissa.
A dicembre del 2000 è ormai un titolare inamovibile e nel frattempo consegue il diploma di scuola superiore, nella sua vita si apre il primo importante bivio.

pazza_inter
27-12-2016, 18:46
potrei seguire :look:

matters
27-12-2016, 20:59
seguo...o almeno ci provo :esd:

*

:esd:

nom245
27-12-2016, 23:03
Le Ande :hail:

BigSu
28-12-2016, 08:35
:popcorn:

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

floydmcrell
28-12-2016, 10:27
Definire tumultuoso il Natale 2000 in casa Rellabondi sarebbe un eufemismo, fino a quel punto il padre Aureliano aveva impedito al figlio di sottoscrivere un contratto da professionista ed aveva resistito alle avanches dei numerosi procuratori e società di intermediazione che bussavano alla loro porta, i soldi non erano certo un problema in quella lussuosa casa nel cuore di Lima ed Aureliano pensava che ben presto il figlio si sarebbe fatto carico delle sue responsabilità accantonando il calcio al ruolo di passatempo e dedicandosi, dopo il diploma appena conseguito a tempo pieno agli studi universitari.
Le sue speranze crollarono fragorosamente durante il tradizionale pranzo natalizio quando Flaminio annunciò al padre che non si sarebbe iscritto all'università, ma che avrebbe invece accettato l'offerta di un contratto da professionista da parte dello Sporting Cristal, ne seguì un furioso litigio, Aureliano intimò al figlio di ripensare a quella scelta o lasciare quella casa e con essa tutta la vita agiata che comportava, se avesse preso quella strada da quel giorno in poi avrebbe dovuto badare a se stesso e non avrebbe avuto più una famiglia alla quale appoggiarsi.

floydmcrell
29-12-2016, 17:44
Quando Flaminio si presenta nella sede dello Sporting Cristal trova inaspettatamente le porte chiuse, l'influenza del padre in quel di Lima non era certo cosa di poco conto e ben presto si rese conto che gli aveva fatto terra bruciata attorno. Benché avesse solo 19 anni e fosse un ragazzo apparentemente introverso la fiamma del "Maravilloso" già ardeva in lui, era un ragazzo risoluto, indipendente e ribelle e fu così che mentre a Lima il silenzio era coperto dal fragore dei fuochi artificiali che festeggiavano goliardici nell'estate peruviana l'arrivo del 2001 Flaminio raccoglieva i suoi risparmi, prendeva in prestito l'Alfa Romeo 166 2.0 V6 turbo dalla rimessa del padre e ne dirigeva gli pneumatici verso le Ande, le Ande che lo avevano appassionato nella lettura di molti dei suoi romanzi preferiti, le Ande che gli parlavano di un Perù più selvaggio e lontano dalla sue vita borghese di Lima.
Dopo due giorni di viaggio la strada lo fermò a Cuzco, qui passò la prima ed ultima estate da adolescente della sua vita. Con i pochi soldi che aveva con se prese un piccolo appartamento in centro, a pochi passi dall'università e lì dentro passò giornate a conoscere, sperimentare e comprendere meglio il suo corpo e la sua mente, a febbraio però i soldi erano finiti e non aveva poi più tanto da conoscere sperimentare e comprendere.
Fu così che in una tiepida mattinata di febbraio si presentò nella sede del Club Sportivo Cienciano annunciandosi in reception con queste parole: "Buongiorno, avrei il piacere di colloquiare con il presidente, non ho un appuntamento, ma ditegli che oggi è il suo giorno fortunato, sono Flaminio Doroteo Rellabondi e la prossima stagione mi piacerebbe vestire questa casacca."

BigSu
03-01-2017, 08:41
Un peruviano alfista... Chissà perché mi incuriosisce... :rolleyes:

floydmcrell
03-01-2017, 13:42
Saranno stati i quasi due mesi di inattività, la vita tutt'altro che sportiva condotta in quel piccolo appartamentino di fronte all'università o l'altitudine che rendeva faticoso ogni piccolo sforzo, o molto più probabilmente la somma di questi tre fattori che giocavano a suo sfavore, ma l'impatto di Rellabondi al Club Sportivo Cienciano fu tutt'altro che indimenticabile, alla fine del torneo di apertura, che la squadra aveva chiuso con un buon quarto posto, aveva infatti collezionato solo 7 presenze (di cui solo 2 da titolare), con nessun gol e nessun assist all'attivo, tutti ne parlavano come un flop, ma all'arrivo dell'inverno qualcosa cambiò.
Venne a fargli visita la madre, non gli chiese mai di tornare a casa, sapeva che non l'avrebbe fatto, non gli parlò nemmeno troppo della rabbia del padre, ma si occupò di lui per un mesetto: gli fece da mangiare, gli stirò i panni, non lo fece sentire solo. Piano piano il ragazzo iniziò a riconquistare spazio, ad ottobre, quando il campionato clausura era al giro di boa era titolare inamovibile, miglior media voto della squadra, due punizioni disegnate sotto al sette e cinque assist per i compagni, a dicembre il Club Sportivo Cienciano chiudeva il torneo al primo posto, a pari punti con l'Estudiantes de Medicina che battè poco prima di Natale in uno spareggio conquistandosi la finale per il titolo con in campioni dell'apertura dell'Alianza Lima.
Furono due partite tirate e spettacolari, 3-2 a Lima per i padroni di casa, 1-0 per il Cienciano al ritorno, fu la lotteria dei rigori ad assegnare il titolo ai capitolini lasciando a tutta Cuzco l'amaro in bocca per un'impresa solo sfiorata, Flaminio Rellabondi era stato uno dei grandi protagonisti di quella cavalcata e si meritò il rinnovo del contratto per altre tre stagioni, ormai era considerato e si sentiva un cusqueño.

floydmcrell
05-01-2017, 15:56
Le due stagioni successive furono un crescendo di prestazioni positive, ben presto, oltre che in campo dove dettava con le sue geometrie mai banali i ritmi della squadra, si affermò come un leader silenzioso, rispettatissimo anche dai senatori del club. Nonostane gli ottimi numeri individuali il Club Sportivo Cienciano non ripetè più la brillante stagione del 2001, due quarti posti arrivano nel 2002, ancora un quarto ed un ottavo nell'anno 2003. Diversamente vanno le cose invece fuori i confini nazionali, il 2003 è infatti un anno storico, non solo per il Cienciano, ma per tutto il calcio peruviano, los rojos dopo aver raggiunto a sorpresa gli ottavi di finale di copa Libertadores l'anno precedente infatti sono la prima squadra peruviana a vincere un torneo continentale battendo nella finale di Copa Sudamericana il River Plate, Rellabondi di questo trionfo è uno dei maggiori artefici e non ha nemmeno il tempo di festeggiare e smaltire la sbornia, per un traguardo che scrive il suo nome e quello dei suoi compagni nella storia, che viene presentato alla Bombonera pronto per il Campeonato de Clausura del 2004.

Dave86
05-01-2017, 21:50
Bel Boca a quei tempi, un grezzo Tevez e tanti cagnacci, ci voleva un bell'innesto di qualità :sisi:

floydmcrell
07-01-2017, 12:20
In Argentina Flaminio Doroteo Rellabondi trova una squadra ricca di personalità nella quale si inserisce alla perfezione, Carlos Bianchi gli da fin da subito le chiavi del centrocampo e così faranno tutti gli altri allenatori a seguire. Rimarrà al Boca per quattro stagioni e ne diventerà un giocatore simbolo, da quel momento in poi diventa infatti "El Maravilloso", merito delle sue giocate sempre eleganti e mai banali, merito di quel modo di rapportarsi con la squadra, sempre efficace, ma mai urlato. In quegli anni ritrova anche il rapporto con il padre che diventa poi il suo procuratore. Lascia il Boca Juniors nel gennaio del 2008 dopo la sconfitta nella finale del mondiale per club ad opera del Milan, ma soprattutto dopo aver vinto 2 Campionati, 1 Coppa Libertadores, 2 Coppe Sudamericane, 2 Recope Sudamericane ed essersi classificato quarto nel pallone d'oro sudamericano del 2007. E' anche il capitano della nazionale peruviana che raggiunge i quarti nell'edizione venezuelana del 2017. A quasi 26 anni è ormai un giocatore completo che merita di mettersi alla prova con il calcio europeo.

BigSu
10-01-2017, 09:50
Sembra quasi reale... mi piace. Ottimo gdr :P

floydmcrell
24-01-2017, 12:51
Quando sbarca al Palermo nel gennaio 2008 viene accolto da una folla numerosa e festante, è l'acquisto più importante di tutta la sessione invernale della serie A e conferma le ambizioni della squadra rosanero di tentare l'assalto ad un posto in champions league solo sfiorato l'anno precedente.
L'ambientamento è pressoché istantaneo, sia in campo che fuori el maravilloso si sente come a casa e regala qualità ad un centrocampo fin troppo muscolare, purtroppo la squadra non gira ai suoi ritmi e chiude il campionato con un anonimo undicesimo posto.
La successiva sessione di mercato è convulsa e vede il direttore sportivo Sabatini effetuare numerose operazioni importanti sia in uscita che in entrata, trattenere el maravilloso è il segnale a tutto l'ambiente che la squadra non vuole mollare e che gli obiettivi sono ancora importanti.
Il 30 agosto 2008, dopo esser stato eliminato in coppa italia dal Ravenna, il Palermo perde 3-1 ad Udine nella prima di campionato, il tecnico Colantuono viene esonerato e Rellabondi riceve la notizia che il padre è rimasto ucciso in un incidente stradale poche ora prima a Lima. Parte immediatamente per il Perù dove resterà fino a novembre, quando torna in Italia si ritrova fuori rosa, ma soprattutto senza stimoli e senza voglia di riprendersi quello che si era conquistato, ritrova il campo solo il 17 maggio nella vittoria casalinga contro la Lazio subentrando a Liverani, a giugno chiede di essere ceduto e viene accontentato, vorrebbe tornare in sudamerica, ma l'offerta migliore arriva dalla Germania, diviene quindi un nuovo giocatore dell'Amburgo.

NuT
13-04-2017, 17:08
Grande floyd ;)