Giugno 2016
Aurelio De Laurentiis in conferenza stampa annuncia ai giornalisti di essere in trattativa per riportare una vecchia conoscenza a Napoli: "Presto saprete tutti i dettagli. Non posso ancora farne parola, la trattativa è segreta e procede serrata. Posso solo dirvi che lo conoscete tutti molto bene, lui è rimasto molto legato al Napoli ed alla mia chiamata non ha potuto rifiutare. Ci serve una scossa dopo la partenza del 'traditore', sono sicuro che lui potrà darcela."
25 giugno 2016
ADL non rilascia dichiarazioni, Napoli è in stasi, nessuno sembra sapere niente, silenzio assoluto. E quindi sui giornali comincia ad essere pubblicato di tutto, come sempre. C'è chi parla del ritorno di Cavani, chi parla di Lavezzi. Ma nessuno sembra sapere bene dove il tutto possa andare a parare.
Intanto trapelano rumors circa il fatto che Sarri stia cercando una nuova panchina. Forse la vecchia conoscenza non è un giocatore, ma un nuovo allenatore? Che torni Mazzarri?
30 giugno 2016
No, non è Mazzarri!
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Il discorso di presentazione
Ed eccoci qui, gente!
Scusatemi, non risponderò oggi alle vostre domande, ma lasciatemi parlare, devo raccontarvi tutto. Finalmente sono qui e devo spiegarvi.
Mi sembra trascorso un secolo da quando, in quell'ormai lontano giorno, decisi di lasciare Napoli e l'Italia per andare al Man City per trasformarla nella corazzata più forte del mondo a suon di moneta sonante proveniente dalle casse sfondate dello sceicco. Certo, è stato divertente provare l'ebbrezza dei palcoscenici inglesi, dei soldi praticamente infiniti, dell'avere tutto nelle mie mani, di poter comprare i migliori calciatori che si possano sognare, del potere inarrestabile sul mercato; praticamente con uno schiocco di dita chiunque arrivava al mio servizio, senza limiti, senza freni, senza ripensamenti, senza guardare in faccia a nessuno, senza cuore. Mi sono divertito, ho sperimentato nuove possibilità, nuovi orizzonti. Un nuovo tipo di calcio e di società. Ma alla fine dei conti, cosa me ne è rimasto? Qualche trofeo? Nulla. Il potere svanisce, i soldi sono effimeri, i trofei si vincono e si perdono allo stesso modo. E poi, chella sfaccimm e' fridd, m'egg puzzat ro fridd. Ah sì, avrete capito che m'è mancata molto la lingua natia, quell'inglese è freddo e brutto. Ma un'altra cosa fondamentale mi è mancata... oltre alla pizza ovviamente, ca in Inghilterra fann e' tacculett, nu sapn manc' a luntan che r'è na pizz'... comunque, dicevo, mi è mancata una cosa: il cuore, il cuore e la passione di voi napoletani!
Quando il presidente mi ha chiamato non ho potuto dire di no. Ci siamo incontrati a Manchester a casa mia, ho preso la fornitura di tè delle 5, l'ho buttata nel wc, cioè, volevo dire 'ndo cess, scusatemi, e ci siamo fatti un bel caffè alla moka, per fortuna ricordavo ancora come si fa nonostante tutto sto tè che mi sono calato in questi anni. Davanti al caffè, con ADL ci siamo accordati all'istante.
Ed ora sono tornato in Italia. Sono tornato a Napoli, al Napoli. A casa! A casa!
Ed ora, veniamo a noi, lo so che volete sentire parlare di calcio e non di storielle e soap opera. Ed io sono qui per questo, per parlare di calcio, per fare calcio.
La storia del Napoli recentemente è stata avara di successi, io ero là ma il mio cuore è rimasto qua ed ho seguito ogni giorno ed ogni momento le vicende della mia squadra. Vedere certi nomi seduti lì, sulla mia sedia, mi ha molto turbato. E vedere il Napoli arrancare, senza vincere nulla in Italia o in Europa, mi ha spezzato il cuore. Credevo che la mia eredità potesse essere raccolta meglio, ma così non è stato. Ma ora è inutile parlare del recente passato.
Credo che tutti ricorderete il mio Napoli, quel grande Napoli, che per oltre 10 stagioni ha fatto la voce grossa in Italia ed in Europa. Ricordate i 4 campionati vinti di fila? Ricordate tutte le Coppe italiane, le Supercoppe? Ricordate la serrata lotta con la Juventus? La prima Champions della nostra storia? E la seconda poi? E le due Coppe del Mondo? E poi l'ultimo titolo vinto prima di lasciarvi?
Ecco, io sono tornato per quello! Per quei traguardi, per quei titoli, per quelle vittorie! Sono stati 9 anni fantastici, 9 stagioni superlative. Ed ora si riparte, dovremo scrivere nuovamente la storia, l'obiettivo è quello e non può essere altrimenti.
Il Napoli e la città di Napoli vivono per questo, troppi anni lontano dalle posizioni che contano.
Ci saranno sicuramente molte difficoltà e molti avversari, ma il nostro obiettivo è tornare là, tornare a lottare per le posizioni che contano, tornare a far sentire la nostra voce in Europa, tornare a far tremare tutti gli avversari che oseranno mettere piede nella nostra fortezza, nel nostro San Paolo.
L'obiettivo è indubbiamente vincere, a Napoli non si può fare altrimenti. Ragionevolmente, è necessario un po' di tempo per tornare lì, dove conta, ma comunque noi siamo pazzi, noi non abbiamo limiti, noi ci crediamo... e proveremo a vincere ovviamente fin da subito, magari con un po' di fortuna e tanto cuore. Il sogno che abbiamo vissuto tutti insieme per 9 stagioni tornerà. Ij mè vogl pìglià tutt’ cos! Ve lo prometto!
Alla città partenopea ed alla gente di Napoli non si può promettere altro se non la vittoria!
A prossima vot', parliamo un poco di mercato e di giocatori, uagliù.
Primm' e v' salutà, nu messagg p' tutt quant. Nui simm' ca' p' venc'. Nui simm ca' p ce ripiglià tutt' chell' che è 'o nuostr'.
Uagliù, stat senza penzier!
