Con "fuga di cervelli" si intende l'emigrazione di giovani talenti italiani verso Paesi esteri che possano meglio supportare le loro qualità nel mondo del lavoro.
C'è poi la fuga di braccia, ovvero quelli costretti ad emigrare per lavorare. Quelli senza particolari "cervelli", quelli che vanno via solo per mantenere uno stipendio, quelli insomma che sarebbero volentieri rimasti nel BelPaese.
Poi però è arrivato Otto.