non ci credo che in nazionale non abbiamo di meglio di Cinciarini... non ci credo
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non ci credo che in nazionale non abbiamo di meglio di Cinciarini... non ci credo
a Sidigas Scandone Avellino è felice di annunciare di aver messo sotto contratto Ivan Buva. Nato il 6 maggio del 1991 a Zagabria, l’ala croata di 208 cm è una vecchia conoscenza di coach Sacripanti che lo ha allenato lo scorso anno a Cantù, stagione che ha chiuso con 7.4 punti e 5.2 ribalzi di media a partita. Buva è cresciuto nel settore giovanile del Cedevita. Nella stagione 2011-2012 fa il suo esordio nella Serie A croata con la maglia del Prigorje Financije Krizevci chiudendo l'anno con 9.6 punti e 5.0 rimbalzi di media a gara. Nell'estate 2012 torna al KK Cedevita Zagabria, dove segna 6.5 punti e cattura 3.4 rimbalzi a partita. Due anni fa nelle fila della formazione bosniaca dell' HKK Siroki Primorka, conquista la Coppa della Bosnia ed Herzegovina e si mette in evidenza nella Lega Adriatica con 10.8 punti e 6 rimbalzi di media a match. Atleta nel giro della Nazionale croata nella categoria Under 18 e successivamente nell’Under 20, con la quale ha partecipato ai campionati europei di categoria a Bilbao. Ivan Buva raggiungerà l’Irpinia già nella giornata di oggi, e sarà immediatamente a disposizione dei compagni e dello staff biancoverde. Cosi commenta l’operazione il coach dei lupi, Pino Sacripanti: “Buva è giocatore solido, che può essere utilizzato sia nel ruolo di 4 che da 5. Atleta che conosco molto bene, è migliorato molto a Cantù ed è capace di dare tanto, indifferentemente dal minutaggio con cui è utilizzato. Ivan, fa della durezza la sua vera forza e, per noi, rappresenta una buona assicurazione nel pacchetto dei lunghi”.
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Basket, Serie A: Avellino a trazione posteriore. Il capobranco è Green
La Sidigas ha allestito un roster equilibrato con 4 guardie di livello europeo. Ha bisogno che le nuove professionalità tecniche (Sacripanti) e dirigenziali (Alberani), le diano quello che serve per invertire il trend negativo
Scusate il ritardo. La nuova Avellino ha cominciato dopo le altre a fare la squadra e a lavorare in palestra, ma dopo la rivoluzione estiva si presenta alla prossima Serie A con un mix competitivo tra giovani in crescita e giocatori maturi per stare in un sistema. Sul mercato non sempre ha raggiunto le prime scelte, eppure ha messo su un roster equilibrato. Con quattro-guardie-quattro di livello europeo: Blums e Veikalas dalla panchina se li possono permettere in pochi, alle spalle del pacchetto Green-Acker che da compagni già nell’ultimo biennio in Francia hanno dimostrato tutto il loro affiatamento. Un’evidente trazione posteriore, ribadita dal potenziale di Nunnally, che in un attacco di blocchi e letture potrà essere la miccia anche per terminali efficaci tra i lunghi come Leunen e Cervi. Dall’altra parte del campo, visto il personale, si vivrà anche sulle scosse dei singoli.
IL QUINTETTO — Tiratore dal palleggio e terminale nel traffico, capace di creare un tiro per sé e per gli altri, sette anni dopo i due titoli Ncaa di fila alla guida di Florida Taurean Green è sempre il capobranco che a 28 anni ha l’esperienza di chi è passato per Spagna, Grecia, Turchia e Francia, con una fermata in A2 a Barcellona. Per il terzo anno di fila, dopo gli ultimi due a Limoges (con titolo) e Villeurbanne, avrà come compagno di reparto Alex Acker, visto a Milano sei anni fa: impianto da giocatore Nba, si era un po’ perso dopo l’esplosione all’Olympiacos prima di trovare la seconda giovinezza in Francia, ora alla prova della Serie A. Accanto a loro c’è il talento da esplorare di James Nunnally, uomo da 17.1 punti e 7.8 rimbalzi l’anno scorso in Israele, ancora 25enne eppure già sballottato tra Grecia, Portorico, Spagna e sogni di Nba: gli andrà dato il tempo per ambientarsi, pare valerne la pena. Di fianco ai centimetri di Cervi, a una nuova stazione del percorso di crescita per ritrovare l’azzurro, Sacripanti ritrova l’esperienza, la solidità e il tiro che Leunen ha fatto vedere per cinque anni a Cantù, prima della scorsa stagione a Ulm. Incognite se presi individualmente, tessere perfette nel mosaico di un sistema che sappia come usarli.
LA PANCHINA — Janis Blums è reduce dai quarti all’Europeo con la sua Lettonia: già visto a Napoli, viene dal Panathinaikos, per dare l’idea. Meno altisonante il curriculum del lituano Benas Veikalas, che dopo il quadriennio da protagonista a Bonn porta alla Scandone tiro, rimbalzi e difesa. Vicino a canestro Sacripanti si è portato dietro la combattività in due ruoli del croato Buva, più di un panchinaro. Pini vicino a canestro e Severini sul perimetro possono arrivare a dare minuti di consistenza. A mescolare il tutto c’è un uomo da 15 stagioni e 513 panchine in Serie A come Stefano Sacripanti, che due anni dopo il quadriennio casertano torna in Campania per il suo quarto diverso club in carriera, dopo il non trionfale saluto alla sua Cantù.
LA CHIAVE — Ha bisogno che le nuove professionalità fuori dal campo, tecniche (Sacripanti) e dirigenziali (Alberani), le diano quello che serve per invertire il trend dopo il quarto posto del 2011: in calando, nell’ordine, con un nono, un decimo e due dodicesimi posti. La società proclama la sua affidabilità, la piazza ha entusiasmo e una crescente cultura di basket cementata dal sedicesimo anno di fila in Serie A. E qui si è dimostrato di saper entrare tra le prime quattro per due volte negli ultimi otto anni. Non ci si aspetta così tanto quest’anno. Poi arrivarci non è questione solo di budget ma anche di qualità del lavoro.
GLI OBIETTIVI — Negli ultimi quattro anni Avellino è sempre partita per fare bene, invece si è avvicinata via via più alla lotta salvezza che a quella più consona per i playoff. Quindi le credenziali tecniche da sole non bastano. Va messo in conto del tempo per mettere insieme un gruppo totalmente nuovo. Ma per esperienza, potenziale e talento, questa Sidigas è a pieno titolo una squadra da playoff. Almeno da playoff.
IL ROSTER — Taurean Green* (p, 183, ‘86, Geo), Mattia Norcino* (p, 185, ‘93), Janis Blums* (p, 190, ‘82, Let), Salvatore Parlato* (p-g, 196, ‘86), Alex Acker* (g, 196, ‘83, Usa), Benas Veikalas* (g-a, 193, ‘83, Lit), Giovanni Severini (g, 197, ‘93), James Nunnally* (a, 201, ‘90, Usa), Ivan Buva* (a, 208, ‘91, Cro), Maarten Leunen* (a, 206, ‘85, Usa), Giovanni Pini* (a, 200, ‘92), Riccardo Cervi* (c, 214, ‘91). All. Stefano Sacripanti* (*=nuovi)
IL PRECAMPIONATO — P 68-84 Bamberg (Green 17, Buva 16, Acker 11),
P 54-75 Darussafaka (Buva e Green 20),
V 79-63 Scafati (Veikalas 22, Green 17, Cervi 14, Acker 10),
P 76-86 Brindisi (Nunnally 18, Acker 15, Green 12, Veikalas 11),
P 66-75 Caserta (Nunnally 14, Acker e Buva 11),
V 59-44 Fortitudo (Nunnally e Veikalas 11),
V 100-74 Agropoli (Cervi 19, Green 15, Nunnally 14, Leunen 13, Veikalas 12, Acker 10)
Taurean Green :rotfl:
Alex Acker :rotfl2:
Riccardo Cervi http://i211.photobucket.com/albums/b.../gigarotfl.gif
Io contro di questo ci ho giocato. Ed è un 4 non un 1-2 come riportato qua (ma ovviamente non possono scriverlo altrimenti sarebbe ridicolo che nel roster di una squadra di A1 ci sia un 4 sotto i 2 metri). E anche se farà solo gli allenamenti dimostra che non ci ho veramente capito una sega nella vita. Ci vuole culo, c'è poco da fare. :facepalm: