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totoro
cioè? :look:
comunque ti informo che adesso quelli di Al Qaeda sono diventati i buoni e che in america c'è chi vorrebbe armarli per combattere l'ISIS :facepalm:
corsi e ricorsi storici :sisi:
Salvo ritrovarseli contro tra 10 anni :esd:
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un abbraccio a tutti i parenti/amici delle vittime
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Originariamente Scritto da
Giangy
I Borboni, parliamo del 1600-1700. Prima Napoli era una città non certo famosa per i suoi geni e per le invenzioni che hanno portato alla società. Gli arabi hanno "inventato" i numeri arabi (1,2,3...hai presente), buona parte della matematica moderna. Sono stati fra i primi medici e chirurgi della storia. Erano una civiltà avanzatissima e civilizzata (ovviamente per gli standard dell'epoca). Poi è arrivato l'Islam, e la religione ha fermato quella regioni del mondo al medioevo. Loro sono fermi al medioevo culturalmente parlando.
la storia dei numeri ora me la ricordo
l'ho studiata alle elementari
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ataris
"La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa. Dopo Parigi, ora tocca a Roma, Londra e Washington"
è quanto afferma il canale Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) assumendo la paternità degli attentati. Lo riferisce il Site.
Letto stamattina
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dexter7
forse comprendo male quello che scrivi...ci sono quasi 400 morti negli ultimi dieci giorni riconducibili ad Isis, faccio fatica a non ritenere questi eventi "nella norma". O meglio, sono eventi che rientrano nella normalità di questo decennio, lo stato di terrore, secondo me, è ormai diventato consapevolezza che si può fare ben poco per contrastare questo fenomeno.
Detto ciò mi pare che sottovalutare Isis come è stato fatto sin dall'inizio sia stata una bella boiata. Ricordo grande superficialità di fronte al primo giornalista sgozzato, oltre i soliti noti che gridavano alla messinscena. E' passato un anno e Isis è alle porte dell'Europa con i turchi che non si capisce bene da che parte stiano e Obama che si è accorto solo ora che forse la Russia e Putin possono aspettare.
In tutto questo la gente non si è ancora accorta che paesi come Francia e Inghilterra il nemico ce l'hanno in casa, ha la stessa nazionalità delle vittime ed è talmente radicato nel contesto sociale che non sarà mai riconoscibile.
Preciso il mio pensiero: la normalità dei morti, del terrore, dello Stato Islamico, di tutto quello che dici è proprio quelli cui aspirano i terroristi. Farci pensare che questa debba essere la normalità. Nei paesi mediorientali, in Europa. Vivere con la paura che questo possa accadere.
Ma questa non è la normalità delle democrazie occidentali, non è la quotidianità cui vorremo essere abituati. Se iniziamo a abituarci che questo clima, questo terrore sia quello che possa accadere quotidinamente, allora stanno ottenendo esattamente quello che vogliono.
Per questo per me pensare che questo NON è normale, non accettarlo, è il primo fondamentale passo per fare qualcosa contro questi fenomeni. Accettalo è rassegnarsi che non si possa fare nulla.
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Red&BlueFan
Il calcio, il ristorante, la musica...hanno attaccato la normalità, quanto di più normale ci possa essere nella vita di tutti i giorni. Ed era proprio il loro scopo.
Tutti hanno soluzioni, chiamatemi pessimista ma per me non ce ne sono. Gli attentatori di Gennaio erano francesi, così come molti (di seconda o terza generazione) di quelli partiti per unirsi all'ISIS. A che serve chiudere le frontierie?
E giustamente non si può generalizzare, non si possono far fuori persone solo perchè di religione opposta (almeno, NOI non lo facciamo...). Sono una metastasi però e le metastasi si combattono uccidendo anche le cellule sane intorno purtroppo. Come? Bella domanda.
Siamo in guerra, bisogna abituarci a questo.
Ah, cmq non sarà una questione di religione ma quando qui uscivamo dalle caverne con la pelle di orso là già studiavano medicina. Poi è arrivato il Profeta.....
Quoto tutto.
Ma se posso dico una cosa: questa non è una "guerra" che si può risolvere con una spedizione militare. Non è una guerra che si combatte e si vince con le armi. Potremmo anche bombardare la Siria, mandare eserciti per riconquistare i territori dello Stato Islamico, e forse, dovesse riuscire, per un po' ci sentiremo al sicuro.*
Ma non risolveremmo il problema. Il problema è prima di tutto culturale, e questo tipo di guerra sarà lunga, difficile, e non si presenta a avere un vincitore o un vinto. Non è una guerra di civiltà, una una guerra in cui dovremo riuscire a capirci, a capirci, a comprendere le differenze tra le culture coinvolte. Senza capire cosa usano i terroristi come pretesto per le loro azioni, non potremo mai trovare una vera soluzione.
* Bombardano e facendo guerra otterremmo poi solo di avere in futuro altri terroristi, creare ancora odio, creare nuovi teatri di possibile conflitto.
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Originariamente Scritto da
Crucio
Esatto. Benestanti, di buona educazione e indottrinati: questi personaggi potrebbero essere la potenziale miccia anche in Italia, sono i più pericolosi in generale, e i più pericolosi per influenza sulla gente disperata. E da noi ce n'è tantissima. Speriamo bene...
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olivar
Salvo ritrovarseli contro tra 10 anni :esd:
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Teniamo conto che la differenza fondamentale tra cultura europea e cultura musulmana è che noi abbiamo avuto Rivoluzione Francese e Illuminismo, cosa che nella storia dei paesi arabi non c'è stata. Ovvero non c'è stata la separazione tra secolo e spirito, stato e religione. Se siamo come siamo, come democrazie, lo siamo perché abbiamo avuto Robespierre.
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Il procuratore di Parigi in conferenza ufficializza qualche cifra:
- 129 morti
- 352 feriti
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Originariamente Scritto da
Khabar
Preciso il mio pensiero: la normalità dei morti, del terrore, dello Stato Islamico, di tutto quello che dici è proprio quelli cui aspirano i terroristi. Farci pensare che questa debba essere la normalità. Nei paesi mediorientali, in Europa. Vivere con la paura che questo possa accadere.
Ma questa non è la normalità delle democrazie occidentali, non è la quotidianità cui vorremo essere abituati. Se iniziamo a abituarci che questo clima, questo terrore sia quello che possa accadere quotidinamente, allora stanno ottenendo esattamente quello che vogliono.
Per questo per me pensare che questo NON è normale, non accettarlo, è il primo fondamentale passo per fare qualcosa contro questi fenomeni. Accettalo è rassegnarsi che non si possa fare nulla.
Ok, ora mi è più chiaro e condivido quello che dici.
Forse sono io che sono pessimista ma al momento mi viene troppo facile pensare "chissà a chi tocca il prossimo giro".
So che è questo il loro obiettivo e sento che sono molto vicini a raggiungerlo.
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ho visto i due video in cui l'isis rivendica quanto successo e dichiara guerra un po' a tutti e ovviamente parlando in particolar modo della francia. Pazzi, e pazzi IMHO se non si fa qualcosa per fermare questi pazzi, ma seriamente.
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C è anche da dire che quelli sono territori che sono stati sempre sottomessi..colonizzazioni, invasioni, guerre sante e "missioni di pace".. È normale che si sia creata una cultura della diffidenza, del " prima o poi ti frego" e del mors tua vita mea
In un ambiente così è facile prendere i più facinorosi, associarci le più disparate motivazioni (religiose,politiche, ecc) e mettere su un esercito del genere
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Originariamente Scritto da
simon741
Dov'è la tua analisi costruttiva e collaborativa? E' da ieri sera che continui a scrivere "cosa aspettiamo a bombardare gli Usa ed Israele?"
E' da ieri sera che dico che e' inutile fare la caccia all'Islam quando i mandanti sono occidentali.
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sono atterrito da quello che vedo in tv,sono atterrito dai discorsi sulle grandi religioni monoteiste che per principio non inneggiano alla violenza,sono i loro credenti che la praticano. Sapete oggi mia figlia ha compiuto 3 mesi,ero indeciso se farle gli auguri per il complemese o chiederle scusa per averla messa al mondo in una gabbia di matti e di persone pronte a esplodersi per una religione che non lo chiede.Sono un pò sgomento.:shocked: