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Confermata la squalifica di 4 anni per Magnini per aver TENTATO di doparsi.. :looksi:
https://www.gazzetta.it/Nuoto/14-05-...09844407.shtml
avrà più tempo per bombarsi la Palmas
Caster Semenya, che shock! La Iaaf: "È biologicamente uomo"
https://www.gazzetta.it/Atletica/18-...75823668.shtml
scoperta l'acqua calda :esd:
Myke Tyson rivela: "Usavo pene finto e urina dei miei figli per superare i controlli antidoping"
L'ex campione dei pesi massimi di pugilato: "Volevo utilizzare urina di mia moglie ma mi disse: poi risulta che sei incinto"
Myke Tyson torna a far parlare di sé. L'ex campione dei pesi massimi, intervistato da Espn, ha ammesso di avere usato l'urina dei figli per superare i test antidoping. "Volevo utilizzare quella di mia moglie, che però mi disse: 'Poi risulta che sei incinto'...", ha detto Iron Mike sorridendo, prima di aggiungere: "Così ho pensato che sarebbe stato meglio prendere quella dei miei figli. Come facevo? Usavo un pene finto. La maggior parte degli uomini si sente a disagio quando mostri il pene, quindi si voltavano sempre e io potevo ricorrere a questo trucco".
Il trucco del pene finto per eludere i controlli antidoping non è nuovo nell'ambito sportivo. Il kit era ed è facilmente reperibile sul web. Tyson già nel 2013 rivelò di avere utilizzato l'escamotage.
quello vero lo usava per altro :looksi:
Oramai non perde occasione sparando qualche cosa e prendere dollari.
Tristezza
Ora su rai2 il film sulla storia del "truffatore" americano del ciclismo... :looksi:
Doping, Russia fuori da Olimpiadi e Mondiali per 4 anni
A Losanna, la Wada decide la sanzione più pesante della storia: Mosca recidiva nel falsificare i dati dei controlli antidoping sui suoi atleti. Per gli atleti possibile la presenza con bandiera neutrale
Russia esclusa dalle prossime Olimpiadi estive di Tokyo 2020 e dai Giochi Invernali di Pechino 2022. Mosca subisce le sanzioni più pesanti nella storia dell'olimpismo per recidiva nel falsificare i dati dei controlli antidoping sui suoi atleti. La Wada, l'Agenzia Mondiale antidoping, comunicherà la propria decisione durante una conferenza stampa a Losanna alle 13.30, al termine della riunione del Comitato esecutivo a porte chiuse iniziato intorno alle 10.
“L’elenco completo delle raccomandazioni (le sanzioni del Comitato di revisione della conformità, ndr) è stato approvato all’unanimità” dai dodici membri del Comitato esecutivo, ha dichiarato il portavoce della Wada. Il Comitato di revisione della conformità ha raccomandato, tra l’altro, l’esclusione della bandiera russa dalle Olimpiadi e da qualsiasi campionato mondiale per quattro anni, con la possibile presenza di atleti russi sotto una bandiera “neutrale”. La Russia ha 21 giorni per presentare un ricorso. Quindi la Corte internazionale dello sport (Tas) prenderebbe una decisione definitiva.
ANCHE I MONDIALI— Le sanzioni contro la Russia comprendono una serie di provvedimenti: l’agenzia antidoping russa Rusada è nuovamente esclusa dalla Wada. Gli atleti russi possono partecipare a importanti eventi sportivi come i Giochi olimpici e paralimpici o i campionati del mondo a determinate condizioni come “atleti neutrali”. Alla Russia non è consentito ospitare queste competizioni o candidarsi per esse. Lo sfondo è la disputa sui dati manipolati dal laboratorio di controllo di Mosca. La consegna alla Wada nel settembre 2018 era un prerequisito per la ripresa di dell’attività di Rusada. Secondo il rapporto della commissione di ispezione, migliaia di dati sono stati cancellati o manipolati. Recentemente si è parlato del fatto che almeno 145 atleti dovrebbero essere protetti. Già ai Giochi invernali di Pyeongchang 2018 alla Russia non era stato permesso creare la propria squadra. Alla fine, 168 atleti hanno gareggiato come “atleti olimpici dalla Russia”. Per lo sport russo è il giorno più nero di sempre. La Russia in futuro avrebbe intenzione di ospitare le Olimpiadi estive del 2032 (San Pietroburgo, Kazan e Sochi che ha ospitato quelle invernali del 2014). L’Esecutivo Wada segue quanto suggerito lo scorso 25 novembre dal suo stesso Comitato indipendente di revisione della conformità (Crc), ovvero squalificare lo sport russo per quattro anni. Tra i punti da definire, da quale data dovrebbe scattare la squalifica. Una retrodatazione al gennaio 2019, quando è stata riscontrare la violazione del laboratorio, è tra le ipotesi ma non è escluso che la sanzione avrà inizio dal primo gennaio 2020. Il Comitato Olimpico Internazionale già nelle scorse settimana ha annunciato di “sostenere sanzioni severe contro tutti i responsabili della manipolazione dei dati antidoping del laboratorio analitico di Mosca”. Il doping russo, che aveva visto il coinvolgimento dei servizi segreti (Fsb), il ministero dello sport , il laboratorio antidoping moscovita e altri enti nazionali e federazioni sportive internazionali (per esempio quella di atletica leggera), ha coinvolto oltre mille atleti sia degli sport estivi che invernali tra il 2012 e 2015. Dal novembre del 2015 l’atletica leggera russa è sospesa e gli atleti che hanno dimostrato di non aver mai avuto problemi di doping possono gareggiare come atleti neutrali. L’agenzia antoping russa ha tempo 21 giorni per un eventuale ricorso al Tribunale arbitrale internazionale dello sport di Losanna. La decisione del Tas sarebbe poi definitiva. “Gli atleti russi se desiderano partecipare ai Giochi Olimpici o Paralimpici o qualsiasi altro evento importante incluso nelle raccomandazioni, devono dimostrare di non essere coinvolti nei programmi di doping descritti nel rapporto Mclaren o che i loro i campioni non sono stati falsificati”, ha spiegato il portavoce della Wada. Le sanzioni saranno comunque applicabili solo dopo l’eventuale conferma da parte del Tas. Dure le parole del presidente dell’Agenzia mondiale, Craig Reedie: “Il doping russo ha danneggiato lo sport pulito per troppo tempo, alla Russia è stata data ogni opportunità per ripulirlo, ma invece ha deciso di continuare a ingannare e negare. Allo stesso tempo, preserva i diritti degli atleti russi, che possono dimostrare di non aver beneficiato di questi atti fraudolenti “.
L’esclusione, tuttavia, non ha conseguenze sugli Europei di calcio 2020 nei quali la Russia è uno dei paesi ospitanti secondo la nuova formula itinerante. Gli Europei di calcio non rientrano infatti nella definizione di maggiore evento riguardo alle regole dell’antidoping anche perchè organizzati dall’Uefa. Il presidente onorario dell’Unione Russa di calcio, membro onorario Uefa e Fifa, Vyacheslav Koloskov, dice: “La decisione Wada non annullerà la decisione della Uefa: non ci sono motivi per farlo. Le partite degli europei 2020 e la finale della Champions League del 2021 si terranno in Russia”.
Caso Schwazer
Il perito del Gip: “La concentrazione di Dna nelle urine di Schwazer non corrisponde a una fisiologia umana”
Il comandante del Ris di Parma in udienza a Bolzano: “I dati confermano un’anomalia”.
Le conclusioni dopo le nuove analisi: “Il super allenamento non alza il valore del Dna”.
In aula c’è anche il marciatore, ora le risposte di Wada e Iaaf
“La concentrazione del Dna nelle urine non corrisponde a una fisiologia umana e i dati confermano quindi un’anomalia”. Sono le parole pronunciate questa mattina da Giampietro Lago, perito nominato dal gip del Tribunale di Bolzano e comandante del Ris dei carabinieri di Parma, nella nuova udienza dedicata all’incidente probatorio nel caso che riguarda la seconda positività antidoping di Alex Schwazer. Lago sta illustrando le conclusioni della sua terza perizia, in merito all’elevata concentrazione di Dna nelle urine dell’atleta del controllo del primo gennaio del 2016, che portò poi alla seconda squalifica (in questo caso per la positività al testosterone), della durata di otto anni, che vietò al marciatore olimpionico la partecipazione all’Olimpiade di Rio. “Parlare di complotto? Su questo non mi esprimo, non è previsto che mi esprima e non sarebbe neanche corretto”.
Sempre secondo il perito, gli esami svolti su un gruppo di 37 atleti della Fidal che si sono volontariamente sottoposti alle analisi, evidenziano la mancanza di un legame fra super allenamento e innalzamento dei valori di Dna, anzi lo studio evidenza una riduzione rispetto a quelli della popolazione comune. Era stata una delle spiegazioni possibili per i livelli molto alti registrati nell’urina di Schwazer. In aula a Bolzano, sono presenti lo stesso Schwazer e il suo allenatore Sandro Donati, ma anche i periti della Wada e della Iaaf. L’udienza di oggi potrebbe essere l’ultima dell’incidente probatorio. Al termine il gip dovrebbe rinviare le carte al pm che dovrà decidere sulla posizione di Schwazer. Nel frattempo, la procura della repubblica di Bolzano avrebbe già aperto un fascicolo sulla possibile manipolazione.
Ma si è capito chi c'è dietro al boicottaggio del Schwarzer-bis (o meglio, di Donati)?
Caso Schwazer, il giudice: "L'atleta non ha commesso il fatto".
Archiviato il procedimento penale. Il giudice di Bolzano scagiona il marciatore, pesante contro Wada e Iaaf: "Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false"
l Gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico di Alex Schwazer per “non aver commesso il fatto”. È quanto emerge da fonti dell’entourage del marciatore altoatesino. Secondo il gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino, che ha disposto l’archiviazione del procedimento penale, Alex Schwazer non ha commesso il fatto. Nella motivazione del Gip, si dice, che la realtà di questo processo è che “la catena di custodia dei reperti in perizia è di fatto del tutto evanescente”. Il Gip sottolinea in modo molto duro l’ostruzionismo di Wada e Iaaf: “Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false”. E ancora il giudice: “E’ quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con altro grado dio probabilità razionale, avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia (nel locale degli uffici dell’agenzia incaricata del prelievo o nel laboratorio del controllo, ndr), ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna”. Nelle conclusioni il gip Walter Pelino “ritiene accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni d’urina prelevati a Alex Schwazer l’1-1-2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta come pure del suo allenatore, Sandro Donati”. Viene poi affrontato il tema dei comportamenti di Wada e Iaaf: “Sussistono forti evidenze del fatto che nel tentativo di impedire l’accertamento del predetto reato siano stati commessi una serie di reati che di seguito si elencano: falso ideologico, frode processuale, falso ideologico finalizzato a coprire il precedente falso; falso ideologico, frode processuale e diffamazione”.
Il fatto era quello legato alla presunta, ma soprattutto nebulosa, positività al doping emersa dal controllo del primo gennaio 2016 e che nell’agosto dello stesso anno aveva portato una squalifica di Schwazer, per recidiva al doping, di ben otto anni. Lo scorso mese di dicembre, la Procura di Bolzano aveva chiesto l’archiviazione dell’intricato caso nei confronti dell’ex marciatore azzurro, campione olimpico della 50 km di marcia a Pechino 2008. Il caso Schwazer 2 sin dall’inizio non era stato particolarmente chiaro e che ha visto coinvolte anche l’agenzia mondiale antidoping (Wada), la federazione mondiale di atletica leggera (World Athletics, ex Iaaf) e il laboratorio antidoping di Colonia dove le provette del controllo incriminato sono rimaste dal 2 gennaio 2016 fino al febbraio 2018 quando, a fatica, sono state consegnate alle autorità italiane incaricate al prelievo delle stesse.
Allucinante...
io lo sto dicendo fin dal primo giorno che era tutta una cosa costruita ad arte
ps:
intanto ora proveranno a far annullare la squalifica per poter andare a Tokyo.
e da quello che ho letto, in allenamento sta ottenendo tempi che possono valere la medaglia
Mi fa piacere che sia stato assolto se innocente..ma non capisco i motivi per cui l'abbiano "incastrato"
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Tieni conto che in questa seconda fase, quella dopo la prima positività e l'arrivo di Donati, è diventata una guerra non solo contro Schwarzer ma anche contro il suo allenatore, che ha fatto della lotta al doping e alla corruzione degli organi mondiali dell'atletica la sua ragione di vita
La Wada contrattacca: "Accuse sconsiderate, su Schwazer prove schiaccianti"
L'agenzia mondiale antidoping si ribella all'archiviazione del procedimento penale a carico del marciatore e minaccia azioni legali: "Siamo inorriditi, il giudice ha preso in considerazione teorie infondate"
E' durissima la reazione della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, alla notizia e alle motivazioni dell'archiviazione del procedimento penale a carico del marciatore Alex Schwazer da parte del Gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino.
"La Wada è inorridita per le molteplici accuse sconsiderate e infondate fatte dal giudice contro l'organizzazione ed altre parti coinvolte in questo caso", si legge in una nota. L'agenzia antidoping prende atto "con grave preoccupazione" della sentenza e delle motivazioni fornite dal giudice. E attacca: "Nel corso del procedimento, la Wada ha fornito prove schiaccianti che sono state confermate da esperti indipendenti e che il giudice ha respinto a favore di teorie infondate. L'Agenzia sostiene tutte le prove fornite e respinge con la massima fermezza le critiche diffamatorie contenute nella decisione. Una volta che le motivazioni saranno state analizzate, la Wada prenderà in considerazione tutte le opzioni disponibili, comprese azioni legali".
Nella sua ordinanza di 87 pagine il Gip Pelino, oltre ad ritenere che i campioni di urina prelevati ad Alex Schwazer l'1 gennaio 2016 "siano stati alterati allo scopo di risultare positivi", ha parlato di "autoreferenziale sistema da parte di Wada e Iaaf (oggi World Athletics, federazione mondiale di atletica leggera) che non tollerano affatto controlli dall'esterno ed anzi siano pronte a tutto per impedirlo, al punto da produrre dichiarazioni false e porre in essere frodi processuali".
Schwazer, niente Tokyo: il Tribunale federale svizzero dice no alla sospensione della squalifica
Il marciatore azzurro non potrà partecipare ai Giochi: respinta la richiesta relativa allo stop di 8 anni per doping inflitto durante i Giochi di Rio nel 2016.
L'avvocato dell'atleta altoatesino: "Non ci fermeremo"
Si chiudono definitivamente le porte dei Giochi di Tokyo per Alex Schwazer: il Tribunale federale svizzero non ha concesso infatti la sospensione della squalifica di 8 anni inflitta al marciatore azzurro nel 2016 durante le Olimpiadi di Rio. I giudici hanno preso in considerazione anche i pareri (contrari) di Wada, Tas e World Athletics. "Non abbiamo ricevuto nulla, le solite fughe di notizie. Ma non ci fermeremo, ci sono Tribunali penali, civili e la Corte europea dei diritti dell'uomo"". Così l'avvocato, Gerhard Brandstaetter.
Schwazer si era rivolto alla giustizia della Confederazione dopo l'ordinanza del Gip di Bolzano che lo aveva prosciolto dalle accuse di doping. Il giudice presidente Christina Kiss nelle sue considerazioni ha spiegato che "una domanda di revisione al Tribunale federale non ha effetto sospensivo ma il giudice dell'istruzione può, d'ufficio, o ad istanza di parte, accordarlo nonchè ordinare altre misure cautelari". Sul documento, di cui riferisce l'agenzia Agi, si legge che "il 26 aprile 2021 scorso la Fidal (federazione italiana di atletica leggera) ha comunicato al Tribunale federale svizzero di non opporsi alla concessione dell'effetto sospensivo e all'emanazione di misure cautelari, mentre con osservazioni 27 aprile 2021 la Wada, la Iaaf (ora World Athletics) e il Tas propongono di respingere la domanda di misure d'urgenza". Il Tribunale stabilisce quindi che "l'istanza di conferimento dell'effetto sospensivo e di adozione di altre misure cautelari nella domanda di revisione è respinta".
E dopo tutte le polemiche su Jacobs, hanno beccato dopato un frazionista inglese della 4x100. No comment.
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drogati.
mafia.