RE LUCIO I DI SICILIA 1163-1184
Dall'"Historia Italica", di autore sconosciuto del XV secolo.
Alla dipartita di Amalrico, redento da nostro Signore, salì al trono Lucio. Come il di lui padre, anch'egli facea d'amore intra homo et homo il suo più grande interesse. Inviso alla corte, dovette affrontare mille sfide, ma sempre prevalse, poiché la sua tenacia era pari alla sua passione per le sue guardie del corpo... con audacia et impegno si dedicò dapprima alle arti amatorie, e poi all'ars della guerra, poiché c'era bisogno di un dux pronto sul campo di battaglia...
Lucio "L'Incantato", detta Lucia l'Incantata, salì al trono alla morte di quel pazzo di suo padre, del quale purtroppo riprese l'unica cosa che proprio sarebbe stato il caso non riprendere... la ricchionaggine. Questo comportò una lunga sequela di lotte di potere esterne e interne...
Prima di tutto, un tale Goffredo faceva partire la prima guerra civile. Dopo aver messo su un esercito grazie alla collaborazione di alcuni stati stranieri, si presentò alle porte del regno per conquistare il trono con un esercito di 10.000 uomini, e venne ributtato in mare, mare dal quale sbarcò poi Venezia, che dichiarò guerra per tentare di conquistare la costa pugliese.
Mio padre ha fatto una sola cosa buona per me, mi ha donato una bella vichinga. La mia statuaria moglie svedese sembra un uomo, e questo me la rende attraente. Ad ogni modo, battere Venezia è una priorità, almeno come la mia bellissima guardia del corpo... il suo corpo nerboruto mi affascina così tanto... ed è così bello essere Re... anche se questo prurito nelle parti basse comincia ad essere fastidioso... Una volta che avrò finito di grattarmi dichiarerò guerra al Sultano che possiede ancora quei due possedimenti a Malta e in Tripolitania. Con che diritto osa tenere fra le sue mani ciò che appartiene alla mia famiglia?
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Cosa vogliono questi braccianti, ora? E cosa vuole questo dannato Doge di Gaeta? Non accetterò mai che la corona passi a qualcuno che non sia mio figlio. La corona che fu del mio avo Riccardo non passerà mai a un vassallo in modo elettivo. Elettivo poi... come se io potessi essere messo alla pari con quelli che sono a tutti degli effetti dei miei sottomessi, ancorché nobili. Si chiamano vassalli per un motivo... E qualcuno di loro perderà il titolo. Quel dannato Duca di Sicilia ha troppe terre ed è troppo pronto a tradirmi. Che sia ucciso nelle segrete, anche se questo dovesse voler dire avere come vassallo quell'uomo dal colore così sbagliato... poiché egli non ha figli, e il suo parente più prossimo è quel mezzosangue maledetto... Invece il Doge dev'essere preso vivo... voglio che diventi il mio buffone di corte. Maledizione... con tutte queste guerre civili, non riuscirò mai a terminare la guerra con il Sultano!
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Qualcuno ha detto "simia"? :ebete:
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lo sapevo! Serpe di un moro! In combutta con quell'altro ingrato del Duca di Puglia... Vogliono farmi la pelle, ma sarò io ad avere la loro. La mia amata guardia del corpo mi ha insegnato un paio di trucchetti che in battaglia mi torneranno utili... e nel frattempo mio figlio Amalrico sta per diventare adulto, ma non voglio che segua la mia strada. Il regno ha bisogno di stabilità. Vorrei che il prossimo regno fosse un po' più tranquillo. Nascondere i miei gusti sessuali, in futuro, sarà una priorità. Meglio concentrarmi su altro. Sul Sultano magari... la guerra è vinta, ma non riesco a trovare il tempo per il colpo di grazia!
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Muori, "simia"! :tunz: :asd:
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