Indifferenza: non vale la pena nemmeno parlarne :bored-no:
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Avevo visto su una puntata di "Indagini ad alta quota", che le mascherine d'ossigeno in cabina di pilotaggio non scendono automaticamente quando c'è una scarsa depressurizzazione in cabina di comando, per evitare che accidentalmente queste, una volta scese, vadano a toccare accidentalmente qualche comando/funzione nel pannello di controllo...assurdo...
https://www.youtube.com/watch?v=Xb5NQTRnkTI
Dal Minuto 38....dal minuto 41 quello che ho detto sopra.
in cabina di pilotaggio non scendono... non sono mascherine di plastica ma strutture molto più rigide alloggiate in uno scomparto che si indossano come una vera maschera a tutta faccia
inoltre erogano ossigeno, se non sbaglio, per 1 ora contro i 15/20 minuti di quelle per i paseggeri
appena battuta
http://www.nytimes.com/2015/03/26/wo...=top-news&_r=0
Pilota chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio
Una conversazione pacata tra i due piloti, poi uno dei due che esce dalla cabina, e dopo pochi minuti prova a rientrare. Chiama il collega, chiedendogli di aprire la porta chiusa, ma non si sente nessuna risposta. Lo chiama ancora, poi comincia ad alzare la voce, a forzare la porta, ma non riesce ad aprirla.
E l’aereo precipita.
Ecco cosa sarebbe successo negli ultimi istanti terribili prima che l’Airbus della Germanwings perdesse quota, andandosi a schiantare contro le Alpi della Provenza. A fornire questi dettagli agghiaccianti è il New York Times, che fornisce la testimonianza di un investigatore sulla prima traccia audio ricavata dalla scatola nera, una traccia danneggiata e non del tutto chiara, ma evidentemente utile a ricostruire gli ultimi minuti all’interno dell’Airbus. «Non sappiamo la ragione per cui uno dei piloti sia uscito - sottolinea la fonte, che preferisce rimanere anonima in attesa che le indagini proseguano - Ma è sicuro quello che è successo poco prima dello schianto: l’altro pilota era solo e non ha aperto la porta». Non ci sono ulteriori elementi che permettano di ricostruire l’incidente, ma solo un enorme interrogativo: perché il pilota all’interno non ha aperto la porta?
Che abbia avuto un malore?
Stessa identica cosa successa sull'aereo del pilota suicida, mi pare fosse di Singapore....
Su queste indiscrezioni sono un po' scettico, soprattutto visto che sono meno di 24 ore dal recupero della scatola nera...
Stiamo a vedere, io spero sempre che siano stati tutti incoscenti dopo pochi istanti :(
Ah però un momento, ho letto che gli inquirenti dicono che le maschere d'ossigeno erano scese.
Quindi rapida discesa di quota e maschere d'ossigeno fuori, il tutto porta a una mancanza d'ossigeno. Quel che non torna è solo la porta chiusa in cabina...
il New York Times difficilmente scrive indiscrezioni non controllate
Iniziano ad uscire le informazioni sui piloti:
Secondo la Bild, sarebbero tedeschi. Patrick S., il comandante di bordo, padre di due bambini, sarebbe originario di Düsseldorf. Il copilota Andreas L. sarebbe originario di Montabaur (Renania-Palatinato).
Comandante, esperienza di 6 mila ore di volo
Sul capitano si apprende inoltre che lavorava per la compagnia low cost da maggio 2014 e che aveva un’esperienza di oltre seimila ore di volo, la maggior parte delle quali passata proprio su Airbus. Prima aveva lavorato per Lufthansa e Condor. Il copilota aveva invece un’esperienza di 630 ore di volo. Lo ha detto all’agenzia Efe una fonte della compagnia, spiegando che il copilota aveva iniziato a lavorare per Germanwings a settembre 2013.
da Corriere.it
Il co-pilota è rimasto solo in cabina e non ha fatto rientrare il comandante, iniziando deliberatamente la discesa.
ah bè, allora torna in auge la pista attentato.
è non è un attentato?
"Il co-pilota è rimasto solo al comando" dell'aereo. E' questa la ricostruzione fornita da Brice Robin, procuratore che si occupa dello schianto aereo dell'Airbus A320 della Germanwings, nel corso di una conferenza a Marsiglia. Il comandante ha provato a entrare in cabina, una volta uscito, "ha bussato più volte con colpi violenti", ma "non ha ricevuto risposta". Il co-pilota si chiamava Andreas Lubitz, 28 anni, ed era originario di Montabaur, nel Lander Renania-Palatinato, con 630 ore di volo alle spalle: secondo il procuratore è rimasto vivo fino allo schianto. Robin ha parlato di "gesto volontario". Il co-pilota è rimasto da solo in cabina e ha azionato "volontariamente" la discesa dell'aereo. Per i primi 20 minuti, ha riferito ai giornalisti, il comandante e il co-pilota hanno degli scambi verbali "normali" e "cordiali". Dalla registrazione, sottolinea, non emerge "nulla di anormale".
Poi, il comandante prepara il briefing per l'atterraggio a Duesseldorf e "la risposta del co-pilota sembra laconica". A quel punto, ha proseguito Robin, si sente il comandante chiedere al co-pilota di prendere i comandi ed il rumore di un sedile e di una porta che si chiude. Presumibilmente, il comandante si è assentato dalla cabina per "soddisfare un bisogno fisiologico". Il co-pilota "in quel momento è solo e manipola i comandi per azionare la discesa dell'apparecchio".
Robin ha poi aggiunto che il respiro del co-pilota è registrato nella scatola nera fino al momento dell'impatto, il che significa che si è deliberatamente rifiutato di aprire al comandante rimasto fuori. Il co-pilota ha azionato il bottone che comanda la perdita di quota dopo essersi rifiutato di aprire la porta della cabina. I motivi del gesto, secondo Robin, sono totalmente ignoti. Comandante e co-pilota "non sono classificati come terroristi", ha specificato il procuratore, aggiungendo che è "probabile" che l'uomo abbia voluto distruggere l'aereo. Ai giornalisti che chiedevano notizie sulla religione del pilota, facendo riferimento a una ipotesi di terrorismo, Robin ha risposto: "Non credo che si debba ricercare in quella direzione. Al momento nulla ci dice che si tratti di terrorismo".
Nel corso della conferenza stampa, Robin ha confermato che durante il volo, anche dopo la perdita di quota, "nessun messaggio di allerta o mayday è stato ricevuto dai controllori aerei". Dalla cabina di pilotaggio, ha spiegato, "non è stata data risposta ai numerosi appelli lanciati dai controllori aerei".
I passeggeri "si sono resi conto di quanto accadeva solo pochi istanti prima dell'impatto", ha affermato il procuratore. Nella registrazione della scatola nera, ha spiegato Robin, "si sentono le urla dei passeggeri sono poco prima dell'impatto". Il magistrato ha escluso l'ipotesi di un malore del co-pilota che era ai comandi: "Il respiro che si ascolta dalle registrazioni è quello di una persona normale".
Confermata dunque la ricostruzione fornita dal New York Times: uno dei piloti dell'Airbus A320 Germanwings ha lasciato la cabina prima della discesa dell'aereo, senza poi riuscire a rientrare nonostante i tentativi di aprire la porta, anche con la forza. Intanto si procede all'estrazione di ulteriori informazioni dalla scatola nera.
ah beh, decido di suicidarmi con appresso 150 persone...ma una pistola o un dirupo? :|
Madonna santa :facepalm:
Era più rassicurante il guasto...
Decisamente. Anche perchè un guasto tecnico può portare, come spesso avviene, a miglioramenti che evitino in futuro il ripetersi del problema.
Se un pilota decide di ammazarsi facendo schiantare l'aereo c'è poco da fare. Anche perchè, allo stato attuale se un pilota si trova fuori dalla cabina di pilotaggio e l'altro è dentro ma non gli apre, non ha la minima possibilità di rientrare in cabina.
già con le norme di sicurezza attuali, chiusa la porta, finita la storia.
Vieteranno ai piloti di uscire (ovviamente dovranno dotare i cockpit di bagni)
Se è veramente così, ha attirato il comandante fuori con una scusa o è stato un caso?
Nel senso, aveva deciso di farlo in quel momento oppure ha colto l'occasione? Se fosse la seconda, avrebbe potuto farlo sul volo dopo, o in qualsiasi momento... :/
Norme antiterrorismo che creano effetti inaspettati, proprio martedì ho visto il documentario sul MH370 dove si arriva alla stessa conclusione
Mamma mia, che storia assurda...
Esatto, se ha solo "colto" il momento perchè il comandante è andato in bagno, allora è stato "casuale" il luogo.
Anche se, e qui faccio solo supposizioni da ignorante, farlo in pianura o in una città richiede più tempo di discesa che schiantarsi a 2700m.
Non lo so, mi sembra tutto così assurdo