Pare che gli uffici tecnici del Comune abbiano dato l'ok per lo Stadio della Roma passando le carte ora alla Regione Lazio in barba al M5S che si smentisce e controsmentisce tra di loro avendo più correnti del PD
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Pare che gli uffici tecnici del Comune abbiano dato l'ok per lo Stadio della Roma passando le carte ora alla Regione Lazio in barba al M5S che si smentisce e controsmentisce tra di loro avendo più correnti del PD
@Lokiz ma seriamente dovrei leggere Bechis che riprende Dagospia? È una combo sin troppo forte per i miei occhi
Più che la notizia dello stadio il vero sGoop è la nomina del capo gabinetto... e non perchè pare essere il suo ganzo ma perchè per legge non potrebbe essere nominato... ma si loro sono onesti... va ia va ia....
A Roma hanno un capo per ogni gabinetto?
Perchè per la legge Severino non si può nominare ad una carica TECNICA una persona eletta o in questa o nella passata amministrazione e lui se non erro è stato elettp PURE in questa...
Infatti Roma ne avrà 2, perchè il suo ganzo avrà un vice in quanto lui non può ratificare una beneamata minchia e questo toccherà al suo vice che voci di corridoio dicono essere uno che ha avuto incarichi da Alemanno in comune e al ministero e dalla Polverini in regione.... ovviamente ancora non è stato ratificato un bel nulla a parte la nomina del presunto ganzo dalla casaleggio associati... poi arriverà quella, a questo punto formale, del consiglio comunale....
Ma controlla se tiri l'acqua?
Il nuovo che avanza
http://www.blitzquotidiano.it/cronac...ruito-2499344/
Roma: Atac comprò e affittò palazzo non ancora costruito.
ROMA – Un immobile a Roma a 118 milioni di euro, prima comprato poi preso in affitto, da Atac prima che venisse costruito. Venti milioni versati sull’unghia al costruttore Parnasi (lo stesso che dovrebbe costruire lo stadio della Roma) e che ora sono diventati oggetto di un esposto alla procura presentato dai vertici della municipalizzata nominati dal commissario Tronca. Una storia di sprechi milionari, di costi paurosi (c’è di mezzo anche un mega appalto per le pulizie) che ora finirà dritto nelle mani della sindaca Virginia Raggi. Ne parla Sergio Rizzo sul Corriere della Sera:
Il bersaglio è un palazzo nella periferia romana la cui costruzione è affidata al gruppo romano Parnasi, lo stesso che dovrebbe realizzare il nuovo stadio della Roma calcio. Un immobile da 114 milioni, pensato per ospitare la nuova sede di quell’azienda colabrodo. Tutto comincia nel 2006, sindaco Walter Veltroni. Ma l’accelerazione avviene nel 2009, quando al Campidoglio c’è Gianni Alemanno. Il Comune delibera di comprare un palazzo da destinare a «sede unica della mobilità». Due mesi dopo l’amministratore delegato Adalberto Bertucci chiude l’operazione con Bnp Paribas, il proprietario dell’area del Castellaccio, dalle parti dell’Eur. Il contratto viene stipulato a razzo. E a razzo cambiano i numeri: la superficie passa da 21.000 a 26.000 metri quadrati e il corrispettivo sale da 99 a 118 milioni. Nel 2009 l’Atac sgancia pure 20 milioni sull’unghia, come anticipo, e questa diventa la pietra dello scandalo. I lavori cominciano, ma subito scoppia un contenzioso sui ritardi. Per inciso, sono i mesi in cui lo scandalo parentopoli investe l’azienda. Passa un annetto e la cosa si sistema con una curiosa transazione. L’Atac non compra più l’immobile, impegnandosi invece ad affittarlo pagando il 7% del valore: 7 milioni 980 mila euro l’anno. Durata: nove anni più nove, fanno 143 milioni e 640 mila euro. In cambio, il locatore concede uno sconto di 4 milioni sul prezzo di un’eventuale vendita, che resta comunque un’opzione.
Anche questa rogna è adesso sul tavolo di Giuseppe Pignatone insieme a quelle sui distacchi sindacali, la gestione delle mense e la fornitura delle gomme. E non è escluso che venga presto raggiunto da un quinto dossier: quello delle pulizie. Una indagine interna su un appalto triennale da 38,6 milioni ha fatto venire alla luce tutto un mondo. Il rapporto descrive «lavorazioni non effettuate» o «imputate più volte», oltre a «superficialità nell’esecuzione» e «ripetute condotte inoperose». Ma ancor più colpisce l’elenco degli interventi di pulizia dichiarati in locali che risultavano «sotto sequestro, interdetti all’uso, inesistenti…». Cose turche, con l’aggravante di graziosi sconti concessi sulle penali da applicare per contratto: dai 954 mila euro dovuti ai 92 mila effettivamente pagati. O di subappalti per gli impianti di erogazione del gas andati avanti per un anno e mezzo senza che esistessero i presupposti…
Moroso della Raggi, dimettiti!!!!
sta raggi è un vero schifo.
prevedibile tra l'altro.
@Lokiz non è che se quelli prima hanno fatto schifo la Raggi di base dev'essere migliore eh.
E comunque è prassi comprare palazzi/case prima che vengano costruite. Magari non nello stato finanziario di Atac, certo
ma il moroso della Raggi sarebbe chi? :look: non è sposata (e figliata) con un tizio?
ma sono degli idioti, dai... nemmeno si è insediata che già combina di questi pasticci sapendo che stanno tutti lì pronti coi cannoni ad alzo zero...
ma può essere anche il miglior amministratore del mondo questo qua, ma solo perchè è il fidanzato... dai su, cristoiddio, un pò di acume mettetelo in campo! Tanto lei con lo stipendio da sindachessa non credo che debba andare a lavare le scale perchè non ci arrivano a fine mese...
Non credere che gli stipendi da sindaco siano chissà cosa (se ben ricordo sta sui 3000€ quello di Roma). Cioè, intendo rispetto ad altre cariche politiche, ovvio che per noi comuni mortali siano un pacco di soldi
Strumentalizzare i suoi problemi con il marito? Ma chi lo farebbe mai? :look:
http://www.liberoquotidiano.it/galle...-m5s-oggi.html
http://www.oggi.it/attualita/wp-cont..._ballo_645.jpg
Da fonti certe so che la moglie di un parlamentare si inca**ò parecchio quando questi si candidò come sindaco... :teach:
Per qualsiasi città... magari poi magari ti condannano per omicidio: http://firenze.repubblica.it/cronaca...ici-131124833/
Oltre ad avere sicuramente grane con la giustizia solo perchè qualcuno inciampa su un gradino.... :sisi:
più viaggi a seguito del papa
:rotfl:
:esd:
Raggi choc a Grillo: "Pronta a dimettermi"
Il neo sindaco avrebbe minacciato di lasciare ancora prima dell'insediamento della giunta se il M5s romano non le garantirà sufficiente autonomia
Virginia Raggi è impantanata. Avviluppata nella ragnatela di quella politica romana su cui credeva di librarsi leggera come una farfalla.
A un mese dal primo voto che ne consacrò la trionfale ascesa al Campidoglio, la vestale della politica a Cinque Stelle ancora non ha una presentato la giunta, né sembra avere le idee troppo chiare in vista del 7 luglio, ultimo giorno utile per la presentazione della squadra.
Le lotte intestine al Movimento la avrebbero addirittura spinta a minacciare le dimissioni in una telefonata convulsa col capo supremo, Beppe Grillo. L'indiscrezione arriva dal Corriere della Sera e per ora non è ancora stata smentita. Sul piatto ci sarebbe l'autonomia della sindaca - come si fa chiamare - minacciata da un "minidirettorio" romano che farebbe capo a Paola Taverna e Roberta Lombardi, pasionarie veraci rispettivamente di Camera e Senato.
La discussione sulle nomine
Al centro della discussione ci sarebbero le nomine agli assessorati e nel gabinetto del sindaco, che la Raggi avrebbe già delineato senza il necessario giro di consultazioni. Sarebbe già saltata la nomina di Daniele Frongia, prescelto per fare il capo di gabinetto e poi dirottato verso la poltrona di vicesindaco (ma si mormora che lui ambisca anche alla delega alle Partecipate. Inoltre parrebbe sfumata anche la nomina dell'alemanniano Raffaele Marra a vice capo di gabinetto.
L'assist di Di Maio
A difendere la Raggi, sotto attacco da ogni parte, sarebbe solo Luigi di Maio, a cui la nuova inquilina del Campidoglio si sarebbe appellata nella sua qualità di responsabile Cinque Stelle per gli enti locali. Il vicepresidente della Camera, difatti, si starebbe molto spendendo per trovare una quadra sulla nuova giunta, andando in pressing sulle personalità che vorrebbe vedere nominati assessori.
La posta in gioco è assai alta, poiché Di Maio è ben cosciente che se Virginia Raggi fallisce a Roma, tutta l'immagine del Movimento, a livello nazionale, verrebbe riconsegnata allo stereotipo di una forza di lotta ma assolutamente incapace di governare. E d'un tratto la teoria di Paola Taverna del "complotto" anti-grillino volto a favorire la vittoria degli stellati a Roma per poi aspettare di vederne scorrere il cadavere sulla sponda del fiume suona all'improvviso molto più suadente...
http://www.ilgiornale.it/news/politi...i-1278933.html
Non so se crederci o meno, vista la fonte.
Rimane la certezza della vergogna sulle nomine.
Che amarezza
più che amarezza direi che sia triste vedere come stiano cadendo nel tranello di veleni e velenini ( a mezzo stampa anche con l'aiuto di Magistratura Militante a Sinistra) cui vengono giornalmente sottoposti dalla lobby del PD.
Prego notare come oltre al pd abbiano contro anche francesco gaetano caltagirone per la questione stadio ed acea...insomma un gran premio della montagna con un solo pedale a disposizione.
ma non ha i numeri per governare?
insomma, i 5* si stanno dimostrando uguali agli altri, a differenza di quanto cianciavano... nnamo bene!
Prime rogne toste
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5 "big" dimissionari in un giorno: Alessandro Solidoro (Ama, azienda dei rifiuti), Armando Brandolese e Marco Rettinghieri (Atac, azienda dei trasporti), Carla Romana Raineri (capo gabinetto, mrs 192mila euro e mrs "facendo questo lavoro ci rimetto", nomina revocata per irregolarità), Marcello Minenna (Assessore al bilancio)
ah però :looksi: