Rilasciano le decisioni del Giudice Sportivo, basate sui referti, sul sito della Lega
https://www.legaseriea.it/uploads/de.../9025/cu27.pdf
Siamo nei pressi dell'area, quindi abbastanza vicini alla porta, ma l'azione si sviluppa esternamente, allontanandosi dalla porta (questo è un concetto fondamentale), con tutti i difensori al centro che invece vanno a coprire l'area. L'attaccante avrebbe tenuto il possesso, ma non può essere una chiara occasione, è una occasione "normale": per essere "chiara" deve andare verso la porta o essere in una posizione di vantaggio totale per cui non vi sia ragionevole dubbio per cui non debba segnare. E' un giallo da SPA (azione d'attacco promettente) perché il rosso da DOGSO (negare un'evidente occasione di segnare) non si configura: infatti, basta solo che vi sia un "dubbio" (in pratica, che venga negato uno solo dei 4 punti che evidenzi) che sarà (quasi) sempre SPA e (sostanzialmente) mai DOGSO. Si parla di DOGSO quando tutti le 4 variabili si verificano con probabilità elevata.
Il VAR aveva margini di intervento, proprio per quanto sopra (rivalutare una SPA in DOGSO e viceversa fa parte del protocollo); tuttavia, se il VAR dice "l'attaccante può calciare in porta, quindi si determina un'occasione, anche se non chiara", allora non si configura chiaro ed evidente errore - perché, valutando gli errori, sono chiari ed evidenti solo quelli oggettivi (con la totale assenza di dubbio) - con il risultato che il VAR non possa intervenire. Se da un lato è evidente che sia SPA in quanto l'azione si svolgeva esternamente e i difensori andavano a coprire l'area e la porta, dall'altro non è chiaro come sarebbe andata a finire perché l'attaccante aveva la palla, poteva calciare, dribblare tutti, segnare da fenomeno :esd:
E' evidente che ci sia un cortocircuito nel protocollo, che lascia margine di manovra (non si è ancora capito cosa sia un chiaro ed evidente errore, per dirne una, e questo è molto più folle del rosso al portiere viola :esd: ) ma che, allo stesso modo, possa evidenziare errori grossolani.
L'errore principale è uno: perché l'arbitro deve espellere il portiere, con un pallone che si dirige verso la bandierina? Se l'arbitro vede il fallo è sempre giallo, a meno di vigoria sproporzionata; questa è però meglio valutabile al video, in quanto conta il punto di contatto tra portiere e attaccante. L'arbitro non ha, in sostanza, convenienza a dare il rosso, proprio perché sono poche le casistiche a supporto della sua decisione.