C'è da dire che dove passi tu non cresce più l'erba :esd:
20-02-2015, 10:53
matters
Citazione:
Originariamente Scritto da smoldino
C'è da dire che dove passi tu non cresce più l'erba :esd:
È perché so dove passare di solito. :esd: Machiavelli me fa 'na pippa. :dito:
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23-02-2015, 20:44
matters
Spoiler:
RE BOEMONDO I DI SICILIA 1075-1077
Dall'"Historia Italica", di autore sconosciuto del XV secolo. ...Boemondo era un uomo alto, imponente et coraggioso come suo padre, ma al contrario di lui, egli non possedeva le altre qualità di regnante. Si direbbe che fosse più destinato al campo di battaglia, che non alla guida di un regno... et in più gli mancava quest'aura di grande rispetto che soleva emanare invece il suo genitore, che era stato persino capace di abbracciare la cultura italiana, et rinnegare le sue barbare origini normanne...
Il giorno della mia investitura è giunto. Mio cugino Serlo sarà Conte di Catanzaro, poiché non posso tenere troppi territori sotto il mio diretto controllo. Verrebbe meno l'efficienza del regno e con essa tutto il resto. I miei titoli ducali, e gli altri titoli di conte, rimarranno in mio possesso. Spero che Tomasina mi dia presto un figlio, in modo da assicurare la mia discendenza. Ma più di tutto sono preoccupato per il mio basso prestigio. La morte di mio padre è stata improvvisa, e i miei vassalli non mi guardano ancora di buon occhio. Forse una guerra potrà portarmi il rispetto che mi è dovuto.
Bisanzio è in guerra. Una rivolta sconquassa dalle viscere l'antico impero, ma noi non possiamo permetterci un attacco diretto a un regno così potente. Non ora. Malta sarà perciò il nostro obiettivo, per finire ciò che mio padre aveva iniziato, e per seguire i suoi insegnamenti. Ricordo che quando ero piccolo soleva ripetermi una vecchia storiella: "Il falco, figlio mio, può volare verso il Sole perché le sue ali sono forti, ma impara a farlo col tempo, e solo da grande riesce a spiccare davvero il volo verso gli astri. Quando è piccolo e debole, il padre si assicura che non esageri, ed egli non fa che dei minuscoli cerchi attorno al nido, perché altrimenti, cadendo, potrebbe farsi molto male.".
Pensavano di poter prendere Agrigento. Stolti infedeli! La guerra è approdata sulle loro sudicie spiagge prima che potessero anche solo scorgere le prue delle nostre navi. Il mio amato cugino Costantino sarà Duca di Malta, e convertirà quelle sventurate isole all'unica vera fede.
E questo sarebbe il mio erede? Ruggero, fratello mio... il tuo educatore non ha saputo cosa fare di te, e ora ti presenti innanzi al tuo fratello regnante con i tuoi costumi corrotti, la tua passione per gli altri uomini e financo la gobba dietro la schiena. Provo pietà per quel che ti hanno fatto... Troverotti una moglie compassionevole e religiosa, che possa inculcarti un po' di buon senso, dovessi mandarti all'altro capo delle terre conosciute. Devo figliare, moglie mia. Non potrei mai lasciare il regno che mio padre mi ha tramandato in mano a un tale gobbo degenerato. Ad ogni buon modo, Ruggero andrà in moglie a una delle figlie del duca di Normandia, pretendente al trono d'Inghilterra. Un'alleanza che ci farà comodo.
Incoronato dal Vescovo di Trani. Di fronte al Papa, al re di Francia e ai Duchi di Amalfi, Gaeta e Salerno. Così come mio padre prima di me. Ero già Re, ma questo metterà a tacere i vassalli che ancora non mi sono fedeli, e forse mi assicurerà il rispetto che un uomo del mio rango merita. Un uomo che è il figlio orgoglioso della Puglia.
Bestia, come osi? Insultarmi così di fronte a tutti gli invitati alla mia incoronazione! La pagherai cara. Sei sfidato a duello, e sappi che non scamperai alla mia ira. E sei fortunato, non sono un animale come te e non ti ucciderò.
Pensava di battermi, ma la mia perizia con la spada è di molto superiore alla sua... oh, se solo potessi mettere le mani su quel suo stupido paesello, e trasformarlo in un altro piccolo pezzo del mio glorioso regno...
Il Re era in piedi, e ammirava il paesaggio circostante dalla torre. Le persone sembravano tante piccole formiche, pronte ad essere schiacciate, e questa sensazione di potenza lo inebriava. Ma come succede a chi è in uno stato di ebrezza, anche se non ha bevuto vino, ci vuole poco per perdere l'equilibrio... una mossa poco saggia quella di mettersi in una tale posizione pochi mesi dopo un tentativo di omicidio. Fu davvero tutta colpa sua? Qualcuno aveva manomesso una delle travi di legno sotto i suoi piedi? Di sicuro la saggezza del padre non aveva trovato dimora in Boemondo, secondo Re di Sicilia, morto a soli 19 anni, splendente come una stella cometa e come una stella cometa spentosi troppo in fretta all'orizzonte...
Dall'"Historia Italica", di autore sconosciuto del XV secolo. ...Boemondo era un uomo alto, imponente et coraggioso come suo padre, ma al contrario di lui, egli non possedeva le altre qualità di regnante. Si direbbe che fosse più destinato al campo di battaglia, che non alla guida di un regno... et in più gli mancava quest'aura di grande rispetto che soleva emanare invece il suo genitore, che era stato persino capace di abbracciare la cultura italiana, et rinnegare le sue barbare origini normanne...
Il giorno della mia investitura è giunto. Mio cugino Serlo sarà Conte di Catanzaro, poiché non posso tenere troppi territori sotto il mio diretto controllo. Verrebbe meno l'efficienza del regno e con essa tutto il resto. I miei titoli ducali, e gli altri titoli di conte, rimarranno in mio possesso. Spero che Tomasina mi dia presto un figlio, in modo da assicurare la mia discendenza. Ma più di tutto sono preoccupato per il mio basso prestigio. La morte di mio padre è stata improvvisa, e i miei vassalli non mi guardano ancora di buon occhio. Forse una guerra potrà portarmi il rispetto che mi è dovuto.
Bisanzio è in guerra. Una rivolta sconquassa dalle viscere l'antico impero, ma noi non possiamo permetterci un attacco diretto a un regno così potente. Non ora. Malta sarà perciò il nostro obiettivo, per finire ciò che mio padre aveva iniziato, e per seguire i suoi insegnamenti. Ricordo che quando ero piccolo soleva ripetermi una vecchia storiella: "Il falco, figlio mio, può volare verso il Sole perché le sue ali sono forti, ma impara a farlo col tempo, e solo da grande riesce a spiccare davvero il volo verso gli astri. Quando è piccolo e debole, il padre si assicura che non esageri, ed egli non fa che dei minuscoli cerchi attorno al nido, perché altrimenti, cadendo, potrebbe farsi molto male.".
Pensavano di poter prendere Agrigento. Stolti infedeli! La guerra è approdata sulle loro sudicie spiagge prima che potessero anche solo scorgere le prue delle nostre navi. Il mio amato cugino Costantino sarà Duca di Malta, e convertirà quelle sventurate isole all'unica vera fede.
E questo sarebbe il mio erede? Ruggero, fratello mio... il tuo educatore non ha saputo cosa fare di te, e ora ti presenti innanzi al tuo fratello regnante con i tuoi costumi corrotti, la tua passione per gli altri uomini e financo la gobba dietro la schiena. Provo pietà per quel che ti hanno fatto... Troverotti una moglie compassionevole e religiosa, che possa inculcarti un po' di buon senso, dovessi mandarti all'altro capo delle terre conosciute. Devo figliare, moglie mia. Non potrei mai lasciare il regno che mio padre mi ha tramandato in mano a un tale gobbo degenerato. Ad ogni buon modo, Ruggero andrà in moglie a una delle figlie del duca di Normandia, pretendente al trono d'Inghilterra. Un'alleanza che ci farà comodo.
Incoronato dal Vescovo di Trani. Di fronte al Papa, al re di Francia e ai Duchi di Amalfi, Gaeta e Salerno. Così come mio padre prima di me. Ero già Re, ma questo metterà a tacere i vassalli che ancora non mi sono fedeli, e forse mi assicurerà il rispetto che un uomo del mio rango merita. Un uomo che è il figlio orgoglioso della Puglia.
Bestia, come osi? Insultarmi così di fronte a tutti gli invitati alla mia incoronazione! La pagherai cara. Sei sfidato a duello, e sappi che non scamperai alla mia ira. E sei fortunato, non sono un animale come te e non ti ucciderò.
Pensava di battermi, ma la mia perizia con la spada è di molto superiore alla sua... oh, se solo potessi mettere le mani su quel suo stupido paesello, e trasformarlo in un altro piccolo pezzo del mio glorioso regno...
Il Re era in piedi, e ammirava il paesaggio circostante dalla torre. Le persone sembravano tante piccole formiche, pronte ad essere schiacciate, e questa sensazione di potenza lo inebriava. Ma come succede a chi è in uno stato di ebrezza, anche se non ha bevuto vino, ci vuole poco per perdere l'equilibrio... una mossa poco saggia quella di mettersi in una tale posizione pochi mesi dopo un tentativo di omicidio. Fu davvero tutta colpa sua? Qualcuno aveva manomesso una delle travi di legno sotto i suoi piedi? Di sicuro la saggezza del padre non aveva trovato dimora in Boemondo, secondo Re di Sicilia, morto a soli 19 anni, splendente come una stella cometa e come una stella cometa spentosi troppo in fretta all'orizzonte...
Ho aggiornato brevemente anche il capitolo su Roberto, il primo Re, e inserito per Boemondo il commento di uno storico del 400 (chiaramente fittizio... :esd:) per introdurre le caratteristiche basilari del personaggio all'inizio del suo "mandato". :esd: (Cosa che ho intenzione di fare anche per i futuri Re e compagnia)
Cmq... il re gobbo e frocio... che sfiga... speriamo che muoia presto pure lui a sto punto... :rotfl:
23-02-2015, 22:56
ataris
razzista :dito:
23-02-2015, 22:58
matters
Citazione:
Originariamente Scritto da ataris
razzista :dito:
non sono razzista, ragiono "ingame" da uomo del secolo XI... essere omosessuale e gobbo in quel periodo era una disgrazia clamorosa... ora avrò un sacco di problemi coi vassalli, e per la mia esperienza pregressa sono abbastanza sicuro che ci sarà ALMENO una guerra civile... :gesad:
24-02-2015, 08:33
Red&BlueFan
Beh anche adesso essere gobbo è una cosa poco simpatica....Qui ne abbiamo molti esempi :sisi: