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dexter7
quoto il Pap su tutto.
Mi resta la perplessità che molti di questi oriundi decidano di giocare per l'Italia semplicemente perchè la nazionale del loro paese è per loro qualitativamente inaccessibile...però mica puoi fare a tutti un processo alle intenzioni, quindi ben vengano le regole attuali.
se hanno la doppia nazionalità chi può negarglielo
anche se io farei una distinzione tra chi discende da italiani e chi invece lo diventa per matrimonio (amauri?)
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papclems
cosa c'entra il permissivismo con questa questione lo sai solo tu.
Mio nonno è partito nel 1946 a lavorare in miniera in belgio.
Per ogni anno di lavoro che lui faceva li, l'italia riceveva tot KG GRATIS di carbone, lui ci ha guadagnato la silicosi, ha subito il razzismo dei primi lavoratori li etc..
Lui all'inizio viveva in quelle che erano le baracche dei campi di deportazione e prigionia nazisti, così come i nostri cari connazionali, che hanno lasciato la pelle a Marcinelle (dove ha lavorato mio nonno).
Quando oramai in pensione (dopo 20 anni di Miniera) è voluto tornare nel suo paese (nel quale ha investito i suoi risparmi comprandosi il castagneto, la casa etc..) la silicosi glielo ha impedito, dopo due anni di stenti in quel clima (fantastico, aria buona etc.. ma purtroppo troppo pulito per i suoi polmoni) è tornato in Belgio.
I suoi figli abitano quasi tutti li, i suoi nipoti pure.
Quando gioca l'italia sono tutti li che tifano etc..etc.. ho trovato un tifo molto più genuino all'estero, verso i nostri colori, da parte degli emigranti, che da parte di furboni che infestano questo paese vivendoci, quindi credimi, se un figlio o nipote d'emigrante dovesse giocare per l'Italia, non mi porrei il dubbio su chi è più legato a questa terra, fra uno che c'è nato ed uno no.
Beh, questi sono casi molto diversi da quelli che intendevo io chiaramente, pure io ho vissuto una situazione simile. Questi giocatori che vengono convocati non sono italiani e non si sentono tali, vengono a giocare per l'Italia solo perchè non hanno nessuna possibilità di farlo per la loro nazione....è questo che mi fa più incacchiare.....io estremizzo sempre un po troppo ok però.....se non hai mai vissuto in Italia molto difficilmente ti senti italiano , non hai la cultura italiana, allo stesso modo se vivi in Italia ma sei di una cultura completamente diversa non sei italiano lo stesso.
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Originariamente Scritto da
dexter7
quoto il Pap su tutto.
Mi resta la perplessità che molti di questi oriundi decidano di giocare per l'Italia semplicemente perchè la nazionale del loro paese è per loro qualitativamente inaccessibile...però mica puoi fare a tutti un processo alle intenzioni, quindi ben vengano le regole attuali.
e qui che difatti dicevo che (purtroppo) non c'è nero e bianco.
è praticamente impossibile arrivare poi a capire le motivazioni interiori di ognuno, su quello sono d'accordissimo.
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TheodorXII
.se non hai mai vissuto in Italia molto difficilmente ti senti italiano , non hai la cultura italiana,
questo non è vero, quando facevo la 2° in Belgio, in classe eravamo 10 italiani, 8 magrebini, 4 belgi.
io ero appena arrivato dall'italia, gli altri nove non mi hanno fatto sentire la differenza (quando si parlava tra noi, l'impatto con la scuola è stato ovviamente duro), se non perché parlavano tutti il dialetto (nonni e genitori emigranti quello parlavano in casa) in un crogiolo di calabresi, campani, abruzzesi, umbri (pochi) e friulani (pochi).
A casa mangiavi italiano, ti servivi dai negozi di prodotti italiani, guardavi la rai etc..
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Originariamente Scritto da
papclems
e qui che difatti dicevo che (purtroppo) non c'è nero e bianco.
è praticamente impossibile arrivare poi a capire le motivazioni interiori di ognuno, su quello sono d'accordissimo.
Sarebbe molto più semplice se si mettessero regole più ferree, proprio perchè non puoi capire le motivazioni interiori (anche se in certi casi sono palesi) , cambi le regole in modo che si abbiano almeno che so 10 anni vissuti in quel paese, genitori nati in Italia e nessuna presenza per le selezioni anche giovanili di un'altra nazione.
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Originariamente Scritto da
TheodorXII
Questi giocatori che vengono convocati non sono italiani e non si sentono tali, vengono a giocare per l'Italia solo perchè non hanno nessuna possibilità di farlo per la loro nazione....
La penso proprio così.
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Originariamente Scritto da
papclems
questo non è vero, quando facevo la 2° in Belgio, in classe eravamo 10 italiani, 8 magrebini, 4 belgi.
io ero appena arrivato dall'italia, gli altri nove non mi hanno fatto sentire la differenza (quando si parlava tra noi, l'impatto con la scuola è stato ovviamente duro), se non perché parlavano tutti il dialetto (nonni e genitori emigranti quello parlavano in casa) in un crogiolo di calabresi, campani, abruzzesi, umbri (pochi) e friulani (pochi).
A casa mangiavi italiano, ti servivi dai negozi di prodotti italiani, guardavi la rai etc..
Dove stavi in Belgio? So che effettivamente ci sono delle zone dove si parla anche italiano, il Belgio è una nazione estremamente multiculturale tanto è vero che si parla francese,tedesco,fiammingo e italiano. In Italia secondo il mio modesto parere è diverso, ed anzi....non siamo uniti neanche come nazione perchè i veneti non reputano italiani quelli del sud , quelli del sud a volte sono integralisti verso quelli del nord, in Sardegna stessa certe regioni sono considerate malissimo......
Poi c'è anche da dire che alcune nazioni come Portogallo,Inghilterra,Spagna e Francia (in parte anche l'Olanda) sono state imperi coloniali e la cultura è stata maggiormente esportata (anche con la forza) mentre noi siamo stati spesso e volentieri dominati da altre nazioni (Aragona,Austria,Francia) ed è vero che ci sono state anche forti migrazioni sopratutto verso nazioni oltreoceano come Stati Uniti,Argentina,Perù,Australia tuttavia se 40 anni fa la nostra cultura era effettivamente visibile oggi giorno lo è molto meno perchè le generazioni successive si sono uniformate al paese dove vivono....la mia ragazza è peruviana e a Lima ci sono molti quartieri italiani eppure queste persone non sano una parola di italiano, non sanno cucinare una pasta asciutta, non sono mai stati in Italia e hanno una cultura scolastica locale. Questo è il motivo per cui sono così integralista su questo tipo di situazioni.....
Vazquez prima del 2012 non aveva mai vissuto in Italia, sapeva al massimo qualche parola di italiano e ha faticato molto ad ambientarsi ; Eder è in Italia dal 2007 ed è già un pochino più plausibile la sua convocazione
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Io sono nato ed ho vissuto nella regione di Charleroi, che con il Liegi è la squadra più "latina" del Belgio, tanto per dire, spesso gli allenatori sono figli di italiani, in questi due club (sopratutto a Charleroi) lo stadio è caldissimo, sempre quasi pieno, ed uno dei giocatori storici e più rappresentativi si chiama Dante Brogno, figlio di italiani, giocava con mio zio.
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Originariamente Scritto da
papclems
Io sono nato ed ho vissuto nella regione di Charleroi, che con il Liegi è la squadra più "latina" del Belgio, tanto per dire, spesso gli allenatori sono figli di italiani, in questi due club (sopratutto a Charleroi) lo stadio è caldissimo, sempre quasi pieno, ed uno dei giocatori storici e più rappresentativi si chiama Dante Brogno, figlio di italiani, giocava con mio zio.
Charleroi e Mons mi pare siano molto "italiane" come città ma non vorrei sbagliarmi, mi pare fosse Mons dove ha vissuto una mia cara amica.
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TheodorXII
Ma non me ne puo fregare di meno , il tuo pensiero è a dir poco ridicolo....se mio padre emigra in Ecuador e io vivo per 20 anni in Ecuador poi arrivo in Italia e vengo convocato....è una cosa RIDICOLA, punto e non è una cosa opinabile.
Quindi gli emigranti e le loro famiglie sono italiani di Serie B? Ah beh.
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TheodorXII
Aboliamo le competizioni per nazionalità e facciamo prima dato che dobbiamo considerarle attività alla stregua di un club.....
Chi ha mai sostenuto questo? Questa è reductio ad absurdum che non ha senso, visto che nessuno ne ha parlato in questi termini.
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Originariamente Scritto da
TheodorXII
Ed è una regola sbagliata, un conto è uno che ha vissuto 15 anni in Italia un altro chi è in Italia da pochi anni
La "quantità" di anni o le procedure perché una persona abbia o meno la cittadinanza italiana sono definite dalla legge dello Stato, non dalla tua opinione. Una persona ha una cittadinanza italiana? Questo, secondo le regole in vigore, gli permette di essere convocato? Sì.