* :esd:
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Infatti. Questo è un thread dove sfogarsi, non dove dare motivazioni e spiegazioni su cose non richieste.
In effetti stai incuriosendo :look:
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E' che magari è successo pure a noi e gli si puo dare un consiglio meno generico! sta diventanto la sagra delle frasi fatte!
A volte si vuole sentirsi dire anche le frasi fatte che rappresentano una saggia, scontata, magari inutile, verità; se avesse voluto approndire la questione, l'avrebbe fatto lui, no? Che poi magari se con questa persona non c'ha ancora parlato di persona, deve capire come sono messe le cose fino in fondo.
Va bene, non scriverò più qui. Non ho voglia di approfondire l'argomento o dire di più.
Non sapevo se scriverlo qui o nel thread del lavoro.
Provo da diverso tempo un diverso disagio a vivere dove vivo ora (non intendo perché sono a casa con i genitori, anzi. E non intendo neanche che come città fa schifo, perché ce ne sono di posti peggio), tanto da non trovare più niente di stimolante sia a livello di amicizie ma proprio a livelli di ambienti. Mi son laureato da poco (sono ancora abbastanza giovane) e ho avuto la fortuna di poter lavoricchiare e dare una mano all'azienda di mio padre. Parlo di poche ore settimanali comunque e di un compenso relativamente basso.. Tenete conto che un ragazzo della mia età ha comunque delle spese e non sono il tipo, anzi mi sentirei quasi in colpa, da chiedere ai genitori centinaia di euro di paghetta. Quindi ho cercato di rendermi quanto meno utile ed avere un giusto compenso (paga oraria di qualsiasi lavoro entry level).
La mia idea, dal momento della laurea, è stata quella quindi di cercarmi un lavoro, anche che non centrasse nulla con quello che voglio fare, durante i mesi estivi. Guadagnare quindi qualcosa (che sarebbe stato più di quello che guadagnavo prima, giustamente) e mantenendo lo stesso tenore di vita, riuscirmi quindi a mettere via qualcosa. Il pensiero era quindi in autunno di trasferirmi a Milano, dove avrei sempre voluto andare (avrei voluto fare l'università la, ma per una serie di cose son rimasto a casa), con qualche soldo in mano, fare un breve master specializzante (ne ho bisogno ed è già in preventivo, quindi al fine di tutto il discorso non ha rilevanza) e contemporaneamente sempre con un lavoretto part time mantenermi un minimo o comunque non far ricadere sulla mia famiglia tutte le spese.
Arrivo al dunque: un mese fa (o anche di più) mi trovavo a fare colloquio con una grossa azienda perché, come già anticipato, cercavo un lavoro estivo. L'esito sembra positivo e lo è, anzi, mi richiamano e avendo sentito cosa volevo fare nella vita (solite domande da colloqui per questi lavori, chiedono ovviamente quali sono le ambizioni) mi propongono un ruolo totalmente diverso ma piuttosto importante e inerente (anzi direi perfetto) a quello che voglio fare. Mi fanno entrare dal portone principale dell'azienda. Tutto questo in stage per 6 mesi (con tutte le conseguenze del caso come paga al minimo orari folli ecc), ma con la promessa (seria) di assunzione (perché conviene a loro, mi fanno praticamente 6 mesi di formazione per un nuovo ruolo che introducono con la mia assunzione, non avrebbe senso per loro dopo 6 mesi ricominciare da zero con un altro). Arriviamo però ai problemi: sebbene il lavoro sia quello che voglio fare è in un ambito totalmente diverso. Mi spiego meglio senza entrare nel personale: se mi piace fare il venditore nel campo dei gioielli non è detto che mi piaccia fare il venditore anche al mercato del pesce. Seconda cosa: tornando all'inizio, questo lavoro mi terrebbe incollato al territorio in cui abito e tutte le conseguenze del caso.
Ah, ho provato il lavoro per tre giorni e l'ho trovato tutto tranne che stimolante. Anzi ho provato veri e propri momenti di ansia quasi nel sentirmi legato ad una cosa totalmente lontana da me (per quanto possa essere vicina). Non è così brutto come cerco di dipingerlo ora, ma l'ambiente proprio non riesce a piacermi
Ora praticamente mi trovo nella posizione scomoda sia se accettassi sia se rifiutassi :| Perché ovviamente mi sto prendendo i peggio insulti da tutti per l'opportunità che sto buttando.
Ultima nota: la mia ragazza studia a Milano (ma torna ovviamente dalle mie parti, visto che comunque è di qua). Sono consapevole che queste storie possono durare come non durare. Infatti non è questo che fa pendere l'ago verso una decisione, ma mi sembrava giusto aggiungerlo nel quadro completo.
Non cerco troppe risposte anche perché immagino che le condizioni lavorative ecc siano diverse da città a città. Infatti ho scelto questo topic piuttosto dell'altro perché era più uno "sfogo"
è uno sfogo quindi diciamo "a se stante", ma imho, un lavoro meglio averlo e cambiarlo, che non averlo e cercarlo.
Io sto vivendo più o meno la tua situazione, ma questo lavoro "diverso" mi sta aiutando a capire cosa m interessa davvero
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prego. :D
conta che io prima di passare al turismo, 16/17 anni fa, ho fatto circa 10/11 diversi lavori (da manovale, a idraulico a controllore gas, operaio a catena, saldatore etc..) però era un epoca in cui trovavi e cambiavi facile.
Spesso si fa l'errore di "sentirsi" quello che si fa (posto che un lavoro ti "renda" qualcosa/qualcuno, ma ne dubito..), credo che maggiormente questo dipenda da chi hai intorno, dall'ambiente di lavoro.
Per cui non smettere mai di cercare quello che è il posto giusto per te, ma fallo sempre avendo (se possibile) le spalle coperte da un altro lavoro.
"Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno" (non è proprio così, ci sono giorni no anche quando ti piace ed è meglio evitare il workaholism, però la base è vera.)
Grazie a tutti per le risposte :D Mi aiuta a vedere le cose da un'altra prospettiva :sisi:
sono d'accordo con tutti gli intervenuti :sisi: non te lo devi far piacere per forza ovviamente (e magari con il tempo potrà migliorare anche il rapporto tra te e il lavoro, almeno un minimo) questo però non significa che ti devi sentire legato a quello per tutta la vita, ora c'è questo, fallo al meglio delle tue possibilità e prova a vedere se e come funziona (il primo stipendio "vero" per esempio può essere un bel boost... non è questione di essere venali ma se passi dal ricevere, faccio per dire con le cifre, 3-400 euro per farti il culo a 900-1000, ferie pagate ect ect cambia anche la prospettiva, torni a casa sapendo che quello che fai inizia a ripagarti)
Inizia a prendere questo lavoro, se non ti piace intanto cerca altro
Mal che vada ti fa curriculum e qualche soldo
tu comincia a lavorare e a portare a casa i schei.
poi se ti piace o meno (il99,99% delle persone vorrebbero fare lavori diversi, da piccolo tutti vorrebbero fare i calciatori, gli astronauti e i ginecologi, non è così) lo vedi col passare del tempo.
cmq quando tu hai un lavoro poi hai anche tutta la tranquillità del mondo per trovartene un altro :baffo:
ahahaha :rotfl:
Perche' esistono anche lavori piacevoli :sad:
E' sempre bello sapere di avere delle "spie" in ufficio, che "spiano" in malafede cose che non esistono assolutamente :esd:
Dire che sono incazzato è un eufemismo :esd:
Mentre pensavo di mio a proposito ad altre attività, il mio direttore mi ha parlato del nuovo negozio che apriremo, mi ha proposto di andare lì con un aumento a full time indeterminato e del fatto che cercavano anche 3 persone per gestire il negozio.
Da come l'ha messa giù avrei potuto essere uno dei 3 a gestire -sotto comunque ad una sorta di direttore- il nuovo negozio (proprio anche aprire e chiuderlo e simili), avrei dovuto dargli una risposta entro 3 giorni.
Nella settimana successiva non avevo potuto parlargli perché non sono riuscito mai ad incrociarlo e comunque avevo cose più importanti per la testa e non avevo ancora deciso.
Dopo 3 settimane in cui mi ignorava sono riuscito a parlargli chiedendogli chiarimenti: avrei voluto andarci ma solo come responsabile. Dice che mi farà sapere ed aggiunge "ma allora dovevi davvero dirmi una cosa importante!" No guarda, sono 3 settimane che ti rincorro perché volevo offrirti una birra... Dimenticavo: secondo le nuove decisioni nel nuovo negozio serviranno solo i responsabili full-time e gli altri tutti part-time.
Sabato lo incrocio e riesco a parargli (anche se molto controvoglia da parte sua) e mi ha comunicato che ora per il nuovo negozio i responsabili sono già stati scelti ed imposti dall'azienda -più in alto di lui- e che quindi potrei andare lì solo "in questo scenario". Dato che non mi vogliono come responsabile ed ora cercano solo i part-time io dovrei trasferirmi per restare a fare esattamente la stessa cosa, con esattamente lo stesso stipendio dopo che mi avevi fatto capire che sarei stato un responsabile del negozio. E si aspetta che io accetti :|
Insomma, il tuo direttore è un bel cuor di leone :esd:
La tua tipa ti lascia, incidenti la macchina con qualcosa che si aggirerà sui tremilaeuro di danni, ti si rompe il telefono, parte lo schermo del portatile.
Oh ma vaffanculo
Supereremo anche sto periodo del cazzo
Quel momento in cui scopri che una persona che amavi è l'opposto di quello che credevi, che brutta sensazione :sad:
L'età in questo caso però è un brutto indizio... È vero che i maschi quasi non maturano nella vita, però 15 anni di differenza se non sei Briatore non sono ottimali, soprattutto se l'altro non ha neanche vent'anni... Tutto ciò IMHO, ovviamente.
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Io sono stato due volte con due ragazze più grandi di me, di cui una di 4 anni. Ok, non sono i 15 del caso in questione, però difficilmente si trova una coppia con donna più grande dell'uomo. Diciamo che io non parto prevenuto solo per l'età anagrafica, io ragiono in base a ciò che l'età anagrafica implica: per me 19 e 34 è un divario troppo ampio, sia per maturità che inevitabilmente non può essere la stessa, sia per stile di vita, per situazioni professionali, ecc.
Poi è ovvio che ci sono le eccezioni dove tutto è rose e fiori anche se ci si porta 20 di differenza, ma in linea di massima la reputo una cosa quantomeno difficile da tenere in piedi.
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Non credo sia un discorso di differenza di eta', ma piu' di quale sia l'eta, in modo particolare del ( o della) piu' giovane della coppia, in relazione alla maturita' di questa persona; secondo me, a 19 anni si puo' essere in grado di capire che partner volere al fianco e se questi debba essere un coetaneo o meno.
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Certo che sì può, ma resti cmq una 19enne con tutte le tue peculiarità. Per quanto potrai avere una maturità da 25enne, la tua età ti rende ancora sconosciute tante cose della vita e ti porta cmq a viverla in modo "diverso" rispetto a un 34enne.
Poi va analizzato ovviamente ogni caso nello specifico, non può essere una verità assoluta. :baffo:
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E' esattamente quello che intendevo: va analizzato caso per caso, ma sicuramente la differenza di eta' non e' per forza un aspetto negativo, ne' tanto meno un motivo per considerare senza futuro un rapporto. [emoji6]
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