vedi che stai diventando interista? :esd:
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GESAD
Intanto
Il Milan ai Ricketts? "Sì, ci interessa"
La famiglia statunitense che controlla i Chicago Cubs di baseball conferma di voler acquistare i rossoneri: "L'intera famiglia è coinvolta"
Nella giornata del mancato pagamento dei 32 milioni da parte di Mister Li, il Milan scopre un nuovo, possibile azionista. La famiglia Ricketts, proprietaria dei Chicago Cubs di Major League Baseball, ha confermato attraverso un comunicato di essere interessata all'acquisto della società rossonera.
il comunicato — "La Famiglia Ricketts, non solo Tom, è interessata nell’acquisizione delle azioni di maggioranza del Milan. Dal momento in cui Tom è la persona centrale, l’intera famiglia e tutte le risorse della famiglia sono coinvolte, come nel caso dei Cubs. La famiglia Ricketts ha portato un titolo ai Chicago Cubs dopo investimenti a lungo termine ed essendo focali e centrali nel progetto della squadra, di ciò che la circonda, per i tifosi e per la città di Chicago. La famiglia vorrebbe portare lo stesso approccio all’AC Milan. (Non ci sarebbero modifiche rapide ma investimenti a lungo termine per assicurare un successo duraturo)".
dalla paura alla speranza — E quindi i tifosi rossoneri sono passati nel giro di poche ore dall'incubo del mancato pagamento di Li Yonghong che non ha versato i 32 milioni dell'aumento di capitale chiamati dall'ultimo consiglio di amministrazione del Milan, al grande sogno di una nuova - e molto ricca - proprietà. La parentesi finale del comunicato ("investimenti a lungo termine per assicurare un successo duraturo") è musica per le orecchie del popolo milanista che già sui social riversa tutta la propria ritrovata fiducia per un futuro roseo e non più rosso come il conto in banca attuale.
https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie...17308445.shtml
Un cambio di proprietà all'anno e ci compriamo tutto :tunz:
Milan, dal Nebraska alle World Series di baseball. L'identikit di Thomas Ricketts
Alla guida della franchigia dell'Illinois è riuscito a conquistare un titolo nel 2016
di Massimo Lopes Pegna
23 giugno 2018 - Milano
L’idea di buttarsi nel soccer, a Thomas Ricketts è venuta negli ultimi mesi, quando il Milan, forse non gli era ancora entrato in testa. A maggio ha investito a Chicago, la sua città di adozione (lui nativo del Nebraska), su un team di Usl, la seconda divisione pallonara americana. Ora le voci che circolano sul suo conto suggeriscono che a Tom piacerebbe prima o poi mettere le mani anche sui Chicago Fire, la società di Mls, la Serie A Usa. O, almeno, quello sarebbe il desiderio dei tifosi, stufi di troppe stagioni da perdenti.
VINCENTI - Già, perché la famiglia Ricketts, non solo Tom, ha la fama di essere vincente. Soprattutto da quando nel 2009 acquistarono i Chicago Cubs del baseball per 875 milioni di dollari, portandoli al successo sette anni dopo. Perché i Cubs erano la franchigia zimbello d’America: non vincevano le World Series, insomma il titolo, dal lontanissimo 1908. Tutti certi che sui "Cuccioli" ci fosse una macumba, quella lanciata da Billy Sianis nel 1945. Era il proprietario della Billy Goat Tavern, portò dentro Wrigley Field la capretta, simbolo del suo bar, a cui aveva comprato un biglietto. Molti spettatori infastiditi dall’odore li fecero cacciare e lui per vendetta li dannò per sempre: "Non vincerete mai più". E così fu fino al 2016, quando quella maledizione venne esorcizzata. Era stato Ricketts ad assumere il general manager e l’allenatore, che avrebbero aiutato ad alzare il trofeo. Disse allora: «Quando la gente ti spiega che generazioni di padri e figli sono venuti allo stadio senza mai vincere, allora questo trionfo è un fatto storico e commovente». Nei Cubs ci ha messo anima e cuore. Quando a 18 anni si trasferì dal Nebraska alla University of Chicago scelse di abitare dall’altra parte della strada del mitico Wrigley. Ed è su quelle tribune che ha conosciuto la sua futura moglie, Cecelia. È importante comprendere l’indole di Tom, un uomo a cui non piace ostentare. Anzi. Sempre vestito in maniera poco glamour. "Pantaloni beige, una polo e spesso una felpa o giacca a vento. Non ama apparire. Anche alle celebrazioni post-vittoria nelle WS non si è mai comportato come uno di quei proprietari invasati: sempre defilato e composto", ci racconta Jim Litke, editorialista dell’Associated Press. Molto diverso dagli altri tre fratelli e dal padre Joe, esposti politicamente, sponda repubblicana. Ma non tutti. La sorella Laura, avvocato e lesbica dichiarata, appoggiava Obama ed è una fervente attivista per i diritti dei gay. Il fratello Pete, invece, è dal 2015 il 40° Governatore del Nebraska. Mentre il padre appartiene alla destra estrema e più bigotta, sostenitore di Donald Trump con una donazione di un milione di dollari.
PATRIMONIO - Ma proprio Trump nel marzo del 2016 aveva pesantemente attaccato la famiglia. La incolpava di aver fatto campagna contro di lui e minacciò di produrre uno spot commerciale accusandoli di gestire malissimo la squadra di baseball: "Stanno facendo un pessimo lavoro con i Cubs e neppure con i loro affari di investimento sono dei fenomeni". Peccato che otto mesi dopo Chicago conquistò le World Series e le loro aziende sembrano in grande salute: patrimonio valutato da Forbes l’anno passato di 2,4 miliardi di dollari. Joe Ricketts ha creato TD Ameritrade, di cui Tom è direttore (oltre che fondatore di Incapital), una società di brokeraggio on line controllata al 41% da una banca di Toronto. L’anno scorso ha avuto un giro d’affari da 3,7 miliardi di dollari con un utile da 1,4 miliardi. È un capitale considerevole. E quando Tom si muove in una realtà sportiva, lo fa per vincere, non solo per partecipare.
https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie...23069987.shtml
Vincente e con classe, stile Milan :cigar:
galliani è sempre stato un gobbo, roba vostra :sisi:
di questo si sa abbastanza o come Li non si sa da dove vengono i fondi?
:esd:
Spetta che è saltato fuori un altro americano
Tuttivoglionoilbbilan.com
Ma davvero? Io non l'avrei mai detto che passati ad Elliott, che ha rapporti importanti in america, ci sarebbero stati dei compratori danarosi americani, mi fidavo delle vostre sparate :looksi:
D'altronde non siamo certo famosi all'estero per il record di finali perse :rotfl:
#nonvincetemai #finoalconfine :baffo:
Oppure elliot=america percui pe ri giornalai italiani va bene sparare un nome nuovo ogni giorno al posto di non dire nulla ed aspettare i fatti, perchè i fatti non vendono.
(a parte lapo)
Ricketts? Sarebbe finalmente un proprietario vero per il Milan.
Spero per voi che vada in porto sta cosa, porterebbe vivacita' e investimenti nel calcio italico
speriamo vada in porto almeno Dobbi3 si placa :esd:
AMERICAN STRACCIONS!!! :tunz:
Pare però che non saranno loro i futuri proprietari del Milan
No, proprio un altro imprenditore italo americano
nativo di Marina di Gioiosa Jonica...diventate terruncelli!!!!!! :D
Cmq mai sentito sto tipo ma ha basi solidissime alle spalle
se vi compra quello di mediacom va in crash pure pellegatti
Milan e Commisso, offerta sul tavolo per chiudere a breve
L'imprenditore ha chiesto a Mr. Li la maggioranza: entrambe le parti hanno molta fretta di concludere
Full immersion. E trattandosi di un affare che si sta concretizzando negli Stati Uniti, non potrebbe esserci definizione più pertinente. Mister Li e Mister Commisso: si tratta a oltranza per arrivare alla fumata bianca il più rapidamente possibile. Il presidente rossonero e la persona che potrebbe sostituirlo molto presto hanno lavorato alla pratica anche ieri, nonostante il giorno di festa. Non intervenendo direttamente, perché prima del faccia a faccia finale occorre una mole di lavoro enorme da parte di advisor e studi legali. Ma adesso sul tavolo di Yonghong c'è l'offerta ufficiale di Commisso e tutti sono all'opera a New York per fare in modo che quella stretta di mano arrivi in tempi brevi. E per tutti, si intende tutti: il Milan ha la volontà di chiudere entro la fine della settimana, possibilmente anche prima, e l'elemento fondamentale è che questa volontà converge pienamente con quella di Rocco Commisso, il 68enne di origine calabrese proprietario dei Cosmos a un passo dal comprarsi il club rossonero.
senza sosta — Le riunioni di avvicinamento al rettilineo finale sono andate avanti per tutta la giornata di ieri al 200 di West Highway, a Manhattan, negli uffici di Goldman Sachs, la banca d'affari che ha curato la proposta di Commisso. Un grattacielo che si affaccia sull'Hudson, un alveare di uffici e sale riunioni dove un paio di guardie fanno passare solo gli impiegati o chi ha appuntamenti in agenda. Il volto di David Han Li ormai ha lineamenti conosciuti: il direttore esecutivo rossonero, braccio destro di Yonghong, è a New York da giorni per seguire da vicino l'evoluzione della vicenda. Ad assisterlo lo stesso avvocato milanese che un anno fa aveva seguito in prima persona, coinvolto da Fassone, la fase finale della compravendita del Milan con l'ingresso in scena di Elliott.
urgenza — Sull'offerta di Commisso c'è ovviamente il massimo riserbo in termini di cifre, ma sono chiari i termini: il numero uno dei Cosmos intende acquisire fin da subito la maggioranza del Milan. Possibilmente l'intero capitale azionario. Nessuna deroga, quindi, a un eventuale ingresso come socio di minoranza destinato a crescere nel tempo. Al massimo, potrebbe trattare su una quota da lasciare a Mr. Li, come Thohir nell'Inter. Forse. Intanto Commisso, da quanto filtra, attende una risposta in tempi molto rapidi, magari già fra oggi e domani. Un'urgenza dettata da una semplice logica di mercato: cautelarsi dagli altri competitor, che esistono assolutamente - per esempio la famiglia Ricketts, la cui manifestazione di interesse è sempre valida - e potrebbero rilanciare con Mr. Li. Ma potrebbe esserci anche un altro motivo che gli mette premura: se il Milan a luglio passasse nelle mani di Elliott, il fondo di Paul Singer potrebbe magari privilegiare altri interlocutori (in questo senso i sussurri portano al nome di Stephen Ross, numero uno dei Miami Dolphins). I timori di Commisso sono dettati probabilmente dal fatto di essere già arrivato a pochi metri dal traguardo, una decina di giorni fa, salvo poi aver dovuto fare i conti con l'indecisione di Mr. Li.
https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie...94950186.shtml
Ricketts era molto meglio perchè già la faccia dice tutto ma pure questo ha i soldi e quindi ben venga :looksi:
Questo sempre per far piacere agli stormi di abbacchi che predicevano svendite e mancato appeal del Milan all'estero :rotfl:
A Li non pare vero di farci soldi :esd:
Ci credo che ha fretta.
E giova sottolineare che radio sportiva é attendibile quanto le interpretazioni di folletto :baffo:
Sugli arbitraggi :baffo:
Quando li commenta si sa già che il giusto é il contrario di quanto dice :esd:
quindi sti straccions?
capra sta subendo il caldo o gli hanno rubbbbato l'account :baffo:
Sembra che Li, sempre più eroe, abbia fatto saltare il banco :esd:
ma alla fine sta licenza europea l'hanno data o no al Milan???
http://www.uefa.com/insideuefa/prote....html#/2563654
CFCB Adjudicatory Chamber renders AC Milan decision
Wednesday 27 June 2018
The Adjudicatory Chamber of the Club Financial Control Body (CFCB) has taken a decision in the case of AC Milan
The Adjudicatory Chamber of the Club Financial Control Body (CFCB), chaired by José Narciso da Cunha Rodrigues, has taken a decision in the case of the club AC Milan that had been referred to it by the CFCB Chief Investigator for the breach of the UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations, in particular the break-even requirement.
The club is excluded from participating in the next UEFA club competition for which it would otherwise qualify in the next two (2) seasons (i.e.*one competition in 2018/19 or 2019/20, subject to qualification).
This decision may be appealed to the Court of Arbitration for Sport, in accordance with Article 34(2) of the Procedural rules governing the UEFA Club Financial Control Body, as well as Articles 62 and 63 of the UEFA Statutes.
The full reasoned decision will be published on UEFA.com in due course.