Non puoi giocare con le repubbliche senza un'espansione...mi pare...
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Ho raggiunto l'indipendenza.. e bam.. di nuovo finito il gioco.. :cry:
26-02-2015, 14:57
matters
Citazione:
Originariamente Scritto da ConteDraculo
Ho raggiunto l'indipendenza.. e bam.. di nuovo finito il gioco.. :cry:
Cioè?
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26-02-2015, 18:16
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La storia di Guido dovrà essere spezzata in almeno due parti (o meglio ancora... la aggiornerò in seguito nello stesso post), perché il suo regno si sta rivelando lungo e pieno di avvenimenti... potrebbe anche morire fra meno di due mesi, ma potrebbe anche campare altri 30 anni... e in questa fase del gioco potrebbe succedere ancora davvero molto.
26-02-2015, 18:18
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Spoiler:
RE GUIDO I DI SICILIA 1079-1111
Dall'"Historia Italica", di autore sconosciuto del XV secolo. ...Quando Ruggero cadde, i nobili di Sicilia decisero di ripristinare la tradizione dei valenti guerrieri normanni, et misero suo fratello Guido sul trono. Costui assomigliava molto di più a Boemondo et al padre Riccardo. Valente sul campo di battaglia, paziente, coraggioso et zelante, incarnava le doti del principe cattolico temuto et riverito. Tuttavia qualcosa di strano si agitava in lui. Molti dicevano che nel fondo dell’animo fosse crudele, pazzo, et financo posseduto dallo diabolo medesimo, che lo ingannava cum mille voci…
Quello scellerato di mio fratello ora ammira il golfo di Genova dalla sua cameretta, alla mercé del Conte Oberto di Corsica. Avesse scelto di sottostare alle richieste dei nobili ora sarebbe ancora al suo posto, forse... Invece ha voluto sfidarli, e ha inevitabilmente perso. Il Regno ora è nelle mie mani. Dio stesso mi ha parlato ieri notte, svelandomi i suoi piani per me e per la Sicilia. Devo liberare Salerno e il resto del Sud della penisola, ricacciare gli empi bizantini in mare e riempire di nuovo le segrete…
Dio non mi parla più. Forse non era lui a parlarmi, ma il demonio. Mi sento sollevato, e vedo le cose più chiaramente: devo purtroppo cedere alcuni dei miei titoli. I miei vassalli vedono in me lo spettro di mio fratello Ruggero. Roberto, conte di Palermo, sarà anche Duca di Sicilia, così come concederò all’arcivescovo di Benevento il titolo di Duca. Spero che questo basti ad evitare un’altra sanguinosa guerra civile. Il Regno deve restare unito, altrimenti non potrà mai crescere e fare la volontà di Dio.
Abelardo, conte di Taranto, vuole diventare Re. Non si fermerà davanti a nulla. Per fortuna la cessione degli altri titoli e la concessione di numerose onorificenze ha portato dalla mia parte tutti gli altri. Abelardo non ha scampo. E non è l’unica buona notizia. Mia moglie Adele aspetta un bambino! Speriamo sia maschio...
Dopo un lunghissimo assedio mio cugino Abelardo si è arreso. Pagherà il riscatto, se vuole, altrimenti resterà nelle segrete. Ho deciso anche di assegnare a mio zio Ruggero il titolo di Duca di Calabria, per ringraziarlo della sua fedeltà e tenere a bada Serlo di Catanzaro, che è sempre incline a ribellarsi. Poco male, non è la grandezza dei territori sotto il mio diretto controllo a determinare la mia potenza. Ancora poco e riuscirò ad essere incoronato, cosa che l’altro mio fratello Ruggero non ha neanche avuto il tempo di fare…
E’ nato! Turstino è nato! Mio figlio è malaticcio ma se avrà la tempra di suo nonno, di suo zio e di suo padre ce la farà e guarirà. Per ora la discendenza è salva.
Neanche il tempo di godermi la nascita del mio primogenito e sono di nuovo in guerra. Stavolta sono dei luridi contadini a ribellarsi. Non vogliono convertirsi all’unica vera fede, e rimangono fedeli alle stupide eresie ortodosse. Impareranno presto la lezione, e il loro capo verrà frustato davanti a tutta la città di Foggia. Dopodiché lo bandirò dal regno. Non vale un soldo, e giustiziarlo non mi servirà a nulla.
E’ giunta finalmente l’ora di essere incoronato! Le più grandi monarchie d’Europa presenzieranno all’evento. Ma la vera notizia è che il Papa in persona mi porrà la corona sul capo. Per me, devoto fedele, è l’onore più grande.
Dopo la cerimonia si danno inizio alle celebrazioni. La moglie di mio fratello Ruggero insiste per ballare e tenta di sedurmi. Povera donna… mio fratello non fa che guardare gli altri uomini, ma non è certo colpa mia se è stata data in moglie all’uomo sbagliato.
Sono passati degli anni. Il mio Regno finora è stato più lungo di quello dei miei due sfortunati fratelli, sebbene io sia ancora piuttosto giovane, e abbia meno della metà degli anni di mio padre, prima che morisse. Sto facendo di tutto per tenere unita la famiglia, e per tenere stretti i legami, perché il saggio recita: “Perché un uomo che sta troppo poco con la famiglia non sarà mai un vero uomo.”. Forse è per questo che ho deciso di creare un titolo di Re di Sicilia che non fosse solo titolare, ma effettivo, e renderlo primario, e forse è per questo che mio zio ha deciso di attaccare il Duca di Salerno, e prendersi la sua provincia. Io ho ovviamente pensato bene di creare il titolo di Duca, rimasto vacante, e di darlo a mio cugino Abelardo, perché in famiglia c’è condivisione e amore al di là delle differenze e delle divergenze. Una famiglia che deve diventare italiana, come successo a Capua, dove finalmente la popolazione ha abbracciato la cultura che già mio padre prima di me aveva fatto sua.
Posso reclamare Napoli, Gaeta e Amalfi, ma mentre l’ultima delle tre viene attaccata da mio cugino Abelardo, tremende sono le notizie che mi giungono dal Soglio Apostolico e distolgono giustamente il mio sguardo dalle cose di questo mondo. La Terra Santa non è più sicura. I pellegrini non possono attraversare quelle lande infestate da infedeli senza che il diavolo stesso non vada a tormentarlo. Un diavolo che ha la forma di una mezzaluna, e si fa chiamare Sultano d’Egitto. Papa Onorio II ha deciso che bisogna indire una crociata, per riportare il sacro simbolo della croce nel luogo del martirio di Nostro Signore Gesù Cristo. Non posso non partire. Non posso trattenere questa mia anima fervente e desiderosa dal compiere il volere di Dio! Bisogna liberare Gerusalemme e il Santo Sepolcro! Tremate, infedeli, perché la mia ira e quella degli altri re cristiani stanno per abbattersi su di voi e sulle vostre empie menzogne! Deus Vult!
Dall'"Historia Italica", di autore sconosciuto del XV secolo. ...Quando Ruggero cadde, i nobili di Sicilia decisero di ripristinare la tradizione dei valenti guerrieri normanni, et misero suo fratello Guido sul trono. Costui assomigliava molto di più a Boemondo et al padre Riccardo. Valente sul campo di battaglia, paziente, coraggioso et zelante, incarnava le doti del principe cattolico temuto et riverito. Tuttavia qualcosa di strano si agitava in lui. Molti dicevano che nel fondo dell’animo fosse crudele, pazzo, et financo posseduto dallo diabolo medesimo, che lo ingannava cum mille voci…
Quello scellerato di mio fratello ora ammira il golfo di Genova dalla sua cameretta, alla mercé del Conte Oberto di Corsica. Avesse scelto di sottostare alle richieste dei nobili ora sarebbe ancora al suo posto, forse... Invece ha voluto sfidarli, e ha inevitabilmente perso. Il Regno ora è nelle mie mani. Dio stesso mi ha parlato ieri notte, svelandomi i suoi piani per me e per la Sicilia. Devo liberare Salerno e il resto del Sud della penisola, ricacciare gli empi bizantini in mare e riempire di nuovo le segrete…
Dio non mi parla più. Forse non era lui a parlarmi, ma il demonio. Mi sento sollevato, e vedo le cose più chiaramente: devo purtroppo cedere alcuni dei miei titoli. I miei vassalli vedono in me lo spettro di mio fratello Ruggero. Roberto, conte di Palermo, sarà anche Duca di Sicilia, così come concederò all’arcivescovo di Benevento il titolo di Duca. Spero che questo basti ad evitare un’altra sanguinosa guerra civile. Il Regno deve restare unito, altrimenti non potrà mai crescere e fare la volontà di Dio.
Abelardo, conte di Taranto, vuole diventare Re. Non si fermerà davanti a nulla. Per fortuna la cessione degli altri titoli e la concessione di numerose onorificenze ha portato dalla mia parte tutti gli altri. Abelardo non ha scampo. E non è l’unica buona notizia. Mia moglie Adele aspetta un bambino! Speriamo sia maschio...
Dopo un lunghissimo assedio mio cugino Abelardo si è arreso. Pagherà il riscatto, se vuole, altrimenti resterà nelle segrete. Ho deciso anche di assegnare a mio zio Ruggero il titolo di Duca di Calabria, per ringraziarlo della sua fedeltà e tenere a bada Serlo di Catanzaro, che è sempre incline a ribellarsi. Poco male, non è la grandezza dei territori sotto il mio diretto controllo a determinare la mia potenza. Ancora poco e riuscirò ad essere incoronato, cosa che l’altro mio fratello Ruggero non ha neanche avuto il tempo di fare…
E’ nato! Turstino è nato! Mio figlio è malaticcio ma se avrà la tempra di suo nonno, di suo zio e di suo padre ce la farà e guarirà. Per ora la discendenza è salva.
Neanche il tempo di godermi la nascita del mio primogenito e sono di nuovo in guerra. Stavolta sono dei luridi contadini a ribellarsi. Non vogliono convertirsi all’unica vera fede, e rimangono fedeli alle stupide eresie ortodosse. Impareranno presto la lezione, e il loro capo verrà frustato davanti a tutta la città di Foggia. Dopodiché lo bandirò dal regno. Non vale un soldo, e giustiziarlo non mi servirà a nulla.
E’ giunta finalmente l’ora di essere incoronato! Le più grandi monarchie d’Europa presenzieranno all’evento. Ma la vera notizia è che il Papa in persona mi porrà la corona sul capo. Per me, devoto fedele, è l’onore più grande.
Dopo la cerimonia si danno inizio alle celebrazioni. La moglie di mio fratello Ruggero insiste per ballare e tenta di sedurmi. Povera donna… mio fratello non fa che guardare gli altri uomini, ma non è certo colpa mia se è stata data in moglie all’uomo sbagliato.
Sono passati degli anni. Il mio Regno finora è stato più lungo di quello dei miei due sfortunati fratelli, sebbene io sia ancora piuttosto giovane, e abbia meno della metà degli anni di mio padre, prima che morisse. Sto facendo di tutto per tenere unita la famiglia, e per tenere stretti i legami, perché il saggio recita: “Perché un uomo che sta troppo poco con la famiglia non sarà mai un vero uomo.”. Forse è per questo che ho deciso di creare un titolo di Re di Sicilia che non fosse solo titolare, ma effettivo, e renderlo primario, e forse è per questo che mio zio ha deciso di attaccare il Duca di Salerno, e prendersi la sua provincia. Io ho ovviamente pensato bene di creare il titolo di Duca, rimasto vacante, e di darlo a mio cugino Abelardo, perché in famiglia c’è condivisione e amore al di là delle differenze e delle divergenze. Una famiglia che deve diventare italiana, come successo a Capua, dove finalmente la popolazione ha abbracciato la cultura che già mio padre prima di me aveva fatto sua.
Posso reclamare Napoli, Gaeta e Amalfi, ma mentre l’ultima delle tre viene attaccata da mio cugino Abelardo, tremende sono le notizie che mi giungono dal Soglio Apostolico e distolgono giustamente il mio sguardo dalle cose di questo mondo. La Terra Santa non è più sicura. I pellegrini non possono attraversare quelle lande infestate da infedeli senza che il diavolo stesso non vada a tormentarlo. Un diavolo che ha la forma di una mezzaluna, e si fa chiamare Sultano d’Egitto. Papa Onorio II ha deciso che bisogna indire una crociata, per riportare il sacro simbolo della croce nel luogo del martirio di Nostro Signore Gesù Cristo. Non posso non partire. Non posso trattenere questa mia anima fervente e desiderosa dal compiere il volere di Dio! Bisogna liberare Gerusalemme e il Santo Sepolcro! Tremate, infedeli, perché la mia ira e quella degli altri re cristiani stanno per abbattersi su di voi e sulle vostre empie menzogne! Deus Vult!
Cioè che ho raggiunto l'indipendenza ma son diventato una repubblica lo stesso.. :esd:
Ora ci provo con il Granducato di Toscana.. :esd:
Che poi cavolo.. noi siamo stati indipendenti dal 1399 al 1814 con il principato di Piombino.. :dito: eravamo un principato non una repubblica.. :dito: invitto fra le altre cose.. :dito:
26-02-2015, 21:29
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Citazione:
Originariamente Scritto da ConteDraculo
Cioè che ho raggiunto l'indipendenza ma son diventato una repubblica lo stesso.. :esd:
Ora ci provo con il Granducato di Toscana.. :esd:
Che poi cavolo.. noi siamo stati indipendenti dal 1399 al 1814 con il principato di Piombino.. :dito: eravamo un principato non una repubblica.. :dito: invitto fra le altre cose.. :dito:
Vai con Matilda di Toscana. :dito:
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27-02-2015, 16:51
matters
Nel primo post ho messo i link veloci ai capitoli della mia storia... sennò pure io mi perdo. :esd:
Guido sta travolgendo il mondo e credo che avrà bisogno di una seconda e di una terza parte... almeno. :rotfl:
Cmq nessuno ha colto la citazione del Padrino nel discorso sulla famiglia? Avrei voluto scriverlo in siculo, ma poi sarei andato troppo fuori tema... :esd: