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Finale di uno slam solo italiana.
Ok, a sto punto mancano solo i Maya. :D
La culona si è stritolata con le sue stesse chiappe :hail:
cioè ... boh, ... ok, da piccolo volevo fare il giornalista, lo fò mo e poi mi tolgo dai coglioni
premessa:
io ho giocato costantemente a tennis per 15 anni (ho smesso un anno e mezzo fa per problemi a menisco e cartilagine)
nel periodo subito post-adolescenziale ho forse amato il tennis più del calcio. Per guardare gli Us Open non dormivo la notte. Quando c'era Wimbledon mi facevo 12 ore filate davanti alla TV per non perdere neanche le interviste
e credo come me anche tutti i ragazzi con cui giocavo nel corso degli anni, facendo allenamento la sera dopo le 21, tornando a casa dopo aver mangiato etti di polvere di mattone
questo per dire che chi non ha mai giocato per due giorni di fila a tennis
o anche chi solo non lo abbia mai seguito con quel pizzico di attenzione in più
non può ... non può capire
non può capire che stasera ha assistito a qualche cosa di storico di cui se ne scriverà ancora fra 80 anni. E non mi riferisco alla finale tutta italiana. Ma anche solo al fatto che in finale ci vada un italiano solo. Perchè possono trascorrere anche altri 100 anni prima di vedere un italiano in finale a New York (se fra 100 anni gli Open si giocheranno ancora nella grande mela)
la vittoria della Vinci poi
contro Serena, in casa di Serena, nel torneo di Serena
la vittoria della Vinci rientra in quelle storie di sport dove viene sovvertito non qualcosa di scritto. Di più. E' il capovolgere un qualcosa che non era scontato ma doveva essere la normalità
Questa sera la Vinci non è Roberta Vinci.
Questa sera la Vinci è la staffetta italiana di fondo che vince a Lillehammer davanti a 500.000 norvegesi. E' Paolo Rossi che fa tre gol al Brasile. E' l'Uruguay che vince al Maracanà. La Russia che batte gli Usa nel basket alle Olimpiadi. E' Oracle che sta perdendo 1-8 contro New Zealand e vince 9-8.
Probabilmente domani perderà dalla Pennetta. Ed a quel punto entrambe saranno sui libri di storia per due motivi diversi.
Perchè quindici anni quando fa toccavo la mia prima pallina di budella di maiale se mi dicevano che avrei visto due italiani giocare la finale degli Us Open avrei riso due settimane di fila.
Fra tre giorni il tennis tornerà ad essere relegato agli articoli di fondo sui quotidiani on line. Ai trafiletti in penultima pagina nelle edizioni cartacee. E nei TG se ne parlerà solo per dire che Djokovic avrà vinto un altro Slam. Senza neanche una immagine.
Perchè in un paese come l'Italia dove esiste solo il calcio, ed un pò di F1, il tennis è questo. E' solo quel passatempo da guardare in Tv ogni tanto, dove guarda ... ehi, ci sono due italiane in finale. Che bello, ma poi chissenefrega che tanto domenica c'è il campionato
Però ... per quei pochi di noi che di notte non dormivamo per vedere gli US Open, la partita di domani non sarà un passatempo. E qualcuno, fra 80 anni potrà dire al ragazzino che conosce a memoria i 50 scudetti della Juve: tu non lo sai, ma cento anni fa due italiani erano in finale a New York dopo aver battuto quella ragazza di colore che c'è stampata sulla copertina dell'enciclopedia del tennis
E si ricorderanno che ottant'anni prima ... quel giorno ... oggi. Hanno anche pianto.
Il male peggiore sarà vedere piangere domani una delle due
bello Ata.
ed è vero.
È mai successo che in una finale di uno slam il meglio classificato fosse il numero 26 del mondo?
Devo ammettere che non mi ero mai appassionato ed emozionàto così tanto per uno sport che non sia il calcio, pomeriggio straordinario!
La Pennetta che non sbaglia un colpo e avanza quasi in scioltezza, la rassegnazione dopo il primo set dominato dalla culona, l'incredibile rimonta della Vinci che pure ha sbagliato tantissimo tra doppi falli e passaggi elementari mandati fuori campo (mi perdoni @ataris per i termini poco tecnici). Ho capito che avrebbe vinto quando in piena trance agonistica dopo un numero da circo ha aizzato la folla al'applauso strillando "Anche per me cazzo!" :ha il: