Sono talmente imbecilli che neanche si sono resi conto che avvalorano, con questo cartello, il principio che sta alla base dello ius soli.
Italiani si nasce.
Appunto.
Imbecilli.
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...32&oe=59D30744
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Sono talmente imbecilli che neanche si sono resi conto che avvalorano, con questo cartello, il principio che sta alla base dello ius soli.
Italiani si nasce.
Appunto.
Imbecilli.
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...32&oe=59D30744
ma da fogna nuova cosa ti aspettavi??? :esd:
Alla prima riga si sono dimenticati un"purtroppo" :esd:
Lo Ius soli ha un senso solo se non diventa un grimaldello per portare in Italia tutti e 30 i gradi di parentela che hanno laggiù. Per capirci, se arriva una coppia di irregolari, lei incinta al 8-9 mese, lo partorisce qui, con quella legge diventerebbe automaticamente italiano, permetterebbe la regolarizzazione successiva dei genitori, e potrebbe permettere a sua volta di far giungere, legalmente, tutta una serie di parenti. Questo per il solo fatto che la signora ha pensato di fare la furba e venire qui al 9° mese.
Altra cosa è per chi, figlio di immigrati regolari, presenti sul territorio nazionale da tempo, lavoranti, figliasse. Allora si che quel bambino avrebbe tutto il diritto di essere italiano. Mio pensiero ovviamente.
@Giangy se dici ciò vuol dire che non sei debitamente informato sulla legge in discussione, ti consiglio la seguente lettura:
http://www.ilpost.it/2017/06/16/ius-soli-italia/
Quoto il passaggio più importante:
Citazione:
Cosa cambierebbe
La nuova legge introduce soprattutto due nuovi criteri per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni: si chiamano ius soli (“diritto legato al territorio”) temperato e ius culturae (“diritto legato all’istruzione”).
Lo ius soli puro prevede che chi nasce nel territorio di un certo stato ottenga automaticamente la cittadinanza: ad oggi è valido ad esempio negli Stati Uniti, ma non è previsto in nessuno stato dell’Unione Europea. Lo ius soli “temperato” presente nella legge presentata al Senato prevede invece che un bambino nato in Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri:
– deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale;
– deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;
– deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.
L’altra strada per ottenere la cittadinanza è quella del cosiddetto ius culturae, e passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.
A proposito di questo, visto che adesso hanno tirato fuori il discorso di un referendum sull'abrogazione dell'eventuale legge dello ius soli, siamo ancora sicuri che i referenda garantiscano democrazia? Io comincio ad avere paura per l'aria che sta tirando.
dibba ha il vantaggio di conoscere i concetti base della grammatica, di maio dovrebbe fare un corso ultraintensivo al cepu :rotfl:
In due parole, deriva populista; si va verso l' indebolimento della politica istituzionalizzata ed il rafforzamento di ciò che si autodefinisce antipolitica, ma in realtà è ignoranza, pregiudizio ed egoismo. Se lo Stato non mi rappresenta più (perchè "non posso più eleggere il presidente del Consiglio"), esprimo il mio dissenso con il referendum e quindi voto no a prescindere a tutto ciò che mi propongono.
credo pure io ci possa essere questo rischio in effetti :sisi:
in merito alla legge proposta non conosco i dettagli tecnici di tutto quello che la riguarda ma di base sono favorevole, tra l'altro siamo un paese così pieno di problemi che un po' di vitalità e di melting pot ci farebbe bene... ma questi sono pareri personali
Come scritto da folletto
http://www.ilpost.it/2017/06/16/ius-soli-italia
Citazione:
Cosa cambierebbe<br />
La nuova legge introduce soprattutto due nuovi criteri per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni: si chiamano ius soli (“diritto legato al territorio”) temperato e ius culturae (“diritto legato all’istruzione”).<br />
Lo ius soli puro prevede che chi nasce nel territorio di un certo stato ottenga automaticamente la cittadinanza: ad oggi è valido ad esempio negli Stati Uniti, ma non è previsto in nessuno stato dell’Unione Europea. Lo ius soli “temperato” presente nella legge presentata al Senato prevede invece che un bambino nato in Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri:<br />
– deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale;<br />
– deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;<br />
– deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.<br />
L’altra strada per ottenere la cittadinanza è quella del cosiddetto ius culturae, e passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.
Chi si oppone alla legge sullo Ius Soli è razzista, forse forse nazista. A sostenerlo, intervistata dal Fatto quotidiano, è Rula Jebreal. La giornalista lanciata in tv in Italia da Michele Santoro, palestinese con doppia cittadinanza italiana e israeliana, si schiera al fianco di Laura Boldrini e Cècile Kyenge (e la sinistra tutta) a favore della legge che concede la cittadinanza ai figli di immigrati se nati nel nostro Paese. "Finalmente - spiega - vengono dati diritti a chi è già italiano, bambini che sono nati e cresciuti qui, che parlano perfettamente la lingua e fanno parte di questa cultura". Contro chi si oppone per motivi culturali, ma anche di sicurezza, la Jebreal usa l'accetta. "Essere contro la legge sullo ius soli è un atteggiamento razzista e discriminatorio. E anche ottuso, poiché significa non rendersi conto della realtà che ci circonda". Rula ce l'ha soprattutto con la Lega Nord, che "da tempo fa della paura degli immigrati, dell'odio verso il diverso il punto centrale della sua agenda politica, che evidentemente non ha altri argomenti. Un modo di ragionare simile alle idee sulla purezza della razza che si facevano in Italia e in Europa negli anni 20 del secolo scorso, con fascismo e nazismo". Secondo la giornalista non bisogna confondere lo Ius Soli con l'emergenza demografica rappresentata dall'immigrazione, né tantomeno con il terrorismo. "Gli attentati compiuti in Usa negli ultimi anni sono stati realizzati nella maggior parte dei casi da cittadini bianchi e cristiani. Se ci facciamo dettare l'agenda dal terrorismo, allora gli integralisti islamici e i combattenti del jihad hanno già vinto". Forse, con gli occhi puntati su Obama e Trump, la Jebreal ha però perso di vista quanto successo a Parigi, Londra, Monaco e Bruxelles negli ultimi due anni e mezzo.
Vorrei commentare a ruota libera, ma sono sicuro che sarei frainteso o molto probabilmente bannato a vita.
Tra l'altro rido solo al pensiero di "chi" avrà il compito di seguire che tutti i parametri, necessari per ottenere la cittadinanza italiana,siano rispettati a dovere...sarà il solito CAOS italiano.
Conosco uns famiglia marocchina il cui padre ha perso il lavoro che deve sbaraccare e tornare in Marocco, compresi i tre figli nati in Italia e scolarizzati qui, che il Marocco l'hanno visto solo un paio di volte.
Ad ogni modo volevo dire che non comprendo tutta questa gelosia per la nazionalità italiana...io la darei a tutti, anzi darei anche la mia e faccio l'apolide. Campi meglio.
E poi dare la nazionalità italiana é un modo per far scappare legalmente verso cermania&c migliaia di persone che di stare in Italia a far la fame non ci tengono.
in realtà ci uniformiamo al resto d'europa o quasi :looksi:
funziona così in Germania sicuro, negli altri stati non ricordo esattamente ma penso pure in Francia :look:
Detto ciò, alla fine di tutto questo dibattito, io sono contro lo ius soli. Nettamente contro.
appena sbarcano in Italia: "ciao! benvenuto! sei italiano! eccoti un biglietto del treno a tua scelta per Francia Germania Austria ecc come? non vuoi il biglietto? allora basta, non sei più italiano."
Ho una concezione di cittadinanza che si rifà a principi oggi non più di moda forse, ma dare la cittadinanza anche a chi la cittadinanza nemmeno la vuole, perché non condivide valori, magari nemmeno la lingua, io non sono d'accordo. Comportati da italiano, parla italiano, rispetta valori e leggi e allora forse dopo dieci o vent'anni puoi farne domanda. Il melting pot e le altre forme di passiva accettazione delle multiculturalità si sono dimostrate spazzatura. Questo perché ancora una volta non si basano su una reciprocità di trattamento (prova a chiedere lo stesso trattamento nei loro paesi d'origine) ma di nuovo sono un regalo che facciamo a chi a parti invertite non ci regalerebbe nulla. Io non intendo dare niente di più di quello che a me danno altrove. È pure un principio cardine della diplomazia e delle relazioni internazionali.
rimango esterrefatto a volte di quanta incapacità ci sia di vedere ciò che ci circonda per davvero comunque
hai unito due discorsi completamente differenti
l'italia è una repubblica fondata sul lavoro, si, ma quello "bovino" della povera gente, fondata su consultazioni popolari truccate, a sua volta fondata su un regno fondato su elezioni truccate, fondato su prevaricazioni, fondato su interessi di pochissimi e su imposizioni, fondato su falsi storici...in poche parole, un'entità fondata sulla merda.
non siamo la francia, non siamo l'inghilterra, non siamo nessuno dei "paesi nazionali" classici. nemmanco la germania che quanto meno condivideva l'idioma tra i vari staterelli.
è questa la nazionalità che stai difendendo? è come se avessi solo 5 centesimi in tasca e li volessi mettere in cassaforte.
il mito dell'italianità è durato vent'anni ed è finito a testa in giù. tuttavia continua, a quasi cento anni di distanza, a creare problemi perché accentrando tutto ha dato il via alla "grande mangiatoia".
e su questo invece sono anche d'accordo.
cmq fate finta che non abbia scritto nulla, continuate pure il dibattito politico come se l'italia fosse una grandissima nazione o quanto meno una nazione normale.
è solo un problema mio :esd::rotfl2:
Non sono fascista e non lo sono mai stato. Il mio non è un discorso di razzismo, cioè quelli di una certa razza non li voglio perché noi "italiani" siamo tutti belli alti e biondi (ma de che!)
Stante questo sono d'accordo che una nazione, per quanto come dice @Bel Vale la nostra nazione nasce da presupposti aggregativi abbastanza diversi dagli altri paesi europei, deve avere una sua identità, delle sue tradizioni, una sua lingua (con anche tutte le declinazioni dei dialetti). Chiunque abbia voglia di far parte di questa comunità deve comunque adattarsi alle cose base. Non dico la religione, no quella è sfera personale, ma alle cose base si. Non si diventa italiani solo per nascita. Fortunatamente questa legge dovrebbe avere una visione lontana dallo ius soli puro.
ma ne avete mai visto bambini stranieri nati in Italia? a momenti sono più italiani di voi :asd:
Mi sono perso. Si sta parlando del valore della cittadinanza come identità di un popolo o della proposta di legge che sta passando alle camere? Sono due discorsi differenti.
Secondo me non si è proprio letta.
La proposta in discussione @enigmainsoluto è definita ius soli “temperato” proprio perché non basta essere nati sul territorio italiano per avere la cittadinanza. Anzi.
Prevede invece che un bambino nato in Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri:
– deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale;
– deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;
– deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.
L’altra strada per ottenere la cittadinanza è quella del cosiddetto ius culturae, e passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.
Cioè che ci sia la conoscenza della lingua e della cultura di questo paese è un presupposto fondamentale per poterne diventare cittadino. Un po' diverso dal "regalare" la cittadinanza, no?
Poi, ti chiedo una cosa proprio su quello che scrivi tu:Che ne pensi quindi dei pronipoti di italiani emigrati in SudAmerica per esempio che hanno la cittadinanza italiana ma non parlano una sola parola e non sono nemmeno mai stati nel nostro paese? Sono italiani? La legge attuale, quella che non si vuole cambiare, basata sullo ius sanguinis, dice di sì.Citazione:
Comportati da italiano, parla italiano, rispetta valori e leggi e allora forse dopo dieci o vent'anni puoi farne domanda
Altra cosa che vorrei dire. Non ne posso più del discorso "nel loro paese però". Le leggi dobbiamo farle come "risposta" o "dispetto" in relazione a quello che fanno altri? Secondo me è un concetto un po' assurdo. Dovremmo valutare la nostra situazione e ragionare su quella.
E infine, secondo me, si fa confusione tra nazione e stato. Tra "appartenenza" a una comunità di popolo nazionale, culturale, linguistico, e essere cittadino di uno Stato. IMHO non è la stessa cosa. Ci sono stati composti da più nazioni (la Spagna per esempio) e nazioni divise tra più stati (vedi gli Armeni, gli albanesi del Kosovo, ma gli esempi sono tantissimi). Posso essere cittadino di uno stato ma sentirmi di appartenere a una nazione diversa. Faccio un esempio su di me: io sono nato in Colombia, ma da pochi mesi di vita fino a oggi sono cresciuto, vissuto in Italia. Sono sempre stato cittadino italiano, ho studiato qui, mi sento profondamente italiano, ma allo stesso tempo mi sento profondamente colombiano. Perché quella è la mia terra di nascita. E non mi sento in contraddizione con le due cose, credo possano convivere molto tranquillamente.
Anche perché io credo che l'aspetto cittadinanza sia essenzialmente "burocratico" - darti un documento in cui sei registrato e di conseguenza hai diritti e doveri di quella cittadinanza, ma non definisce a quale nazione appartieni.
Quindi arriva in Italia una madre incinta proveniente dal Soncazzostan. Si sposa con Tizio che pure lui è del Soncazzostan o che so io, ed è qua in Italia da 5 anni. Ha un reddito minimo e due parole in italiano le riesce a buttare giù. Nasce il bimbo, ed è italiano. Pertanto la madre che è in Italia da facciamo un mese ha il diritto di restare almeno diciotto anni per le cure parentali.
Ma per favore!
Siete voi a leggere le proposte di legge ma a non capirle.
Altro strumento della sinistra per cercare di andare a prendere voti in futuro da chi oggi non può (giustamente) votare. Vuoi venire a lavorare in Italia? Ottimo. Sono il primo ad esserne felice. Vuoi votare per l'Italia? Ma anche no.
Vi dirò di più. Io toglierei pure la cittadinanza a chi pur essendo italiano, non è mai stato in Italia o mai abbia votato per l'Italia.
Vorrei essere più specifico ma farei un wot interminabile. E non ne ho voglia. Tanto io non voglio convincere nessuno (al contrario di qualcuno). Semplicemente non sono d'accordo.
PS: non accomunare cittadinanza con politiche di integrazione significa non avere chiaro che vanno di pari passo.
No :esd:
I due genitori devono essere in italia da almeno 5 anni con documenti in regola. Quindi nell'esempio che fai tu, se la madre incinta sposa Tizio, lui non è il padre, quindi non è un genitore, quindi il bambino non ha diritto alla cittadinanza. E la madre potrebbe restare qui in regola per almeno 5 anni prima che il figlio diventi italiano. Non un mese :esd: Anche perché nell'esempio che fai tu presupponi che la madre sia extraUE (io ho capito questo) e quindi:
– deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale;
– deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;
– deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.
Un po' diverso :esd:
Questo non lo commento nemmeno :esd:
Potrei anche essere d'accordo, anzi: a ogni rinnovo di CI io farei fare a tutti i cittadini un bell'esame di Educazione Civica. Sai quanti non lo supererebbero? :esd:
C'è il solito problema. Da noi ci sono mille leggi, anche precise e dettagliata, salvo che poi il controllo sui requisiti non avviene quasi mai, si accetta di tutto....salvo che poi ci sia un pezzetto di carta (spesso falsificato) che attesti che vada tutto bene.
Se facessero un po meno leggi, si sprecasse meno personale a dover prendere carta su carta per ogni singola attività, e si spostasse quel personale per effettuare i controlli sarebbe molto meglio.
Esempio pratico è l'edilizia. Mille documenti di ogni genere per poter fare anche un box di 2 mq, roba da impazzire. Poi una volta che hai presentato 10 tomi di carta....nessuno controlla che poi hai costruito una villa di 100 mq con piscina, perchè negli uffici comunali chi controlla è impegnato per il 99% del tempo a leggere le carte e vedere che ci siano tutte.
La mia paura è che questo succederà....tante carte da presentare per avere la cittadinanza...e poi presenti documenti falsi e sei più italiano di me.