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Tappa 19
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Dopo quella dello Zoncolan è la seconda tappa a 5 stelle del Giro 2018 , un vero e proprio tappone alpino che presenta cime mitiche come Colle delle Finestre e Sestriere e l'arrivo in salita. Andando con ordine, i corridori prenderanno il via da Venaria Reale, nell'hinterland torinese. L'avvio sarà subito in leggera ascesa fino a Viù dove la strada si impennerà verso il Colle del Lys, una salita lunga ma pedalabile (13.8 km al 4.3%) segnalata come GPM di seconda categoria. Dopo la discesa l'unico tratto di fondovalle di giornata, una trentina di chilometri pianeggianti che conducono a Susa. Qui doppia svolta a sinistra per approcciare una delle salite più dure e affascinanti d'Europa, il Colle delle Finestre; questa ascesa lunga (18500 metri) e ripida (pendenza media del 9.2%) in soli 15 anni è entrata nella leggenda del ciclismo con i suoi innumerevoli tornanti (33 in totale) e soprattutto la sede stradale sterrata che negli ultimi 8 chilometri si sostituisce all'asfalto. Dopo essere transitati alla Cima Coppi di questo Giro, picchiata verso Pourrières e Pragelato in cui ci sarà da riprendere fiato in vista della salita seguente, il Sestriere. La strada che porta al valico in questo caso è ben più agevole, 16 chilometri sempre al 4-5% ad esclusione di un breve strappo al 9%. Una volta transitati da Sestriese i corridori incontreranno una lunghissima discesa (veloce e poco tecnica) fino a Oulx e poi una decina di chilometri pianeggianti verso Bardonecchia. La tappa non si concluderà però nel centro della località sciistica bensì sul massiccio dello Jafferau, come già avvenne nel 2013. I 7250 metri che conducono al traguardo sono molto impegnativi, con pendenze costantemente intorno al 9% e strappi al 14%. Si tratta probabilmente della tappa più dura di questa edizione: il Finestre dividerà i maschi dalle femmine già a metà tappa, e una volta isolati i corridori si troveranno costretti al corpo a corpo nelle due salite seguenti.
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Queste tappe però fanno sempre paura per due opzioni temibili (a mio parere):
- ritmo soporifero sul Colle delle Finestre per mantenersi i gregari vicini e averli fino ai piedi dell'ultima rampa (quindi magari un'altra fuga da lontano all'arrivo) più qualche mezzo big che lontano dal 1° posto viene lasciato andare.
- ritmo scoppiettante già sul Colle delle Finestre e i capitani rimangono soli già in cima (gruppettino di 10/12) che poi approccia la seguente discesa-ascesa-discesa con calma per non bruciarsi per l'ultima salita e un bel nulla di fatto in termini di distacchi.
Speriamo comunque di divertirci!
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Citazione:
Si tratta probabilmente della tappa più dura di questa edizione: il Finestre dividerà i maschi dalle femmine già a metà tappa, e una volta isolati i corridori si troveranno costretti al corpo a corpo nelle due salite seguenti.
Le femministe non si sono lamentate... :look: :esd:
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Dopo i primi chilometri ancora non si è sganciata una fuga anche se adesso si sta formando un piccolo drappello di 9 attaccanti
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Gruppo allungato ma compatto quando ci avviciniamo al venticinquesimo chilometro di corsa.
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I corridori sono ormai sulle pendenze più impegnative del Colle del Lys ma ancora non si è sganciata la fuga.
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Chi vuole fare distacco dovrebbe provare a mandare via un paio di gregari per averli nei chilometri dopo il Sestriere in cui ci sono anche chilometri in autostrada
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Si sta formando un gruppetto decisamente ben composto; ne fanno parte Davide Formolo (BORA - hansgrohe), Luis Leon Sanchez Gil (Astana Pro Team), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Carlos Alberto Betancur (Movistar Team) e Sergio Luis Henao (Team Sky).
Nelle retrovie invece anche Fabio Aru (UAE Team Emirates), prosegue il suo calvario.
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Si ritira Fabio Aru (UAE Team Emirates), termina qui il Giro ampiamente insufficiente del sardo.
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Altri 4 atleti si uniscono alla testa della corsa: Jose Isidro Maciel Goncalves (Team Katusha - Alpecin), Antonio Pedrero (Movistar Team), Darwin Atapuma Hurtado (UAE Team Emirates) e Mikael Cherel (AG2R La Mondiale), 10 uomini al comando.