ehm.. questa è la prima volta che mi dedico ad una storia . Sarà gioco forza una storia che andrà avanti molto piano, visto lo scarso tempo a disposizione, ma era da un pò che mi frullava in testa l'idea di provarci. Avrò costanza? Avrò la determinazione per portarla avanti? Vedremo

Aveva lasciato l'Italia quasi con sollievo. Lavorava nell'azienda da tutta una vita, ed all'azienda aveva dato tutto, ma negli ultimi tempi quello a cui prima si appassionava non lo interessava più. Forse era colpa anche sua, stava invecchiando doveva ammetterlo, ma il mondo che aveva intorno non lo sentiva più suo. L'azienda era cambiata, ma soprattutto era cambiata la gente con cui aveva a che fare quotidianamente. I suoi colleghi, che stimava, se n'erano piano piano andati tutti, e lui era rimasto a combattere da solo coi nuovi arrivati. Gente inetta e che non era capace di fare un cazzo, almeno questo era quello che pensava lui. Gente che se per scavalcarti avesse dovuto spingerti giù per la tromba delle scale, lo avrebbe sicuramente fatto senza starci neanche a pensare, di questo ne era più che convinto. Che schifo. Stronzi. Ma dove cazzo eravamo andati a finire, in questo stupido paese? Anzi in quel paese, perchè lui, ormai, in Italia non ci stava più da un paio di mesi. Aveva colto al volo l'occasione di un nuovo mercato. Aveva sentito che, di lì a poco tempo, non ce l'avrebbe più fatta a resistere. Doveva scappare. E di colpo si era presentata l'occasione. C'era bisogno di un responsabile da mandare a dirigere le operazioni laggiù dove si erano aperte nuove prospettive e dove sembrava ci si potesse accaparrare qualche buon giacimento. E lui aveva fatto la follia, ci si era buttato dentro senza neanche stare a pensarci. Tanto non gli fregava più niente nemmeno di sua moglie, quella cretina con l'i-phone perennemente in mano che, quando non era via a buttar soldi in cazzate, era capace solo di stare a rompergli i coglioni con cene, progetti di vacanze in posti insulsi e cretinate del genere, come se lui non avesse altro da fare che stare a sentire quelle cagate. Per non parlare poi di quel coglione di suo figlio, un debosciato che l'anno prima era dovuto andare a prendere in questura dopo l'ennesima pagliacciata fatta insieme con i suoi amici. In questura, lui! Ma porca puttana! Mai prima si era vergognato così tanto come quel giorno..
Dopo aver preso la decisione, li aveva mandati a cagare quasi con gioia. A volte si chiedeva se aveva fatto bene ad agire così, in fondo erano pur sempre sua moglie e suo figlio, ma poi la ragione tornava a prevalere sul rimorso. O almeno lui pensava d'aver ragione, ma se invece avesse avuto torto? E i dubbi ricominciavano..
Questo, ed altri oscuri pensieri si aggiravano nella testa di Marco quel giorno mentre sorvolava la zona delle ricerche in compagnia di Yaroslav, l'addetto che l'azienda gli aveva messo a disposizione al suo arrivo per fare il giro completo delle concessioni.
Yaroslav era ucraino, ma parlava discretamente l'italiano. Era un uomo di poche parole perciò con lui era subito andato d'accordo, inoltre sapeva pilotare l'aereo, particolare non trascurabile dato che doveva per necessità visitare parecchie zone. Marco non si sentiva proprio a suo agio sul piccolo bimotore di proprietà dell'azienda, del resto volare non gli era mai piaciuto troppo nè c'era abituato, ma non lo aveva mai dato a vedere. Stavano sorvolando una zona che sembrava priva di centri abitati, quando Yaroslav parlò.
Inizialmente Marco, ancora assorto nei propri pensieri, non afferrò bene ciò che voleva dirgli Yaroslav. Aveva sentito la parola "problema" ed istintivamente aveva pensato che lui si riferisse alla concessione appena visitata, che effettivamente presentava alcuni problemi di carattere logistico, soprattutto perchè era molto lontana dalla zona di raffinazione.

Tranquillo Yaroslav, ho già in mente un piano per velocizzare l'arrivo del greggio nel punto di raffinazione. Fortunatamente l'azienda mi ha concesso un ampio budget. Del resto senza un'adeguata distribuzione rischiano solo di subire forti perdite e dimezzare i profitti, questo lo sanno benissimo perfino loro, quei dementi.
Veramente io mister no parlava di qvesto. Credo che noi avere problema di motore.
Un lontano campanello di allarme suonò nella sua testa, tuttavia non aveva ancora pienamente realizzato la situazione.
Che intendi dire?
Che entrambi motori stanno avendo, come dice, malfunzionamento si? E' già da un pò che strumenti segnalano problema, io no sapevo se era caso di dire prima ma adesso devo dire per forza. Io credo che noi dovere subito atterrare.
(improvvisamente consapevole) Mamamama che cazzo dici Yaroslav? Problema? E me lo dici così?
Mie parole no corrette? Como dice problema a motore?
Ma no.. cioè si.. insomma, ho capito perfettamente dai.. quanto cazzo manca all'aereoporto?
Aereoporto troppo lontano, noi dovere per forza tentare atterraggio qui.
Coooome sarebbe a dire? qui? Ma ci sono solo alberi.. dappertutto
Io sapere ma noi dovere per forza tentare atterraggio fortuna qui. Ecco motore ora smesso di funzionare del tutto. LEI TIENE FORTE MISTER!

IO CERCARE DI TENERE AEREO MISTER

...FIIIIIIIIIIII.. (aereo che perde quota)

..fiiiiiiiiiiiiiii..
YAROSLAAAAAV DEVO DIRTI UNA COSAAAAAA!!
DICE ME MISTEEEER!!
MAVAFFANCUUULOOOOOOOOOOOOOOOOO
........ (continua)