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Discussione: [FM2021]MINIGUIDA SUGLI ALLENAMENTI

  1. #1
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    [FM2021]MINIGUIDA SUGLI ALLENAMENTI

    Ciao a tutti
    Volevo approfittare di alcuni scambi di opinione sui nostri topic dedicati a FM, per mettere giù una sorta di miniguida sugli allenamenti di FM2021 e simili.
    Non ho nessuna presunzione di insegnare qualcosa agli altri...diciamo che è un pò il mio punto di vista e che spero che, con i vostri interventi, questo piccolo vademecum possa essere approfondito.

    Cominciamo...

    Fondamentalmente l'allenamento ha un impatto su 5 categorie:

    -Qualità dei giocatori
    -Mosse preferite (PPM)
    -Familiarità con le tattiche
    -Intesa fra giocatori
    -Forma, condizione, rischio infortuni.

    L'efficacia che l'allenamento ha su queste categorie è direttamente proporzionale alla qualità e\o quantità dei seguenti elementi:

    -Strutture di allenamento
    -Status squadra (professionistica, semi, amatoriale)
    -Staff (preparatori, medici ecc)

    Le strutture le troviamo su INFO SOCIETARIE>STRUTTURE , e si possono migliorare a step ogni volta che se ne fa richiesta alla dirigenza e le finanze lo consentono; a distanza di anni diventano obsolete e retrocedono si uno step, se non aggiornate.

    Lo status squadra delinea la quantità di sessioni di allenamento disponibili ogni settimana, che vanno dalle 2\4 per le categorie amatoriali, alle 21 settimanali per i professionisti.

    Lo staff ha un suo mercato, e migliora la sua composizione ingaggiando membri con stats più alte.
    Ogni professionista ha le sue stats più o meno specializzate in un ambito di allenamento: l'ideale è avere una copertura omogenea di tutti gli ambiti, della qualità maggiore che ci si possa permettere, col minimo caorico di lavoro per persona.

    Partiamo proprio dai preparatori per iniziare l'analisi nel dettaglio.

    Nella schermata RESPOSABILITA' PREPARATORI troviamo la lista dei nostri preparatori e delle loro specializzazioni, con uno schema a caselle che riporta le specifiche areea cui essi possono dedicarsi.
    Sul fondo, per ogni area, è riportata la qualità misurata in stelle (che dovrà essere più alta possibile), e il carico (che dovrà essere più leggero possibile, con "medio" come obbiettivo minimo);
    Nelle società con meno membri dello staff, si dovrà trovare un equilibrio tra i due aspetti, sacrificando, spesso, la qualità in nome di un carico più gestibile, considerando che maggiore è il carico procapite, minore l'attenzione posta sugli ambiti assegnati, e quindi minore qualità degli allenamenti.
    Più in basso c'è la scheda dello staff selezionato: sono evidenziate le skill indispensabili a rendere bene in quell'ambito, ma per raggiungere i massimi livelli di efficienza, sono importanti anche i valori di DETERMINAZIONE, DISCIPLINA e MOTIVAZIONE, oltre che ADATTABILITA' per lo staff che arriva dall'estero.






    Prima di iniziare a compilare le schede allenamento, dobbiamo suddividere la rosa nei 3 gruppi PORTIERE-DIFENSIVI-OFFENSIVI;
    questa suddivisione si riferisce quale parte di "esercizio" dovrà effettuare l'insieme dei giocatori compnenti ciascun gruppo: alcuni tipi di sessione infatti, hanno effetto su ambiti diversi a seconda di quale dei 3 gruppi appartiene il giocatore.



    Qui sopra è la suddivisione in gruppi: dobbiamo sistemare i giocatori nel gruppo a seconda dell'ambito in cui vogliamo che si alleni [NOTA: i veri maniaci spostano all'interno della stessa settimana alcuni giocatori da un gruppo all'altro, in modo che allenino entrambi gli aspetti del gioco; questo è particolarmente indicato per ruoli tipo terzini offensivi, esterni fluidificanti, CCQ, registi e in generale chi deve essere efficace tanto in fase offensiva che difensiva].
    I nomi evidenziati in giallo indicano quei giocatori delle giovanili che aggiungiamo agli allenamenti della prima squadra perchè magari fanno parte delle rotazioni, o perchè sono particolarmente pormettenti e vogliamo seguirli da vicino: possiamo aggiungerli dal menu contestuale in alto a destra.









    Gli esempi sopra evidenziano come lo stesso tipo di allenamento coinvolga in maniera più o meno efficace i membri di ogni gruppo: è molto importante dunque far si che, nei limiti del possibile, le sessioni della stessa giornata siano quanto più complemetari, in modo da coinvolgere nella percentuale più alta possibile tutti e 3 i gruppi.

    Di seguito troviamo la schermata relativa al programma di allenamento della settimana corrente, più una serie di altre finestre che entrano nel dettaglio di diversi aspetti;
    Subito in evidenza c'è il popup dell'intensità, con alcune informazioni fondamentali riguardo allo scenario da noi
    ideato.
    Innanzitutto la barra generale dell'intesità lascia spazio a 3 barre, riguardanti i 3 gruppi:
    per ognuno di essi vengono specificati i dettagli di:
    -predisposizione infortuni: più aumenta, più rischio di infortuni ci sarà.
    -condizione: indica il livello di forma fisica complessiva del giocatore.
    Se è affaticato, tornato da poco da infortunio, o solo fuori forma, avrà una condizione fisica bassa.
    Giocare in tali condizioni aumenta il rischio di infortuni e valutazioni inferiori.
    Solo non giocare e\o non allenarsi può garantire il recupero.
    E' strettamente legato all'attributo INTEGRITà FISICA,in quanto essa rappresenta il livello della condizione atletica del giocatore e influenza la sua capacità di conservare
    un buon stato di forma quando è infortunato o non si allena.
    Con questo valore puoi determinare la sua capacità di recupero dopo un infortunio, la sua capacità di mantenere un buon stato di forma dopo aver raggiunto il proprio apice
    e la sua capacità di recupero tra le partite.
    -Fatica: L'Affaticamento è in gran parte una diretta conseguenza dell'allenamento fisico. La tecnica e gli altri attributi hanno un impatto minimo, o pari a zero.
    Quando l'Affaticamento raggiunge una certa soglia, il giocatore si stanca e ha bisogno di riposare.
    Se un giocatore è stanco, tutte le sessioni con un rischio di affaticamento elevato non faranno che peggiorare le cose.
    Se invece è riposato, sarà più facile che migliori il suo livello di condizione per ridurre il rischio di affaticamento sul lungo termine.
    -Forma: si spiega da solo...un giocatore in forma sarà nel pieno delle proprie abilità, uno fuori forma darà prestazioni mediocri e un maggiore rischio infortuni.
    -Soddisfazione:quanto i giocatori sono felici delle sessioni di allenamento; maggiore felicità e soddisfazione significano risultati migliori.







    Ora che abbiamo fatto una panoramiche delle schermate e di tutti i settori e di come queste inlfuiscano le une sulle altre, passiamo ai programmi di allenamento veri e propri.

    Detto che non esiste una scienza esatta degli allenamenti, di base si tratta di equilibrare le esigenze prestazionali partita dopo partita, a quelle di sviluppo dei giocatori, senza trascurare di preservarne forma e salute.

    Regola fondamentale sarà quindi quella di tenere le barre più vuote possibile, cercando di non sfociare mai nell'arancione, se non in casi isolati , lontani da partite e con possibilità di ripose a riabilitazione.

    Per seguire un filo logico, partiamo dal precampionato.
    Il calcio reale ci suggerisce di fare una preparazione fisica che metta benzina nelle gambe dei giocatori in vista della stagione: in realtà ci sono utenti che non fanno preparazione e affermano di non risentirne; non avendo esperienza a riguardo, non mi addentro
    in tale analisi, ma espongo come IO organizzo il precampionato, nella maniera classica, sia perchè lo trovo efficace, sia per motivi di immedesimazione.
    Aggiungo per inciso quello che riporta il manuale ufficiale a riguardo:

    "Un programma precampionato completo, con una preparazione fisica adeguata, ridurrà l'affaticamento sul lungo termine, consentendo di giocare più partite durante la stagione.
    Al contrario, una preparazione fisica insufficiente nel precampionato porterà il giocatore a stancarsi molto prima durante la stagione. "
    Nel dubbio, do retta ai programmatori

    Nel mio precampionato ideale, parto quindi con una forte settimana di allenamento fisico, seguita da due meno intense , che introducono elementi di tattica e tecnica;
    durante le due meno intense, inseriamo prima una partitella, e poi la prima amichevole stagionale, che consiglio fare con una squadra molto debole, per alzare il morale con una facile vittoria (prestazioni positive danno un boost allo sviluppo).
    Ad esempio:






    Due note a riguardo:
    Durante il precampionato, non aggiungete allenamenti individuali di nessun tipo, per non sovraccaricare un allenamento già intenso.
    Inserite invece sessioni leggere che controbilanciano la perdita di forma e condizione, l'aumento della fatica e che rafforzano i legami di squadra.
    Inoltre, passate dal centro medico, e riducete a mezza intensità l'allenamento di chi è già predisposto di natura agli infortuni.
    Notate inoltre come gli allenamenti FISICO e RESISTENZA possono essere doppiati nella stessa giornata senza caricare troppo l'intensità.
    Piccolo appunto: forse a causa di errata traduzione, è bene che sappiate che l'allenamento RESISTENZA non allena la skill resistenza, che viene invece attivata dall'allenamento AUTONOMIA.

    Da qui in poi, si possono scegliere almeno 3 filosofie:

    - impostare gli allenamenti per colmare le lacune della rosa
    -impostarli per massimizzare gli attributi di uno stile tattico preciso
    -impostarli in maniera equilibrata e lavorare su quelli individuali

    Naturalmente nulla vieta di fare un mix di questi.

    Discorso a parte meritano le squadre di leghe infime, dove, al pari delle giovanili, il maggior impatto è dato dalle skill fisiche, e quindi è meglio puntare decisamente su quelle, mettendo tattica e tecnica un pò in secondo piano: verosimilmente
    non potrete puntare sullo sviluppo serio dei giovani finchè non avrete raggiunto un certo livello.






    continua...
    Ultima modifica di Garlic; 07-05-2021 alle 21:47
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