Prevedibile.
Potevano proporre la riduzione a 1, più risparmio e più velocità.
Come spesso accade, un referendum totalmente inutile: non che sia inutile la questione, ma si sapeva benissimo il risultato finale.
Sul fatto di votare Si o No, nel momento in cui un cittadino viene chiamato a farlo può scegliere secondo qualsiasi criterio. Mi chiedo sempre perché si arrivi a questi referendum; dal punto di vista tecnico mi è chiaro, mentre l'unica motivazione seria che riesco a vederci è quella di fare propaganda politica
Prevedibile.
Potevano proporre la riduzione a 1, più risparmio e più velocità.
Io sto ancora aspettando il mio caffè gratis però
Velocità , sorpresa e violenza nell'azione (H.R.T.)
https://www.corriere.it/elezioni/ref...d601be57.shtml
"Peraltro sempre a Torino si profila molto chiaramente una seconda correlazione, parallela a quella fra orientamento al «No» referendario e prezzi o costi delle abitazioni: più alta è la percentuale dei laureati nelle varie aree residenziali della città, più è probabile che gli elettori abbiano teso a rifiutare l’ozione del taglio dei parlamentari. Dai elaborati da You Trend mostrano come l’orientamento al «No» nelle urne è salito sopra al 50% nei quartieri in cui la densità di laureati sul totale della popolazione sale sopra al 20%; dove la densità di laureati è sopra al 25%, la percentuale dei «No» si avvicina e in certi casi supera anche il 60%. Al contrario, nelle aree in cui chi ha un titolo di studio universitario non supera il 3% o 4% della popolazione, il «No» si attesta non oltre il 25%."
"L'ignoranza è forza" (cit.)
mi domando come hanno fatto a fare sta ricerca così precisa su dove abitino i laureati.
Poi il rapporto prezzo stanze/case con il voto mi pare una cosa abbastanza ridicola.
Posso dire che sto articolo è una accozzaglia di parole solo per dire che chi davvero è "superiore" ha votato No?
Rimango leggermente basito
E intanto i tempi per la nuova legge elettorale si allungano.....
Credi che sia così difficile aggregare dei dati personali per definire dei cluster di analisi?
Credi che l'ISTAT non sappia esattamente dove vive, quanto dichiara e che titolo di studio ha ogni italiano?
Lo sai che le liste elettorali (ovvero gli elettori per sezione) sono di dominio pubblico?
E queste sono informazioni molto più di dettaglio rispetto a quelle presentate nell'articolo.
Risultato dell'analisi è che a Roma Torino Milano il No ha vinto nei quartieri centrali (il ministero dell'interno pubblica anche i voti per sezione, oltre ai dati aggregati) , che si presume siano i più ricchi sulla base dei valori immobiliari (anche immobiliare.it ha i prezzi medi delle diverse zone, non è un dato così difficile da ottenere) ed i più istruiti sulla base del titolo di studio dei residenti (l'ISTAT sicuramente ha questo dato, visto che fa parte delle informazioni richieste durante i censimenti, e comunque le proclamazioni dei titoli di studio sono atti pubblici).
Onestamente il dato non mi stupisce, alla fine è prerogativa delle politiche populiste mirare alla pancia, con argomentazioni deboli che fanno ben presa su individui meno istruiti, tipo "i terroni ci rubano il lavoro. Mandiamoli a casa", "i rom rubano i bambini, avanziamo con le ruspe " ecc..
Allo stesso modo un becero "risparmiamo 70 milioni all'anno per sempre!" È un argomento che può far presa solo finché vai oltre la punta del tuo naso e vedi che l'Italia ha un debito pubblico di 2.600.000.000.000 (duemilaseicentoMILIARDI), a cui ne vanno aggiunti 107.000.000.000) all'anno.
In pratica vogliamo fare la dieta dimagrante togliendo solo uno spaghetto dal piatto
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si...sai che i dati si possono esporre in tanti modi.
Npon conosco la geopolitica di Milano e Torino come non conosco bene i prezzi dei locali per metro quadro a Roma e di questi, sinceramente, me ne frego proprio, ma conosco abbastanza bene Roma, i suoi quartieri e chi ci abita.
Molti, moltissimi "romani" (ho messo le virgolette perchè molte volte hanno la residenza a Roma ma sono originari di altri posti) che abitano nel quartiere dove ha vinto il No vanno nelle università private, sempre che ci siano andati alle università, stile Luiss. Pensare che questi "figli di papà" o dell'alta borghesia possano preferire il NO è anche comprensibile.
Quello che a me non va giù è l'associare "i laureati" all'esito del voto.
Io ho già detto che il risparmio è poca cosa, finchè non prevedono tagli alle aziende parastatali, alle regioni, alle provincie, a finte organizzazioni che ci stanno in Italia, etc
Ma da qualche parte si deve pur iniziare.
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