Già ce l'ho. Domani o al più tardi venerdì avviso. :zizi:
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Non è per fare il guastafeste... Ma un mio amico è dirigente alle poste a Roma e mi parla sempre del fatto che sono in difficoltà e devono licenziare (e ogni tanto zac, e ne fanno fuori qualcuno)... Perciò stai cmq attento pure alle poste, non è più come una volta manco lì.
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Colin ma il giorno di ferie non va motivato. al massimo adduci motivi personali e stop.
ma onestamente da giovane non mi andrei a cercare il lavoro più sicuro, tanto ormai il posto fisso non te lo da più nessuno...pure io sono indeterminato da poco, ma alla fine se ti vogliono far fuori ti fann fuori eh.
Comunque sia non so, dipende dalal situazione, io sono stato in ballo tra due aziende che mi avevano offerto 2 indeterminati abbastanza buoni, sono stato sempre sincero con entrambe e alla fine mi è andata bene anche perché tra una contro offerta e l'altra ho strappato un buon contratto che oggi, per i neo-laureati in italia, è abbastanza difficile...
Io so che stanno avviando una politica di ringiovanimento molto forte, non a caso dall'anno scorso sono attivissimi nelle assunzioni di neolaureati. In ogni caso, più che la sicurezza, io vado ricercando qualcosa che mi possa permettere di crescere, visto che sono all'inizio, e magari di fare carriera in futuro. Sulla carta, le Poste rispondono di più a queste mie esigenze rispetto a dove lavoro ora.
Ma qualcuno di voi sa su come sono divisi i vari compartimenti sul territorio? Sto cercando di capire se a Bari ci devo andare perchè è la che andrei eventualmente a lavorare o perchè Bari è la sede centrale di un'area più vasta (multiregionale) in cui si colloca il "mio" ufficio. Io credo che sia più probabile la seconda (è persino possibile che Campobasso dipenda da Bari, per quanto dubito fortemente che a CB le Poste cerchino personale).
Post di sfogo lavorativo.
Da un anno e 5 mesi lavoro, come forse alcuni ricordano, in un dannato call center. Io sono un operatore out bound, cioè chiamo le persone e non ricevo chiamate. In particolare chiamo dei clienti di una società finanziaria (attuali o passati) per proporre e vendere assicurazioni infortuni. E' un lavoro di merda, ma questo c'è e questo si fa. Non mi lamento del lavoro in quanto tale (alla fine al netto di chi ti sfancula, di chi è maleducato, trovi anche il modo di "divertirti" con i clienti) ma dell'ambiente e dei modi che utilizzano lì dentro.
Siamo operatori senza alcuna preparazione, che imparano il mestiere sul campo, siamo gettati dentro con 5 giorni di corso di cui 2 sulla sicurezza, 1 sulle "assicurazioni" per avere diritto al certificato IVASS, 1 sulla comunicazione e 1 sul prodotto che vendiamo e poco altro. Non abbiamo basi, non ci viene detto nulla sulle tecniche di vendita. Siamo usati nel vero senso della parola. E la pretesa che viene fatta è d vendere, sempre e comunque.
Quello che mi fa incazzare è che si dice "non trovate scuse esterne, se non vendete è solo colpa vostra che vi impegnate abbastanza", ignorando (volutamente) il fatto che il processo di vendita e la comunicazione in genere tengono conto di molti più fattori, emittente, ricevente, canale, messaggio, contesto ect.. e non dipende solo dalla competenza o bravura di chi vende. Dipende dal fatto se quello che stai vendendo ha valore per chi valuta il prodotto. Ridurre tutto a un unico fattore è un modo per scaricare le responsabilità del fatto che non ci sia vera formazione né all'inizio né nel percorso lavorativo.
Oltretutto poi se non vendi, ti fanno fare la "pausa propedeutica" ovvero non vai davvero in pausa, ma rimani in doppia cuffia a ascoltare le chiamate di un altro operatore che riesce a vendere, per capire come si fa :gha:
Io cerco, come ogni lavoro, di farlo al meglio. Ma mi rendo conto anche di essere una persona con coscienza e principi deontologici di un certo tipo. Se uno mi dice che è disoccupato non cerco di vendergliela comunque la polizza, se mi dice che non arriva a fine mese lo saluto e gli faccio un in bocca al lupo. Se dopo 10 minuti di chiamata il tizio è irremovibile sul no, lascio stare, se ci sono persone che paiono confuse non insisto per far fare loro una cosa che non hanno capito....e qui mi frego. Perché tanti altri invece giocano proprio sulla "stupidità" dei clienti, e approfittano dell'ambiguità di quello che dicono per vendere. Polizze vendute a gente disabile, per dire.
Nel lavoro non è solo importante vendere (1 polizza ogni quattro ore, chiedono), ma vogliono anche le cosiddette TU, ovvero un numero di contatti utili: cioè se chiami una persona e gli spieghi cosa vendi, indipendentemente se attiva la polizza o no, quello è un contatto utile, cioè andato a buon fine, hai spiegato il prodotto. Se c'è una segreteria, se attaccano il telefono senza farti parlare, se sono impegnati, se risponde il coniuge....non sono contatti utili. Per essere a norma dovremmo avere 8 U all'ora, ovvero una ogni 7.5 minuti. E spesso io non ci sto dietro. Sono sotto, perché cerco di spiegare, di fare capire, di fare esempi, di illustrare i vantaggi...e secondo me una persona che si sbatte per cercare di far sì che la gente ascolti e valuti comunque, dovrebbe essere una cosa positiva, non negativa. Invece no, mi rompono il cazzo perquesto motivo ogni 3x2.
Vendere, senza logica, solo per raggiungere un certo rendimento, senza badare alla qualità. E il tutto con il motto annunciato ma nei fatti disatteso "noi puntiamo sulla qualità". Ma quando? Quando vendi a una che sai che è invalida? Quando ometti di dire cose e dettagli sulla copertura così pare una cosa diversa da quello che è? Per esempio, si prevede un indennizzo per la convalescenza POST RICOVERO. Quanti dei miei colleghi dicono che è POST RICOVERO? Quanti parlano di convalescenza generica? Basta non dire due parole e cambia tutto.
E se non vendi scatta il terrorismo psicologico. Niente pausa, come detto prima, "Ti spacco la faccia se non fai la polizza", e cose di questo tipo, tutto detto con il sorriso sulle labbra, per non essere accusati di minacce. La mancanza di possibilità di organizzarsi una vita, perché possono cambiarti il turno da un giorno all'altro, chiamandoti alle 19 a casa per dirti che il giorno dopo devi fare il pomeriggio e non il mattino, e se tu dici che hai una visita medica fissata da 1 mese e mezzo e non riesci a spostarla (alle 19.00!!!), ti dicono che ti devi adattare, che devi essere a disposizione dell'azienda, che gli impegni li cancelli, se no non lavori più.
Perché ovviamente noi siamo contratti mensili, rinnovati a ogni 29 del mese per il mese dopo, e con una situazione del genere chi si azzarda a alzare un po' la testa con il rischio di perdere un lavoro? Gente che ha famiglia, persone che come me hanno appena preso la macchina nuova e la devono pagare... si sta zitti e si accetta. E' brutto, sbagliato, accettare e non far valere i propri diritti, ma alla fine giocano sul bisogno della gente di lavorare.
Sono stanco, di vedere poi che le persone "peggiori" lì dentro sono quelle che hanno più successo. Quelle che non sanno parlare, quelle che non sanno esprimersi, quelle che sono maleducate, sono coloro che riscuotono il consenso dei team leader, mentre ricordo ancora come fosse oggi uno dei primi consigli datomi lì dal vice team leader dopo un mese che ero lì dentro: "Tu sei troppo educato". Perché lì dentro l'educazione è un difetto, un peso, non serve.
Per come stanno andando le cose questo mese credo che sia giunto il capolinea per me. Ho 10 polizze fino a oggi, secondo i loro standard sono troppo poche, e mi dicono che sono già diversi mesi che "mi salvano" dal taglio, manco fossimo in una pre-season in NBA. Il che mi fa incazzare, perché io non voglio essere salvato lavorativamente parlando da nessuno, io devo lavorare perché faccio bene quello che mi viene chiesto. Non è una concessione di generosità il lavoro. Oggi addirittura perché non ho fatto polizze e perché ste maledette TU erano basse mi hanno fatto uscire un'ora prima...dicendomelo 2 MINUTI prima :gha:
Nella maggior parte dei casi me ne frego, cerco di lavorare bene e non dare importanza a certi giochini, ma alla lunga dopo tanti mesi così una serie di cose si accumulano e mi sono rotto il cazzo. Che mi lascino a casa, che facciano quello che vogliono, io voglio mantenere la mia dignità. Prenderò la disoccupazione, troverò un altro lavoro e stop.
L'unica cosa che ho già in mente la frase che dirò l'ultimo giorno di lavoro quando dovrò uscire: "Potrei dire che è stato un piacere lavorare con voi, che siete persone competenti, che gestite bene il vostro team di lavoro. Solo che non mi piace dire bugie, soprattutto così grosse, mi spiace. Arrivederci"
Per Dobby:
Il mio lavoro è una merda
tutta la mia stima Khab per aver resistito così tanto.
non c'è speranza di passare all'inbound?
No. Lo so per certo perché ce lo hanno detto in modo esplicito. O questo o questo.
Che poi a una mia domanda tempo fa "Ma per i permessi a chi devo chiedere?" - risposta: "Voi non avete permessi, o fate un cambio turno oppure le ore in cui non ci siete le recuperate come straordinario" :|
Edit: sul discorso "comunicazione e vendita" poi ce l'ho a morte perché sono laureato in Scienze della Comunicazione e Scienze Linguistiche e quindi potete immaginare come prenda certe frasi sul fatto che se non si venda è solo colpa nostra :rotfl:
Farei leggere queste cose ai miei colleghi in Pirelli che si lamentano, pure a noi non saranno rose e fiori, ma rispetto a quello che c'è in giro siamo in una specie di eden..
Personalmente non mi lamento, per la quarta volta nell'ultimo mese son stato a Moncalieri a fare istruzione a un nostro fornitore..niente straordinari perchè li han cassati, ma almeno esco dallo stabilimento e tasto altre realtà.
A fine Maggio dopo esser rientrato da un simpaticissimo intervento di ernia ombelicale volerò a Worms in Germania per mettere le mani addosso a un macchinario che poi porteranno da noi a Bollate, prove tecniche per vedere se è stato preparato secondo le nostre direttive.
Nessun posto è perfetto, ma alle volte le persone che ci lavorano fanno di tutto per renderlo il peggio possibile
Esatto Khabar
"La documentazione la vuole ricevere in via posta cartacea o in via mail? " cit. da un collega che vende bene ed è apprezzato dai team leader :gha:
Per la cronaca, oggi doveva pagarmi e non ho visto un euro..Gia' lo stipendio è da fame.. Se poi è cosi' namo male.. proprio male..
come quest'estate a madrid... il mio collega udinese "(non razzista e di sinistra, definizione sua...:facepalm:) mi diceva che in friuli dopo il terremoto avevano ricostruito perché sono persone dedite al lavoro, mentre all'aquila non hanno voglia di fare un cazzo.
ho passato due mesi a pensare a come ucciderlo in maniera lenta, dolorosa e inesorabile... ovviamente la mia produzione non è stata il massimo, impegnato com'ero a cercare un modo per farlo fuori senza farmi beccare. :esd:
per quanto riguarda il tuo mega-post... mi spiace che tu non abbia l'immunità diplomatica, altrimenti t'inviterei ad entrare in ufficio col kalashnikov. forza e coraggio...
Anche a me... :grrr:
Vero, io non so se avrei resistito così tanto in un posto del genere...
:esd:
Domani nevica :asd:
Mi dispiace Khab.
:(
I call center sono il male, specialmente quelli outbound. Me ne sono tenuto, me ne tengo e me ne terrò alla larga per sempre. Piuttosto vado a fare QUALSIASI altro tipo di lavoro, anche gratis, che quello.
*
:esd:
eh vabbe, qualsiasi altro tipo di lavoro anche gratis è eccessivo eh :esd:
partendo dal fatto che concordo che lavorare nei call center deve essere il male assoluto e per fortuna non ho dovuto mai farlo.
Era un'esagerazione voluta per far capire come la penso. ;)
Lo farei volentieri. Ma c'è un problema :esd:
Mia sorella lavora lì :gha:
Lei per fortuna è entrata prima di me, cinque anni fa, in un periodo migliore, quindi lei ora è a tempo indeterminato e tra l'altro non sta al telefono né in né out, fa lavoro d ufficio e sta decisamente bene....fare scenate per creare problemi a lei...insomma, devo tenere conto anche di questo.
Ne parlavo ieri con un amico, di entrare con passamontagna, fucili di assalto e tutto il resto :esd:
:wtf: :look:
Domani finisce il mondo :hail:
Sto mandando CV in questi giorni proprio per questo. In particolare Allianz mi ha già chiamato per un colloquio, da fare credo la prossima settimana, ma tutto senza fisso e solo a provvigione....vedrò.
Dove lavori? :look:
Sì, ma torna il discorso di mia sorella, purtroppo, e del fatto che so che sono pieni di denunce sia come azienda sia come persone singole, e non vedo che la cosa li turbi.
Purtroppo mi sono dovuto adattare.
Io credo che i call center come costumer care abbiano un senso, e se gestiti bene possano essere ottimi strumenti per una azienda per essere ottima e non una come tante altre. Nel caso dei call center out bound invece credo proprio che non abbiano senso. Siano una aberrazione.
Tra l'altro oggi 8 ore di chiamate :gha:
Fratello fatti licenziare e prendi la disoccupazione, veramente hai una pazienza invidiabile, io al posto tuo avrei già fatto partire denunce su denunce, sindacati, finanza e pure qualche schiaffo :|
Khabar hai pm
Per me vendere per telefono dovrebbe essere vietato PER LEGGE.
Stamattina sono un po' (tanto) sconfortato.