Onestamente parlando, non so chi lo stia cercando all'estero, ma a parte l'odio che si possa avere da tifosi è difficile cmq dire di NO alla Juventus. Come lo era per il Milan di una volta.
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Eppure sino a 6-7 anni fa, la Roma non aveva problemi ad essere una succursale dell'Inter...quando l'Inter bussava alla porta, la Roma gli dava qualsiasi giocatore...ora invece fuoco e fiamme se un giocatore passa alla Juventus...bah.
La rivalità, per non scrivere odio, nei confronti della Juventus comunque non ha eguali :esd:
Una cessione all'Inter viene vissuta diversamente che alla Juventus, credo.
E in ogni caso i rapporti tra Juventus e Roma, a livello di dirigenza, sono molto più buoni, distesi e pure collaborativi di quanto non si possa immaginare.
Non credere sia così scontato, tra interessi in Lega, elezioni e quant'altro è un altalena a seconda dei periodi per queste cose.
E in questo periodo l'asse Torino-Roma va abbastanza a braccetto, in teoria.
Cmq pare stiate puntando forte su Diawara del Bologna
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Prima lo zuccherino Diawara e poi la purga Pjanic? :esd:
Diawara mi e' piaciuto moltissimo con il Bologna...ma non mi pare il sostituto ideale di Pjanic
Esatto. Solo che non considero più Keita nella Roma :asd:
Diawara mi piacerebbe non poco.
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Pare che per arrivare a Diawara venga inserito Ricci nella trattativa
Pure stamattina venduti tutti
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Ha giocato quest'anno nel Crotone, annata importante per lui: giovane di prospettiva, tantissimi gol e assist :sisi:
Un po' gracilino fisicamente, se riesce leggermente ad irrobustirsi e non perdere in agilità diventa un bel player.
Ecco, inserire Ricci nella trattativa invece sarebbe una bella minchiata. Ok un prestito, ma privarsi di un giovane del vivaio per prendere un pari età, seppur con più esperienza, avrebbe poco senso.
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colin ormai i prestiti secchi non li puoi più fare... nessun club medio piccolo accetta di prendere un giocatore di un'altra squadra e valorizzarlo senza avere nulla in cambio... per cui o cedi con diritto di riscatto e controriscatto oppure trovi forme alternative ma che prevedano sempre un minimo di riconoscimento economico per il club che ti fa giocare il giovane per un anno intero :sisi:
ricci cmq molto buono :sisi: la B l'ho seguita parecchio quest'anno (chissà come mai :esd: )
Ma si, infatti ci credo poco e perciò ho detto che è una vaccata inserirlo nella trattativa per Diawara, perchè non sarà mai un prestito secco e rischiamo di perdere un bel proseptto delle nostre giovanili.
Diverso il discorso se lo lasci un altro anno a Crotone, società che non credo possa mai avere velleità di tenerlo e pagarlo. :sisi:
Ricci è bravo. Magari (anzi sicuramente) non diventa cr7, ma darlo via così sinceramente, dopo l'anno che ha fatto in B...
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Credo che Ricci venga ceduto, non dato in prestito, per abbassare i costi di Diawara. Immagino venga stabilita una sorta di recompra. Detto ciò, da una buona stagione in B a essere da Roma ce ne passa. Solo il tempo dirà.
capisco quello che dici ma mettila dalla parte del bologna... immagino sia andata così:
roma: salve vorremmo diawara, che prezzo orientativo?
bol: già trattato con altri club, non meno di 10 mil come partenza
roma: ok se rateizziamo e inseriamo qualche prospetto per abbassare il cash?
bol: ok diamo un occhio... ah si qualcuno interessante ce l'avete eh :esd: che dite di ricci?
ora se la vedi dalla parte del bologna è ovvio che se qualcuno ti chiede di venirgli incontro anche tu puoi fare altrettanto e ricci te lo puoi anche riprendere tu Roma, ma per l'anno che passa qua mi restituisci qualcosa (che possono essere altri giovani l'anno prossimo o soldi che ritornano indietro sotto qualche forma)
lo stesso crotone per l'anno di B avrà ottenuto qualcosa (magari non riottenendo il prestito di ricci un altro anno si accaparra altri due/tre giovani)
CALCIO E FINANZA (A. MEDICI) - Da qualche giorno ormai si sono fatte più insistenti le voci che vedono Miralem Pjanic, il leader del centrocampo della Roma, accostato a grandi club internazionali come Manchester United, Real Madrid o Barcellona, anche se alcuni addetti ai lavori danno addirittura già per fatto il suo passaggio alla Juventus.
Riconoscendo nel 26enne talento bosniaco una stella di caratura mondiale, queste grandi società hanno bussato alle porte di Trigoria e si sono dette pronte a pagare interamente il valore della clausola rescissoria: 38 milioni di Euro.
D’altro canto però Pjanic non è l’unico elemento finito “sotto i riflettori” del mercato in casa Roma: anche il nome di Radja Nainggolan è presente sui taccuini delle big europee e pare che Antonio Conte lo voglia portare con sé a tutti i costi nella sua nuova avventura londinese al Chelsea.
Anche per il belga-indonesiano si sono fatte insistenti voci di offerte da 40/45 milioni di Euro.
Ma la Roma ha davvero necessità di vendere?
Quale il futuro della squadra senza la qualità del talento di Tuzla e senza il lo spirito guerriero del ninja? Economicamente quali sarebbero congrue offerte?
Pjanic ha vissuto una stagione importante dal punto di vista sia dei numeri (12 goal e 13 assist in tutte le competizioni) sia del contributo alla squadra (la punizione-gioiello con la Juventus, il rigore della vittoria-qualificazione col Bayer Leverkusen ad esempio) e quindi a livello tecnico-sportivo non c’è dubbio che la perdita per la squadra di mister Spalletti sarebbe immensa.
Vero è che è pronto a rientrare Kevin Strootman, ma i due giocatori garantiscono un maggior valore aggiunto giocando insieme più che alternandosi sul rettangolo di gioco. Strootman, la lavatrice, è un ottimo interditore mentre Pjanic, il pianista, è il perfetto regista in grado sia di dettare i tempi sia di incidere in zona goal come pochi in Europa. Le sue magistrali punizioni sono ormai un dato di fatto per la frequenza con cui realizza goal da posizioni impossibili.
Dal punto di vista puramente economico-contabile il bosniaco presenta un valore dicarico residuo pari a 5,46 milioni di Euro (derivanti dal costo storico di 14,3 milioni, sostenuto per prelevarlo dal Lione, e valore già ammortizzato pari a 8,84 milioni).
Pertanto basterebbe un’offerta di 38 milioni (cioè il versamento dell’intera clausola rescissoria) a portare una plusvalenza netta di 32,5 milioni di Euro nelle casse del club di James Pallotta.
L’eventuale partenza del bosniaco aprirebbe tuttavia una grossa falla in termini qualitativi nel mezzo del centrocampo giallorosso e, come insegnano le ultime sessioni di calciomercato, la qualità ha un prezzo alto da pagare soprattutto se ricercata dove in sostanza si decidono i destini delle partite: a centrocampo.
Nainggolan ha vissuto una grande stagione in termini di prestazioni: il belga infatti è molto spesso risultato il migliore dei suoi e vero leader della squadra della capitale. Sei reti realizzate in 33 gare di Serie A, condite da un assist, sono sicuramente un ottimo bottino per un centrocampista. Da quando Spalletti l’ha poi reinventato in una posizione più avanzata (da incursore alla Perrotta per intenderci), il contributo del guerriero è esploso, facendone un vero e proprio perno della mediana giallorossa.
Dal punto di vista puramente economico-contabile Nainggolan presenta un valore dicarico residuo pari a 11,3 milioni di Euro (derivanti dal costo storico di 13,3 milioni, sostenuto per prelevarlo dal Cagliari, e valore già ammortizzato pari a 2 milioni).
Per generare la stessa plusvalenza di Pjanic, l’offerta per il belga dovrà essere più alta, molto più vicina a quei 45 milioni di Euro che molti addetti ai lavori dicono pronti a spendere corazzate inglesi come Manchester United e Chelsea. Dal ricavo appunto di 45 milioni, al netto del valore di carico residuo, il club del presidente Pallotta otterrebbe dunque una plusvalenza secca di 33,7 milioni di Euro.
La scorsa estate la Roma ha investito molto per rafforzare il reparto offensivo (Dzeko, Salah, Iago su tutti) ed è stata poi costretta a cedere il giovane Romagnoli al Milan (plusvalenza secca di 25 milioni di Euro solo sulla parte “fissa” del corrispettivo) per far quadrare i conti.
La società ha dovuto fare questo sacrificio per non sforare quel “Settlement Agreement”firmato con il Club Financial Control Body dell’UEFA, in data 8 maggio 2015, che la obbliga a tenere monitorati gli Economics per le stagioni sportive 2015/16, 2016/17 e 2017/18. Infatti l’obiettivo principale dell’accordo transattivo è stato quello di garantire che il club giallorosso raggiunga il pareggio di bilancio come stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
AS Roma SpA, dopo aver riconosciuto e ammesso lo “sforamento” per il periodo di monitoraggio 2014/15, si è impegnata ad avere un deficit aggregato di bilancio massimo di Euro 30 milioni per gli esercizi 2014/2015 e 2015/2016.
Il Risultato Netto consolidato, fortemente negativo, è sostanzialmente generato da Costi Operativi molto alti (196 milioni contro i soli 180 di Fatturato) e ammortamenti pari al 23% del Fatturato al Netto del Player Trading.
Alla luce dei risultati presentati nella semestrale al 31 dicembre 2015, il bilancio della Roma è apparso più solido rispetto alla passata stagione, anche se oltre ad un migliore cammino europeo, hanno inciso molto anche le plusvalenze (come già citato sopra Romagnoli su tutte) pari a 28,9 milioni di Euro.
Il fatturato è in aumento più che proporzionale ai costi sostenuti per generarlo: infatti la società AS Roma potrà godere nel giugno 2016 anche di maggiori proventi dai diritti TV Champions in quanto la squadra si è qualificata per gli ottavi, cosa non avvenuta nella stagione scorsa (stabili invece i ricavi commerciali e di poco incrementali i ricavi da stadio).
La cessione di Gervinho (con relativa plusvalenza) e gli acquisti low-cost di Perotti eZukanovic hanno di poco modificato la situazione durante il mercato invernale.
A livello di prestiti invece, nella sessione invernale è partito Iturbe (che però non sarà riscattato dal Bournemouth) e verrà monitorata la situazione di Doumbia: i due giocatori sono quelli con il più alto valore contabile e anche dalle loro plus/minusvalenze potrebbe dipendere il destino della società.
In entrata inoltre, entro il 30 giugno dovrà essere deciso il futuro dei vari Szczesny, Digne, Gyomber, Emerson, ma soprattutto di Stephan El Shaarawy: tutti questi calciatori sono in prestito con diritto di riscatto, cui diritto va esercitato entro tale data. Nulla vieta però una rinegoziazione del prestito durante il mercato estivo.
Ad oggi il sacrificio di Pjanic o di Nainggolan potrebbe essere non necessario in quanto la società dovrebbe riuscire a rientrare nei parametri del FFP. Inoltre la presenza di due calciatori del loro calibro è prerogativa fondamentale per ottenere migliori risultati sportivi e quindi un migliore conto economico nell’esercizio 2016/2017.
“Il risultato economico dell’esercizio 2015/2016”, secondo il comunicato presentato dalla società AS Roma, “dovrebbe presentare un significativo miglioramento rispetto a quanto registrato al 30 giugno 2015. Esso beneficerà, per il secondo anno consecutivo, dei proventi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, e dipenderà da numerosi fattori, tra cui: le performance che verranno conseguite in Serie A e in Champions, le operazioni di trasferimento dei calciatori che saranno realizzate nell’esercizio, l’evoluzione dei ricavi derivanti dalle attività commerciali e dalla biglietteria, e infine l’andamento del costo del personale e degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori”.
Le nostre stime sono assolutamente in linea e pienamente in accordo con quelle presentate dalla società. Tuttavia la frase “le operazioni di trasferimento dei calciatori che saranno realizzate nell’esercizio” potrebbe essere interpretata in favore di una cessione programmata di un big per far quadrare i conti (ricordando che la Roma ha sempre un Patrimonio Netto negativo per 100 milioni, dettaglio non di poco conto).
Brivido per i tifosi giallorossi o solamente una mera precauzione contabile?
Contate pure che a Bologna c'è un ex collaboratore di Sabatini per cui sgarbi non se ne faranno.
senza leggere tutto il papillo il discorso è molto semplice e dalle parole di sabatini che ho sentito l'altro giorno mi sembra anche realista...
la roma farà di tutto per trattenerli (e pure gli altri "big") però per farlo e per pagare i riscatti che vogliono pagare (digne e el sharaawi su tutti) devono fare cassa con altro...
quindi il piano A è cedere una serie di giocatori considerati "minori" o sacrificabili nel progetto immediato (due-tre anni)
il piano B se fallirà il piano A sarà di reperire i fondi con il sacrificio di uno o due big in base a chi vuole andar via (per esempio se nainggolan non vuole andar via lo tieni, se pjianic fa capire di gradire una cessione scegli lui)
senza tanti giri di parole
si, infatti credo che non sia per il fair paly finanziario che debbano vendere un big...ci sono i riscatti da pagare entro il 30 giugno, quelli li devono coprire con una o piu' cessioni
Sarà andata esattamente così. :qwe:
Diciamo che oggi non avendo più la possibilità di sfruttare le comproprietà l'unica via percorribile quando si vuole far crescere un giovane in un altro club senza perderne il controllo è quello del prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto.
Naturalmente le cifre che si stabiliscono in fase di trattativa influenzano molto il diritto effettivo che si mantiene su quel giocatore: se presti Ricci con riscatto a 8 e fissi un contro-riscatto a 25, fai passare il messaggio che di quel giocatore non te ne frega niente.
La cosa che mi lascia perplesso è l'inserire un giovane tuo in una trattativa per prendere un giovane di un altro.
Poi se Sabatini riesce a impostarla in modo non sfavorevole allora ben venga, ma perdere il ragazzo ora che sta iniziando a dimostrare qualcosa imho è una strunzat. :baffo:
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Verissimo però qualcuno si deve pur sacrificare, se non si vogliono vendere i Big per fare cassa e non si vogliono vendere i giovani per fare cassa o per abbassare i prezzi degli acquisti cosa restano? i giocatori minori, dai quali già sabatini sta cercando di trarne il massimo.
Ma non è sempre facile prendere un Doumbia o un Iturbe che hanno fatto poco e niente negli ultimi mesi (svariati mesi) e piazzarli agli altri incassando plusvalenze....non è che c'hanno tutti l'anello al naso! :D
Quindi qualcuno si deve sacrificare, e preferisco una scommessa piuttosto che una certezza.
Poi ovvio che parallelamente mi piacerebbe che almeno una o due scommesse l'anno finissero in prima squadra, ma questo al momento è secondario...