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ataris
l'ex fidanzata ha le sue belle colpe
si è comportata da fidanzata... ha mentito per lui su sua richiesta, certo che ha le colpe, HA MENTITO ed è stato un errore... ha scelto una strada per "amore" o come lo vuoi chiamare, dimenticandosi del suo essere prima un atleta ma in Italia è passata come quella che aveva sbagliato di più dei due... abbiamo buttato al cesso la sua carriera per accogliere a braccia aperte un sicuro medagliato di Rio.... sta peggio il Coni, la Kostner o i media che l'hanno incensato per tutto sto tempo?
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bizio77
si è comportata da fidanzata... ha mentito per lui su sua richiesta, certo che ha le colpe, HA MENTITO ed è stato un errore... ha scelto una strada per "amore" o come lo vuoi chiamare, dimenticandosi del suo essere prima un atleta ma in Italia è passata come quella che aveva sbagliato di più dei due... abbiamo buttato al cesso la sua carriera per accogliere a braccia aperte un sicuro medagliato di Rio.... sta peggio il Coni, la Kostner o i media che l'hanno incensato per tutto sto tempo?
quindi io per amore dovrei coprire mia moglie se avvelena il tizio del piano di sopra se lei me lo chiede? :esd:
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Originariamente Scritto da
ataris
quindi io per amore dovrei coprire mia moglie se avvelena il tizio del piano di sopra se lei me lo chiede? :esd:
:love:
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ataris
quindi io per amore dovrei coprire mia moglie se avvelena il tizio del piano di sopra se lei me lo chiede? :esd:
non ho detto questo, quello che non tollero è che lui che è l'autore del reato più grave (comportamento meschino n° 1) ma avendo usato la debolezza di lei (comportamento meschino n°2) per pulirsi agli occhi di tutti e ci è riuscito... (sino a stamattina) :sisi:
lei ha pagato caro il suo errore, lui no (sino a stamattina)
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ataris
quindi io per amore dovrei coprire mia moglie se avvelena il tizio del piano di sopra se lei me lo chiede? :esd:
se ti minaccia che poi non te la da nemmeno nelle visite coniugali vorrei vedere :esd:
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olivar
Alle 18 sua conferenza stampa
"Io non sono Napoletano" (cit.)
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quella maledetta sempre col culo per terra...
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Atletica, Ispettori Iaaf al Quirinale per fare test alla Rigaudo: respinti
Dopo la notizia della positività di Alex Schwazer, questa mattina è stato disposto un controllo a sorpresa sulla marciatrice Elisa Rigaudo, scrupolosa nell'indicare i suoi spostamenti: era alla cerimonia di consegna della bandiera. Fissato l'appuntamento con i medici al Foro Italico
Un fuoriprogramma davvero inatteso, questa mattina nella cerimonia di consegna della bandiera, da parte del presidente della Repubblica alle due alfiere azzurre, Federica Pellegrini e Martina Caironi. Mentre nei giardini si effettuava la cerimonia, gli ispettori della Iaaf - la federatletica internazionale che ha disposto il controllo anche su Schwazer - si sono presentati al Quirinale per effettuare un test antidoping a sorpresa sulla marciatrice Elisa Rigaudo. Com'è abbastanza prevedibile, gli inattesi ospiti non sono stati ammessi nel palazzo e il controllo, un test su sangue e urine, è stato rinviato al momento in cui la Rigaudo, insieme con tutti gli altri azzurri, ha poi raggiunto la Casa delle Armi al Foro Italico.
LIGIA ALLE NORME — Gli emissari della federazione internazionale si sono mossi in base al `whereabout´ della Rigaudo (ossia l'indicazione che gli atleti devono lasciare per essere sempre reperibili per possibili controlli a sorpresa): la 36enne piemontese, nella fascia oraria 9-12, aveva indicato che si sarebbe trovata al Quirinale per la cerimonia ufficiale, ma probabilmente non avrebbe mai pensato di essere selezionata proprio in quelle ore per un controllo. Il successivo appuntamento per la marciatrice - e tutti i circa 100 atleti presenti per la consegna dei tricolore da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle portabandiera di Rio Federica Pellegrini e Martina Caironi - era quello previsto dalle 12.30 alla Casa delle Armi per una serie di impegni promozionali del Coni che si protrarranno fino al pomeriggio. Lì, a quanto si appreso, si dovrebbe svolgere il controllo sulla atleta azzurra, bronzo a Pechino nella 20 km di marcia.
http://www.gazzetta.it/Atletica/22-0...67656440.shtml
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Atletica, Schwazer: "Nessuna scusa, non ho sbagliato: non mi vogliono a Rio"
L'atleta altoatesino in conferenza stampa dopo la notizia della nuova positività al test antidoping: "E' un incubo, ma andrò fino in fondo alla questione, non ho commesso errori stavolta". L'avvocato: "Notizia devastante e infondata, vicenda sporca, Alex non c'entra, faremo causa"
BOLZANO - Alex Schwazer prova a difendersi. Quattro anni dopo le lacrime del 2012 e la notizia shock di una nuova positività, al testosterone, il marciatore altoatesino tornare a parlare. Accanto a lui l'allenatore Alessandro Donati, la manager Giulia Mancini e l'avvocato Gerhard Brandstaetter, da una sala del Parkhotel Laurin di Bolzano.
Schwazer: "Sarò molto sintetico, sennò vengo accusato di fare teatro. Come 4 anni fa sono qui a metterci la faccia per rispetto mio e di chi mi sta vicino. Però oggi non ci saranno scuse, non ho commesso errori. Quattro anni fa ho sbagliato, stavolta non ho fatto errori. Anzi, da un anno e mezzo, con tanta fatica, sto facendo il contrario, andando a Roma, ad allenarmi da Sandro Donati, chiedendogli di fare il possibile per dimostrare che il mio ritorno è pulito. Oggi non ci saranno scuse. Non devo scusarmi col mio allenatore e con chi mi è vicino. Sono stato informato ieri della positività, quindi non posso dire tanto. E' un incubo per me, è la peggiore cosa che poteva succedere. Ma vi posso giurare che si andrà a fondo. Perché ho investito troppo in questo ritorno, ho dato troppo e sto dando forse ancora adesso troppo. E non abbandonerò questo perché c'è di nuovo ostilità. Stavolta grande. Ce ne sono state altre già di chi non voleva farmi gareggiare, non voleva farmi vincere a Roma, ma farmi arrivare piazzato. Forse qualcuno non vuole che vada alle Olimpiadi. Stranamente passato un po' di tempo tra esame e positività. Farò il cento per cento di quanto è possibile per chiarire. In questi 4 anni ho fatto una serie di passi, ho anche inguaiato qualcuno. Ma tutto quello che ho fatto lo rifarei, non si poteva fare le cose in maniera migliore. So benissimo che un atleta trovato positivo per qualcuno ha poca credibilità e per questo per qualcuno le mie parole lasceranno il tempo che trovano. Ma voglio dirvi che c'è stato Sandro vicino a me che ha impiegato la sua vita contro il doping. Come anche il prof d'Ottavio e altri che ci sono stati di fianco. Spero ci pensiate due volte prima di attaccare anche loro. Con me io sono abituato: quando vinci sei il top del top, quando sbagli sei il peggio del peggio. Io sono anche abituato a questa situazione, però spero che prima di scrivere cose non vere su di loro ci pensiate due volte.
L'avvocato Brandstaetter: "Immediatamente a conrontarci con voi perché siamo davanti a notizia incredfibile, devastante, che non possiamo accettare perché profondamente ingiusta. Voglio dire subito una cosa: Alex con questa vicenda non ha nulla a che vedere. Non ha nessuna responsabilità. Ora cercheremo di poter acclarare la verità anche per interesse superiore di giustizia. Poi il professor Donati vi farà un iter tecnico della vicenda. Per noi è inconcepibile tutta la vicenda, è strano che una prova che a gennaio è stata negativa il 12-13 maggio, 5 giorni dopo che Alex ha vinto a Roma, venga riaperta e classificata positiva a sostanze anaboliche che nulla hanno a che vedere con lo sport e l'esistenza. Tutti sanno che ci sono state una serie di pressioni da parte di chi cercava di ostacolare il rientro di Alex e ora noi cercheremo di andare in fondo per auspichiamo trovare la verità di una vicenda brutta e sporca. Sicuramente faremo una denuncia penale contro ignoti, sperando di dissipare in futuro questo "ignoti". Alex spera e confida di poter andare alle olimpiadi, perché non ha nulla da rimproverarsi. Vorrei sottolineare che il prof Schwazer ha segnalato alla Wada tutte le sue disponibilità. A 4 mesi dal primo gennaio dopo un controllo negativo vedersi rinfacciare un test positivo a sostanze anaboliche ci lascia furiosi. Alex ha fatto un percorso esemplare e non può accettare di essere rimesso in discussione in una vicenda in cui non ha responsabilità. C'è tanta cattiveria nei suoi confronti, episodi non trasparenti. Denunceremo anche per chi l'ha sostenuto".
L'allenatore Sandro Donati: "Considerando il passato, Alex è l'identikit perfetto dell'atleta che si dopa all'insaputa dell'allenatore e di chi gli è accanto. Che disillude, tradisce. Quale migliore pretesto avrei avuto per abbandonarlo, magari facendo la figura di chi non s'era accorto, come colore che l'avevano seguito in precedenza. Questo non accadrà mai: resterò accanto a lui e non chiedo di risparmiarmi a nessuno. Poi ognuno si specchia con ciò che dice e come è in grado di documentarlo. Con Alex abbiamo intrapreso un progetto unico. Abbiamo messo a disposizione i dati dei 35 controlli fatti alle autorità sportive. Abbiamo inviato all'agenzia antidoping in cui Alex rinunciava alla finestra d'aria, dicendosi disponibile ad essere controllato 24 ore su 24. La non risposta è una provocazione di un sistema che continua a andare avanti con le sue regole. L'atleta positivo diventa la preda su cui il sistema sportivo può dimostrare la propria durezza, inflessibilità. Pecato vengano dimostrate solo verso soggetti singoli e deboli. Dall'altra parte ho capito che lo aiutavo a crescere come atleta ma diventavo il suo hadicap per l'odio che c'era nei miei confronti per le mie battaglie passate. COn tutti i pretesti possibili, sulla tv di stato, sui giornali, come una guerra psicologica.
http://www.repubblica.it/sport/vari/...74/?ref=HREA-1