l'anno al bunga lo ha rovinato, ha dato tutto con noi ma anche alle nostre signorine che lo hanno spolpato :esd: :ghgh: @Buffon01
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l'anno al bunga lo ha rovinato, ha dato tutto con noi ma anche alle nostre signorine che lo hanno spolpato :esd: :ghgh: @Buffon01
Comunque Federer sta vivendo un signor invecchiamento, probabilmente guadagna più ora di quando vinceva tutto :esd:
federer ha sempre avuto il doppio del talento di chiunque negli ultimi 10 anni (l'unico che forse aveva più talento di lui era Safin, ma non aveva testa per allenarsi tutti i giorni...). ci sta che adesso giochi per divertirsi a come va va, mentre i vari Nadal e Djoko, esponenti del robo-tennis, appena calano fisicamente (il primo) o mentalmente (il secondo) facciano ciaone! Insomma, tutto abbastanza normale!
Semmai fa impressione come invece i mostri sacri di altri sport non hanno mai la pancia piena e continuano a giocare, spesso anche ben oltre la data di scadenza...
Fognini sconfitto al quinto dopo una maratona
Errani si ritira piangendo
Seppi fa fuori Darcis e approda agli ottavi dove affronterà Wawrinka
Murray eliminato da Mischa Zverev :rotfl:
@Bel Vale
peccato Seppi, sconfitto da Wawrinka perdendo tre tiebreak
Ciaone Murray
Federer sotto 1-0 con Nishikori
EDIT sono al quinto
vinto Federer
Vincerà:dito:
Nadal e Culona ai quarti
eliminate Cibulkova (sigh) e Kerber
in semifinale Wawrinka e una rediviva Venus
e federer :sob:
Ma la squalifica alla Viviani che roba è @ataris :look:
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Ha perso il primo set, ha lanciato la pallina verso la sua sinistra indirizzandola verso la raccattapalle.
Gesto di stizza e davvero non pericoloso né voluto, ma il giudice arbitro probabilmente in giornata no l'ha cacciata immediatamente.
Chiariamoci, se hanno allontanato lei, dovrebbero terminare anzitempo il 90% delle partite dei "pro" :esd:
@Khabar @ataris
Penso che il regolamento parli di gesto voluto e/o intimidatorio.
Questo è al più goffo, ma non capisco come possa averla mandata fuori.
https://www.youtube.com/watch?v=NRB3InRhMgI
uhm
è chiaramente involontario
le sarebbe andata meglio se avrebbe spaccato la racchetta a terra
non si vede :look:
finale donne tra le due Williams (l'ultima finale tra le due era Wimbledon 2009, un secolo fa)
nota di merito per Venus, in finale di Slam a quasi 37 anni
qualcosa mi dice che si godicchia @Buffon01
una finale Federer-Nadal sarebbe strepitosa :sbav:
è vero che andrebbero avanti a botte di voltaren ogni fine set però :esd:
è un po' come una lotta per lo scudetto tra inter e milan :baffo:
Spettacolo Federer. :hail:
prima finale federer-nadal nel 2006, l'ultima nel 2011
prima finale williams-williams nel 2001, l'ultima nel 2009
:baffo:
Dopal :hail:
Non è saggezza: è attenzione
Secondo Ernest Hemingway, la saggezza dei vecchi è "un grande inganno. Non diventano saggi. Diventano attenti". Serena e Venus Williams e Roger Federer sono tennisticamente parecchio vecchi e dunque attentissimi se si dà credito sia all'autore di "Addio alle armi" sia a quanto i tre stanno mostrando sull'hard di Melbourne in questi giorni. E', forse, nell'estrema attenzione che si conquista con la maturità la risposta alla domanda "...perché l'età dei tennisti più forti tende a salire sempre di più?" che Monday's Net ha più volte posto a partire dalla giornata d'esordio degli Australian Open quando il commento alle ottime prestazioni di Paolo Lorenzi e Andreas Seppi venne titolato "L'Italia dei vecchietti"
La considerazione non riguarda solo i tre che oggi si sono guadagnati la finale. Sei degli otto semifinalisti dei tornei femminile e maschile degli AO sono infatti ampiamente ultratrentenni: Venus 36 anni e 6 mesi, Federer 35 e 4, Serena 35 e 3, Mirjana Lucic-Baroni 34 e 8, Stan Wawrinka 31 e 8, Rafael Nadal 30 e 6. Quest'ultimo domani contenderà a Grigor Dimitrov, che ha 25 anni, l'accesso all'evento di domenica. In alcuni casi siamo ai limiti dell'impossibile: solo Martina Navratilova nel 1994 a Wimbledon raggiunse una finale di Slam a un'età, 37 anni e 7 mesi, superiore a quella di Venus. Tutti e sei, senza eccezioni, hanno sfoggiato qui il miglior tennis degli ultimi tempi o addirittura di sempre come nel caso di Lucic-Baroni. L'"attenzione" hemingwayana di ciascuno di loro s'è esplicitata in precisione dei colpi, efficacia del servizio, velocità di esecuzione, massima concentrazione, soprattutto convinzione di poter ottenere, a dispetto del tempo che passa, risultati di altissimo livello grazie all'accurata preparazione fisica e psicologica. Il quinto set di oggi di Roger Federer condensa queste qualità, seppure limitate dalla stanchezza: a Stan Wawrinka in rimonta (7-5 6-3 1-6 4-6), l'ex numero 1 oppone un gioco più pratico che scintillante, che punta a contenere l'esplosività del connazionale e a sfruttarne ogni eventuale errore: che arriva puntuale al sesto game. E' il break decisivo. Da quel momento Federer si concentra solo sul servizio, che non può permettersi di cedere. È letteralmente perfetto: non ha più un attimo di distrazione e chiude 6-4 dopo 3 ore e 4 minuti di splendido tennis.
Secondo Ernest Hemingway, la saggezza dei vecchi è "un grande inganno. Non diventano saggi. Diventano attenti". Serena e Venus Williams e Roger Federer sono tennisticamente parecchio vecchi e dunque attentissimi se si dà credito sia all'autore di "Addio alle armi" sia a quanto i tre stanno mostrando sull'hard di Melbourne in questi giorni. E', forse, nell'estrema attenzione che si conquista con la maturità la risposta alla domanda "...perché l'età dei tennisti più forti tende a salire sempre di più?" che Monday's Net ha più volte posto a partire dalla giornata d'esordio degli Australian Open quando il commento alle ottime prestazioni di Paolo Lorenzi e Andreas Seppi venne titolato "L'Italia dei vecchietti"
La considerazione non riguarda solo i tre che oggi si sono guadagnati la finale. Sei degli otto semifinalisti dei tornei femminile e maschile degli AO sono infatti ampiamente ultratrentenni: Venus 36 anni e 6 mesi, Federer 35 e 4, Serena 35 e 3, Mirjana Lucic-Baroni 34 e 8, Stan Wawrinka 31 e 8, Rafael Nadal 30 e 6. Quest'ultimo domani contenderà a Grigor Dimitrov, che ha 25 anni, l'accesso all'evento di domenica. In alcuni casi siamo ai limiti dell'impossibile: solo Martina Navratilova nel 1994 a Wimbledon raggiunse una finale di Slam a un'età, 37 anni e 7 mesi, superiore a quella di Venus. Tutti e sei, senza eccezioni, hanno sfoggiato qui il miglior tennis degli ultimi tempi o addirittura di sempre come nel caso di Lucic-Baroni. L'"attenzione" hemingwayana di ciascuno di loro s'è esplicitata in precisione dei colpi, efficacia del servizio, velocità di esecuzione, massima concentrazione, soprattutto convinzione di poter ottenere, a dispetto del tempo che passa, risultati di altissimo livello grazie all'accurata preparazione fisica e psicologica. Il quinto set di oggi di Roger Federer condensa queste qualità, seppure limitate dalla stanchezza: a Stan Wawrinka in rimonta (7-5 6-3 1-6 4-6), l'ex numero 1 oppone un gioco più pratico che scintillante, che punta a contenere l'esplosività del connazionale e a sfruttarne ogni eventuale errore: che arriva puntuale al sesto game. E' il break decisivo. Da quel momento Federer si concentra solo sul servizio, che non può permettersi di cedere. È letteralmente perfetto: non ha più un attimo di distrazione e chiude 6-4 dopo 3 ore e 4 minuti di splendido tennis.
Ci sono anche motivazioni più tecniche e meno letterarie dietro il ritorno sotto i riflettori di quanti hanno imparato a giocare in condizioni diverse da quelle imposte recentemente da ATP, da WTA e dagli organizzatori dei maggiori tornei. Negli Australian Open 2017 ha pesato la maggiore velocità della rinnovata superficie in Plexicushion, che ha riproposto ritmi pre-2007. Roger Federer ha parlato di una velocità "drammaticamente aumentata", come piace a chi attacca. "In questa situazione - ha spiegato - la mia generazione si trova meglio. E' il caso di Venus, per esempio. Come me, predilige i campi rapidi, dove devi agire d'istinto".
L'analisi di Roger spiega indirettamente anche il fenomeno del quale ha magistralmente raccontato ieri su Repubblica Gianni Clerici: la riscossa del rovescio a una mano. Prendo per buona l'informazione che mi passa il competente Michele Pascolini via Twitter: "L'ultimo Australian Open con tre rovesci a una mano in semifinale risale al 2007: Federer, Haas, Fernando Gonzalez e Roddick". Il lettore si riferisce, oltre a Federer, a Wawrinka e Dimitrov. Il bulgaro dispone, a detta di molti tecnici, del più bel rovescio a una mano del circuito, che l'ha aiutato per la seconda volta in carriera a raggiungere una semifinale di Slam dopo UsOpen 2014. Non è un caso, credo, e va correlato anch'esso all'effetto Plexicushion.
Di Venus e Serena, di nuovo l'una contro l'altra in una finale dopo Wimbledon 2009 (allora prevalse la più giovane in due set), si dirà e scriverà allo sfinimento da oggi a sabato. A contare è quanto hanno dichiarato, separatamente, dopo aver eliminato oggi Coco Vandeweghe (6-7 6-2 6-3) e Mirjana Luci-Baroni (6-2 6-1): "Per noi questa finale è il più grande sogno che si avvera. Nessuna mi ha mai battuto tanto quanto lei" (Serena). "Sarebbe bellissimo sconfiggere mia sorella, che io adoro" (Venus). Amore e rivalità possono convivere solo nello sport.
Nadal-Dimitrov 6-3 il primo set
edit: Dimitrov vince il secondo 7-5 dopo aver fatto quasi di tutto per perderlo
bellissimo tiebreak al terzo, vinto da Nadal 7-5
occhio che dimitrov la sfanga
Prevedo una finale dura per Roger, a meno che questi finiscano 30-28 al quinto...:look: