Fiamozzi giocava sempre... Barberis no
ce ne sono altri sicuramente
fuori tutti i nomi
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e abbiamo il secondo giocatore del Livorno!
vendersi le partite....che merde !
sono due giorni che sono incazzato nero !
:cigar:
Caos Catania, si allarga lo scandalo: coinvolto il Bologna?
Dubbi sul match tra felsinei ed etnei. Indagati anche i calciatori Terlizzi, Barberis e Moscati
Si allarga a macchia d'olio lo scandalo che ha travolto il Catania e che vede implicate diverse squadre del campionato di Serie B. Dopo gli arresti del presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, dell'amministratore delegato, Pablo Cosentino e dell'ex direttore sportivo rossoblu, Daniele Delli Carri, oltre ad altre quattro persone e all'inserimento nel registro degli indagati di diciannove sospetti, tra cui i calciatori Fiamozzi (Varese), Daì e Pagliarulo (Trapani), Bruscagin (Latina) e Bernardini (Livorno), sono proseguite nelle ultime ore le indagini che hanno portato alla notifica di altre tre informazioni di garanzia.
I destinatari indagati in stato di libertà per il reato di frode in competizione sportive aggravate sono Andrea Barberis, calciatore del Varese chiamato in causa per il match tra Varese e Catania (0-3), Mario Moscati, calciatore del Livorno indagato per Catania-Livorno (1-1) e Christian Terlizzi, calciatore del Trapani indagato per Catania-Trapani (4-1).
Ma lo scandalo nelle ultime ore avrebbe colpito anche altre un'altra società partecipante all'ultimo torneo cadetto: il Bologna. In un'intercettazione, l'ex diesse del Catania, Daniele Delli Carri e il procuratore sportivo, Piero Di Luzio, entrambi arrestati e con un passato al Pescara, interloquiscono sulla difficoltà nel poter corrompere i calciatori del Bologna e che, a sua volta, la società felsinea avrebbe corrotto il portiere, Jean Francois Gillet e il difensore, Raffaele Schiavi del Catania.
Nel corso della telefonata si sente Di Luzio dire a Delli Carri: "Il treno dell'una e il treno delle cinque non lo fare partire". Con "una" e "cinque", il procuratore si riferisce al numero di maglia dei due calciatori, proseguendo poi con "pericolosissimo.. quello dell'una...pericolosissimo! Gli si piegano le gambe..non lo fare partire..stagli sul pezzo". Il Bologna poi vinse l'incontro per 2-0. Gillet fu regolarmente impiegato da Marcolin, mentre Schiavi fu escluso dall'undici titolare.
Inoltre, secondo quanto riportato da "La Repubblica", anche il match tra Brescia e Catania terminato con il risultato di 4-2 potrebbe rientrare in quelli attenzionati dalla Procura, al pari di Catania-Avellino (1-0).
Gillet è di nuovo dentro? ditemi di no
Gillet :rotfl:
Gillet e Schiavi ho letto.
Che personcine Buvvirendi e company. :asd:
Mah... è tutto sempre più marcio. Credibilità zero. Il fatto è che sono sempre più convinto che sta cosa riguardi tutti e che gli unici che vengono sgamati siano i più "fessi"
Calcio scommesse, spunta il Bari
«Il Catania compra, loro vendono»
Biancorossi tirati in ballo da una telefonata del direttore sportivo Delli Carri
«Noi facciamo palazzine in un modo, loro le fanno al contrario»Calcio scommesse, spunta il Bari
Per gli investigatori che indagano nell’inchiesta «Treni del gol» la bufera del calcio scommesse del Catania rischia di investire anche il Bari e mezza serie B, a partire dai biancorossi, dal Brescia, dal Cittadella e dal neo promosso in A, Carpi.
«Al contrario»
Perché la squadra che si comporta «al contrario», secondo l’intercettazione di una telefonata del direttore sportivo dei siciliani Delli Carri riportata oggi dalla Gazzetta dello Sport, sarebbe proprio il Bari. Il messaggio potrebbe voler dire: il Catania compra le partite, mentre il Bari nello stesso periodo vende.
L’inchiesta
Come detto, a tirare in ballo nuove società al momento sono le intercettazioni (abbastanza eloquenti) del d.s. Delli Carri, del patron Pulvirenti, dell’a.d. Cosentino del Catania, dell’agente Fifa Arbotti e del titolare di una agenzia di scommesse, Impellizzeri. Parole che di sicuro attireranno l’attenzione della procura federale di Palazzi, quando avrà accesso agli atti. Si prospetta un’altra estate calda.
L’intercettazione
Delli Carri il 7 maggio parla con Di Luzio e fa alcune rivelazioni che per gli investigatori coinvolgerebbero il Bari.
DC: a Bari a Bari hanno fatto la palazzina sapendo che noi facevamo le palazzine diverse dalle loro capito?
DL: quando settimane passate?
DC: no per quattro settimane di fila. (tra l’11 e il 28 aprile 2015 il Bari ha pareggiato 4 gare di fila, ndr).
DL: venivano addosso a noi.
DC : eh eh capito.
DL: e loro come lo sapevano?
DC: eh che ne so me lo ha spiegato stasera il capo cantiere.
DL: chi gliel’ha detto, il biondo?
DC: qualcuno gliel’ha detto.
DL: l’unico può essere il biondo.
DC: pure lui dice la stessa cosa.
DL: è l’unico, può essere il biondo che si vende le informazioni.
Le partite incriminate
Le quattro partite incriminate, quelle che il Bari avrebbe venduto e tutte concluse con un pareggio, sarebbero Bari-Crotone (1-1), Trapani-Bari (1-1), Bari-Bologna (1-1), Carpi-Bari (0-0).
Strano, non l'avrei mai pensato il/la Bari
"Vendete la Bari" :esd:
Mah... considerato che il calcio mi ha schifato da quasi 15 anni per motivi vari ed eventuali, proprio a me non puoi dirlo :asd:
Che bellezza! Ormai i delinquenti del calcio sono a tutto tondo... spalti, campo ed uffici delle dirigenze... BINGO!!! :tunz:
Meno male che ci resta FM
Che poi che Delli Carri sia un pezzo di merda si sapeva da qui... A me il terrore sale se penso che il Pescara pure si è venduto sicuramente qualche partita (Brescia in casa, per esempio) e quindi anche se incastrano il Bologna prima o poi ci s'inculano pure a noi...
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c'è dentro anche il Capri con l'ultimo 0-0 contro il catania...:esd:
Se finisce anche stavolta a tarallucci e vino possono andare tutti a fare in culo.
Dai, Pescara in A e siamo apposto :zizi: :esd:
:what:
altri nomi: Caracciolo e Budel del Brescia
a quanto pare dopo il filotto di vittorie consecutive per uscire dalla zona retrocessione, le magagne continuavano per guadagnarci sopra con i giri di scommesse
l'airone :hail:
Seh vabbé dai non ci posso mai credere che Caracciolo si sputtana così per 10mila euro.
non so se hai sentito Lucarelli a Sky due sere fa...
è partito con la storiella che quando pensiamo ai calciatori ci vengono in mente solo quelli che prendono dai 5 milioni in su ma che in realtà già in serie B ci sono giocatori che hanno stipendi da 1300/1400 euro al mese (vaglielo a dire ad uno stagista che si fa 10 ore al giorno con rimborso spese di 600 euro mensili :rolleyes:) e che magari non prendono lo stipendio per due o tre mesi di fila (vaglielo sempre a dire a quelli che da un giorno all'altro vengono lasciati a casa perchè l'azienda che ha a bilancio vetture da 150mila euro per i soci titolari non può permettersi lo stipendio di un dipendente ri-:rolleyes:) e che quindi lui li capisce, pur senza giustificarli ovviamente.
Solite frasi da muro di gomma :facepalm:
Qui bisogna entrare nella logica delle idee che questi fanno e disfano a loro piacimento, con grande ignoranza (perchè non possono che essere ignoranti due personaggi che comunicano al telefono in quel modo e credono di non essere scoperti) e con la certezza che non verranno mai puniti in quanto addetti al lavoro del sacro mondo del pallone.
Le precedenti inchieste, che si sono concluse con centinaia di partite sospette e poche decine di colpevoli da gettare in pasto alla stampa, sono una vergogna e rafforzano semplicemente il senso di impunità di questa gente.
mettete dentro anche lucarelli
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PRIMO PIANO
"I Treni del Gol" - Brescia, Cittadella, Carpi e Bari nel calderone?
26.06.2015 11:00 di Francesco Becciani Twitter: @@CiccioBeccia
Fonte: Gazzetta dello Sport
© foto di Federico De Luca
"I Treni del Gol" - Brescia, Cittadella, Carpi e Bari nel calderone?
Le pagine della Gazzetta dello Sport odierna sembrano gettar luce su una vicenda più ampia che comprenderebbe più realtà, non soltanto quella del Catania.
Brescia, Bari e Cittadella nonché il neopromosso Carpi. Andiamo con ordine. Secondo alcune intercettazioni riportate oggi sulla quotidiano rosa, Pulvirenti, dopo aver visto sfumare l'obiettivo promozione, "vuole divertirsi" come lo stesso Delli Carri spiega a Di Luzio. Così il tentativo di combine della gara con il Brescia, al quale solo Pulvirenti ordina la retromarcia, forse non fidandosi dei due treni di Arbotti (Caracciolo e Budel). Però se realmente due giocatori del Brescia avessero acconsentito, allora la squadra lombarda rischia il ripescaggio.
Ma non finisce qui, perché la sospetta vittoria del Cittadella a Catania, secondo chi analizza la vicenda, è un risultato troppo ghiotto, e pare che lo stesso Delli Carri infatti abbia tentato di cercare un accordo con il Cittadella. Anche l'ultima di campionato rischia di essere un capitolo più ampio del previsto dove l'ex DS della formazione rossoazzurra avrebbe detto che Giuntoli "mi deve un favore" riferendosi ad una gara che poi al calcio non ha consegnato proprio nulla, dove uscì il risultato scontato del pareggio che salvava matematicamente il Catania. E il Bari? Un'intercettazione di Delli Carri pare destare molte attenzioni da parte degli inquirenti. "Noi facciamo palazzine in un modo, loro le fanno al contrario" (parlando dei pugliesi). Cosa può significare? Per gli investigatori il messaggio in codice significherebbe chiaramente che il Catania compra le partite, mentre il Bari le venderebbe.
È chiaro, viaggiamo nel campo delle ipotesi, con le decine di notizie nuove che escono giornalmente. La giustizia ordinaria farà il suo lento corso, mentre quella sportiva agirà nei prossimi giorni, al massimo settimane. Difficile decifrare l'entità di queste ultime intercettazioni, ma se lo scandalo dovesse espandersi a macchia d'olio, potrebbe aprire scenari da far rabbrividire.
attenzione a dire che "Bari, Carpi e Cittadella sono nel calderone".
L'unica società che ad oggi ha una responsabilità diretta nella compravendita è il Catania (che preumo rischi minimo la retrocessione all'ultimo posto della scorsa serie B e una pesantissima penalizzazione... se la Juve prese -30 qui dovremmo essere intorno al -60 proporzionalmente parlando)... le altre hanno al massimo (apparentemnete al momento) una responsabilità oggettiva perchè i propri tesserati hanno avuto rapporti con i compratori (e quindi punti di penalità nel prossimo campionato)...
è uno straschifo, ma sono posizioni MOOOOOLTO diverse
Catania, il grido di fuoco nel gelo della corruzione
26.06.2015 08:00 di Francesco Becciani Twitter: @@CiccioBeccia
© foto di Federico De Luca
Catania, il grido di fuoco nel gelo della corruzione
Troppo poco spesso salgono agli onori delle cronache. Quando accade, nella maggior parte dei casi, è per episodi che ne rimarcano la negatività o gli aspetti tristi. L’errore che facciamo, noi troppo spesso sapientoni di tacchetti e pallone, è considerarli come un contorno, rumoroso, coreografico, entusiasta o depresso, che circonda quasi passivamente un rettangolo dove corrono dietro una sfera di cuoio plusvalenze, cifre, valori e in alcuni casi, purtroppo anche corruzione.
I recenti fatti di Catania lasciano tanto alle riflessioni, nell’attesa di (forse spietate) sentenze. Chi è la vera vittima della situazione? Chi pagherà la pena maggiore, qualunque essa sia? Chi è stato preso più in giro? Chi è stato veramente tradito?
Se quello al quale assistiamo settimanalmente, nonché giornalmente, è uno sport, uno spettacolo dunque, e non un business relativo prettamente ad arricchire sempre i più ricchi, allora quelle anime pulsanti che contornando gli stadi, le piazze, che urlano, come in questo caso di dolore, sono le vere, forse non uniche, vittime di situazioni drammatiche come quella di Catania. Un popolo tradito che riversa la sua rabbia ed indignazione unendosi, gridando ed abbracciando i colori di una maglia che sarà indelebile nel loro sangue. Sui social network, perché ad oggi sono la miglior forma di comunicazione, il grido straziante si trasforma in righe infuocate. Non vogliamo ammaliare nessuno con troppe chiacchiere, ne tantomeno cercare di alimentare una sorta di “propaganda poppare” come la potrebbe intendere qualcuno, ma solo sottolineare che nel gelido mondo delle cifre e dei numeri, spesso ci dimentichiamo che esistono cuori che vivono, pulsano e soffrono proprio come esprimono queste brevi righe provenienti da una delle pagine ufficiali della tifoseria etnea:
“GIURO DI RESTARE ACCANTO AL MIO CATANIA. DOVUNQUE SARA', SAREMO.
Nei mesi scorsi vi abbiamo parlato di un rischio: quello sulla sopravvivenza del Catania 1946.
Tra le risate di scherno di alcuni e gli ammiccamenti di molti, che fino all’ultimo hanno voluto non vedere quello che stava accadendo, vi abbiamo detto, da questa pagina e nelle molteplici riunioni e azioni che abbiamo fatto, che in ballo c’era non la promozione in serie A, ma il futuro della nostra squadra.
A differenza di quello che molti benpensanti scrivono non si tratta solo di calcio. Se non lo capiscono, c****i loro: non è possibile spiegare la realtà a chi non ha cognizione per comprenderla.
E' in ballo il futuro di quei quattro numeri. Quel 1946 che abbiamo scritto sul banco di scuola, dipinto nel muro della nostra stanza, appiccicato nella fiancata del nostro vespone. Quel 1946 che abbiamo lasciato sventolare nelle nostre bandiere, esibito con le nostre sciarpe. Perché noi siamo Quelli del 1946, proprio come possiamo sentire nella canzone di Antonio Monforte.
Era questo il motivo per cui abbiamo deciso che non potevamo stare zitti. Che dovevamo passare alle vie di fatto ma in un modo diverso dal passato. Perché non è una partita dei soli ultras, ma di tutta la tifoseria. Per questo abbiamo cercato il massimo coinvolgimento, la massima condivisione. Il sentirci tutti parte di una causa, a prescindere dal pedigree da esibire. Non stiamo facendo una gara, ma una lotta. Non dobbiamo dimostrare che siamo più tifosi di quello che abbiamo seduto di fianco allo stadio, ma partecipi di un destino. Sapevamo che momenti tristi potevano arrivare. Perché, seppur non riuscivamo a individuarne chiaramente la traiettoria, avevamo capito che la gestione scellerata Pulvirenti-Cosentino, con l’utile idiota Delli Carri, ci avrebbe messo nei guai. In grossi guai.
Quel momento è arrivato. Purtroppo.
La botta è stata forte. Fortissima. Così come la reazione.
In questo momento, ancora una volta, i catanesi hanno dimostrato che nella massima difficoltà sanno trovare motivazioni, forze, energia, affiatamento, unione, per tirarsi fuori. Anche se la traversata sarà lunga e dolorosa.
MA LO FAREMO SOLO RESTANDO UNITI. SOLO SE TUTTI MARCEREMO COMPATTI.
PER QUESTO OGGI E’ IL MOMENTO DELL’ASSUNZIONE DELLE RESPONSABILITA’. IL MOMENTO DI RECITARE UN GIURAMENTO COMUNE: QUELLO CHE, ANCHE SE DOVESSIMO RIPARTIRE DALL’ECCELLENZA, SAREMO IN VENTIMILA SULLE TRIBUNE DEL MASSIMINO A URLARE CONTRO IL CIELO IL NOSTRO “FORZA CATANIA!”.
CHI NON SE LA SENTE, SCENDA ORA DAL CARRO. DOPO SARA’ CONSIDERATA DEFEZIONE.
PERCHE' NOI NON RETROCEDIAMO. NOI NON CI TIRIAMO INDIETRO, NOI NON RINUNCIAMO A COMBATTERE.
NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA.
NOI SIAMO I CATANESI. “
Perché a volte i cifre e i numeri, le plusvalenze e gli affari, valgono zero di fronte al valore umano, innamorato e straziato. È la tetsimonianza, per chi lavuol vedere che qualcosa di "vero" nel merciuome può esistere. Questa è la vera vittima di chi forse non sa più quali siano i veri valori di quello che continuano a chiamare calcio, sport e spettacolo. Uno spettacolo dove non esiste, se non in auliche e poche parole (che spesso restano tali), una vera tutela per il tifoso, che è molto, ma molto di pù del semplice gelido e spietatamente critico spettatore.
Ecco come la pensa il tifoso Catanese!!!!
mamma mia che schifo però. Se non ci fosse il Bologna non seguirei più nemmeno una partita del calcio italiano.
e poi pensiamo a vendere il nostro calcio all'estero?