campioni d'agosto :looksi:
Visualizzazione Stampabile
Questo è una un alibi che non tiene perchè sarà pure vero che Garcia non è l'esecutore materiale dei calci d'angolo ma lui segue la squadra giorno dopo giorno in allenamento ed è compito suo, e del suo staff, fare in modo che gli atleti si allenino al meglio per migliorare in aspetti che sono carenti.
Soprattutto se, come dici giustamente tu, sono presenti lacune evidenti che ci si porta dietro da tempo.
Così com'è compito dell'allenatore fornire alla squadra i mezzi tattici per rendere concrete determinate azioni di gioco.
Il Calcio d'angolo, o il calcio piazzato indiretto, fa parte a tutti gli effetti delle azioni di gioco e una squadra che punta a vincere qualcosa dovrebbe sapere perfettamente cosa fare e dove posizionarsi in queste situazioni.
Un allenamento serrato durante la settimana affiancato da concetti chiari e funzionali metterebbe tutti i romanisti in condizione di capitalizzare 18 calci d'angolo.
Ovviamente il problema della Roma di oggi non è il Calcio d'angolo ma il fatto che sia nei calci piazzati che in tutto il resto delle fasi offensive della partita la squadra non ha un organizzazione di gioco precisa con tanto di varianti e soluzioni alternative ma lascia tutto in mano all'invenzione del singolo.
si vabbe', non e' che 7 anni fa c'erano sti giocatori, e nemmeno c'e' un virus a trigoria che colpisce tutti i tiratori di calci d'angolo.
E non e' nemmeno l'unico aspetto che non va, la fase difensiva presenta delle lacune, piccole, ma che non vengono mai sanate.
Io ricordo ai tempi di Ranieri sulla panchina della Roma, veniva visto come il male assoluto, e tatticamente era lo zero assoluto; pero' non era stupido ed una cosa la sapeva, i campionati vengono vinti con le difese forti e lui aveva reso quella difesa molto difficilmente perforabile; poi davanti si viveva delle invenzioni degli attaccanti.
Con garcia si cerca di fare altro, il gioco propositivo (e non lo dico io ma Garcia stesso) e mi pare che si sta tralasciando molto i movimenti difensivi, la cura nelle piccole cose che rendono pero' la difesa molto piu' affidabile.
Vedendo la gara di ieri sembra che la difesa della Samp sia forte (partita dominata dalla roma ma di tiri in porta ne sono arrivati 3 di cui uno su deviazione) e noi quelli con la difesa di pippe; invece penso che la fase difensiva organizzata da Zenga (si...pork...Zenga) sia migliore e piu' attenta di quella della Roma
dEUS lo sai anche tu che se la rigiochi 100 volte non si sa quante volte vince il barca, li' abbiamo fatto resistenza, molta densita'.
Per me e' stata una partita, diciamo, intelligente.
O aggredisci il Barca e devi essere cosciente che devi metterli sottopressione, oppure fai la barriera in area cosa che abbiamo fatto noi.
Io non prendo nemmeno in considerazione la partita della Juve, non perche' prendo in considerazione solo le partite peggiori, ma la Juve mi sembra che proprio non sia scesa in campo quella volta.
Poi libero di pensare che Garcia e' il meglio che c'e' ora per la Roma, per me e' il grosso limite invece
Il problema della Roma non è la difesa. Non di certo il più importante. I gol presi con il Sassuolo e con la Sampdoria sono in parte colpa di De Sanctis che in 2 partite ha preso 4 dei 6 gol presi dalla Roma.
Ma la difesa di questa Roma regge tutto sommato bene, il problema è che siamo assolutamente poco pericolosi.
Teniamo palla, ce la giriamo, la mandiamo avanti, indietro e via così per 90 minuti senza mai mettere un uomo in condizioni nitide di segnare.
E purtroppo se alla lunga non segni poi gli avversari prendono coraggio e un golletto te lo fanno.
Se hai De Sanctis te ne fanno due.
Contro il Barcellona l'assetto difensivo non è stato terribile e l'unico gol preso è stato viziato da un fallo e da un fuorigioco.
Ma ogni volta che avevamo il pallone tra i piedi non sapevamo assolutamente cosa farne e l'unico gol fatto è stato figlio di una prodezza rara e irripetibile di Florenzi.
Lo stesso che ci ha salvato le chiappette contro il Verona con un altro tiro dei suoi, aiutato dalla papera del portiere.
Dei due gol segnati contro la Juve uno è stato figlio di una perla di Pjanic su punizione e dei due gol segnati contro il Sassuolo uno è stato figlio di un rinvio bizzarro del portiere finito ad un Totti in fuorigioco.
Segniamo sugli errori degli altri o sulle prodezze dei nostri e non certo perchè sappiamo come fare per essere pericolosi.
E' questo il problema.