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Una buona decina di giocatori attualmente nell'organico della Roma sono giocatori di difficile gestione; unitamente alla questione radio-città (ovvero quanto si parli a vanvera e come si viva il calcio nella capitale) non rendono la squadra giallorossa particolarmente appetibile agli allenatori. Non sono delle mission impossible, ma per poter veramente cambiare le cose, occorre un allenatore cazzutissimo che abbia anche la possibilità di fare piazza pulita per qualche elemento, una dirigenza seria e qualche botta di fortuna. Ad oggi mi sembra che la Roma non abbia nessuna di queste componenti; salvo in parte Di Francesco dato che è colui da meno tempo a bordo
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Oronzo Cana'
Non mi riferivo al fatto che gli allenatori vengano esonerati. Nè ad un rapporto usurato per forza con la dirigenza. Il problema maggiore anzi è proprio per quelli che non vogliono restare.
Di fatto qualcosa si rompe se alcuni decidono di andarsene e sinceramente entro certi limiti sapere cosa è irrilevante, quello che fa il totale è il numero.
Possiamo anche analizzare le situazioni tutte come un caso a se stante, ma resta un dato oggettivo che secondo me ha il suo significato.
Prendiamo ad esempio Luis Enrique, se egli a fronte dell'offerta del rinnovo non è voluto restare un motivo ci sarà e non è certo stato per andare in un'altra squadra. Allora o sono motivi strettamente privati, oppure secondo lui non c'erano le condizioni per continuare a lavorare. Giusta o sbagliata che fosse la sua eventuale convinzione il problema non è se fosse giusta e condivisibile ma è la convizione in sè che si è generata per qualche motivo; lì bisogna intervenire, non sulla convinzione, ma su ciò che l'ha causata. Lo stesso vale per Spalletti. E per Garcia, la squadra perché l'ha mollato, per i GPS?
E Zeman, indifendile fin quando vogliamo, ma capitan futuro lo mollò prima ancora di subito.
Per me vedere la situazione non nell'insieme ma come singoli casi separati fornisce ai giocatori quegli alibi che vorreste non ci fossero più. Se ogni volta ognuno è andato via per un motivo diverso allora la colpa non è mai dei giocatori, almeno fin quando sarà possibile trovare un altro colpevole.
Poi, ricordiamoci che siamo in una discussione che chiede che Di Francesco se ne vada :)
il motivo per cui se ne sono andati o non hanno firmato e' privato, noi abbiamo solo le dichiarazioni ufficiali; non penso che altri di noi abbiano maggiori informazioni.
Poi quando vanno via (allenatori o giocatori) senza un comune accordo si creano tensioni in ogni squadra, faccio l'esempio di Conte e della Juventus perche' e' la squadra piu' vicina alla perfezione gestionale che c'e' nel calcio italiano.
Il fatto di estremizzare il processo e' dovuto ai...soldi! Oramai nel calcio, in questo calcio, si ragiona per soldi; non mi fai fruttare il giocattolo, vai via.
I giocatori hanno la fortuna di esseere considerati asset, quindi si possono anche comportare da stronzi ma portano guadagno.
Chi sono i giocatori trattati male? Quelli dove non vedi possibilita' di guadagno (Iturbe, Gerson, Peres, etc etc ).
Se un giocatore puo' portare ad un futuro guadagno (vedi Nainggolan) anche se non si comporta da professionista viene tollerato e coccolato.
Purtroppo e' il calcio di adesso.
Poi se volete assolvere tutti e dare la colpa a Pallotta e societa' fate pure...per me il grosso dei danni lo stanno facendo i giocatori! E Di Francesco sta affondando senza trovare il bandolo della matassa
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Mike Patton
........per me il grosso dei danni lo stanno facendo i giocatori! E Di Francesco sta affondando senza trovare il bandolo della matassa
Ma chi, se non la società, deve occuparsi dei giocatori?
Un allenatore al massimo può decidere se mandarli in campo oppure no, però poi dovrà pagare eventuali conseguenze all'interno dello spogliatoio. Se non va al braccio di ferro, o non insiste su quella strada, è possibile che sia per colpa sua o è pure possibile che non si senta sufficientemente appoggiato(indipendemente dal fatto che sia vero oppure no).
Quando Haessler arrivò alla Juve l'Avvocato gli fece togliere l'orecchino.
Lo stesso Avvocato telefonava a Tacconi la mattina alle 7.
E il Trap non scherza mica come sergente di ferro.
Ma se la società traccia la linea poi devono adeguarsi tutti, allenatore compreso.
Non è che quello che succede all'Inter sia tanto diverso; Moratti ha sborsato una quantita immensa di denaro per vincere ma ha le sue colpe perché viziava i giocatori indipendentemente dall'allenatore.
E al Milan Sacchi reggeva botta perché Galliani comunque è stato un signor dirigente, quando la situazione diventò inconciliabile lo hanno mandato in nazionale ed hanno preso Capello che però non scherzava tanto. E la dirigenza era con lui.
Per me non esiste allenatore, tantomeno il sognato Ancelotti, che possa mettere in riga una squadra senza avere la società alle spalle. E un Di Francesco che dice ai cronisti che non sapeva nulla della cessione di Dzeko non è uno che ha la società alle spalle.
Non è una questione calcistica o sportiva è una questione di organizzazione aziendale,puoi essere il dirigente che vuoi ma se l'AD non tiene botta quando si andranno a lamentare da lui non avrai vita lunga. E la calunnia è un venticello leggero...
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quindi, tanto per capire, (e' solo una ipotesi fantasiosa) se la societa' mettesse fuori rosa Alisson perche' colpevole di comportamenti non consoni, con la porta difesa da Skorupski, che magari prende pure qualche quaglia...quello sarebbe accettato da tutti e sarebbe un segno di societa' forte?
Io ricordo un De Rossi escluso per un ritardo alla riunione tecnica e le polemiche che seguirono.
La posizione forte la societa' la deve avere dietro le quinte e nessuno sa cosa fanno nelle segrete stanze di Trigoria.
Questo non vuol dire che il tuo ragionamento sia fasullo, potrebbe anche rispecchiare la realta' , ma noi non lo possiamo sapere.
Al momento la fiducia nel tecnico e' stata confermata. Il fatto che giocatori come Nainggolan, Manolas, Strootman, etc vengano sovrastati da gente che guadagna la meta' di loro e che corre di piu' invece e' la normalita' ?
Non ricordo se l'ho detto qui o in un'altra discussione, per me Di Francesco deve essere cacciato (da colpevole o non colpevole e' uguale) se vuoi salvare il salvabile, altrimenti gli rinnovi il contratto adesso prolungandolo di un anno e fai capire ai giocatori che comandera' Di Francesco (la stagione probabilmente andrebbe a puttane in questo caso); sono scelte...e a me vanno bene entrambe basta che si abbia chiaro in testa cosa si voglia fare
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Mike Patton
.....La posizione forte la societa' la deve avere dietro le quinte e nessuno sa cosa fanno nelle segrete stanze di Trigoria....
Esattamente questo. I gesti di facciata ed una tantum(rinnovo del contratto, punizioni, etc )per me hanno poco valore se non sono accompagnati da un costante e giornaliero comportamento adeguato da parte di tutte le componenti nelle piccole cose che fanno una giornata intera.
Come dici tu, non possiamo sapere cosa accede a luci spente, ed io non lo so di sicuro.
Però quando un dipendente, un marito/moglie, socio etc tira una bordata in pubblico l'esperienza di vita mi dice che è sempre segno che lui/lei purtroppo non riesce più a controllare la pressione derivante dal rapporto.
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Originariamente Scritto da
Oronzo Cana'
Esattamente questo. I gesti di facciata ed una tantum(rinnovo del contratto, punizioni, etc )per me hanno poco valore se non sono accompagnati da un costante e giornaliero comportamento adeguato da parte di tutte le componenti nelle piccole cose che fanno una giornata intera.
Come dici tu, non possiamo sapere cosa accede a luci spente, ed io non lo so di sicuro.
Però quando un dipendente, un marito/moglie, socio etc tira una bordata in pubblico l'esperienza di vita mi dice che è sempre segno che lui/lei purtroppo non riesce più a controllare la pressione derivante dal rapporto.
questo è vero
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