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ataris
Atletica, Schwazer: «Più forte ora di quando mi dopavo»
Il maratoneta: «Con Donati ho riscoperto il piacere di allenarmi»
ROMA - Dalla vergogna del doping alla rinascita, dalla voglia di dire addio all'obiettivo di un nuovo sogno olimpico. Alex Schwazer, in un'intervista a RaiSport, torna sulla vicenda del doping e sulla rinascita sportiva a cui aspira. "È stato determinante l'incontro col professor Sandro Donati. Con lui ho riscoperto il piacere di allenarmi, prima lo consideravo un peso - le parole di Schwazer - Ho scoperto di andare più forte adesso rispetto a quando mi aiutavo con sostanze proibite". L'atleta altoatesino dopo aver sconfitto i fantasmi del passato deve affrontare oggi un nemico insidioso: la diffidenza o addirittura l'ostilità del suo ambiente e di molti compagni della Nazionale di atletica, come Rubino e De Luca, in vista del suo ritorno alle gare e dell'obiettivo dei Giochi di Rio. "Ma sono convinto - dice Schwazer - che la mia dedizione e il lavoro contribuiranno a convincere anche i più diffidenti". Quanto al futuro, il desiderio è quello di avere una famiglia e dei figli. "A loro racconterò tutto di me, se me lo chiederanno: nel bene e nel male". Da quando si è trasferito a Roma, Schwazer confessa anche di aver scoperto il calcio. "Il mio allenatore preferito è Maurizio Sarri, ma tra le squadre simpatizzo per i colori granata del Torino".
Non è un marciatore? :scratch:
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olivar
Un mio conoscente l'ha incontrato a correre tranquillamente sulla ciclabile a Roma :esd:
beh, da quando non si dopa va più forte delle biciclette
:looksi:
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simon741
Non è un marciatore? :scratch:
anche quello che ha scritto l'articolo dice di essere un giornalista :esd:
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simon741
Non è un marciatore? :scratch:
Si, ma c'è un'ignoranza sul mondo dell'atletica assurda.... gare da 10km che vengono chiamate Maratone, è tutto maratona basta che si corra :dead:
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Oli, ma chi se la incula la maratona :asd:
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fantaluca
Oli, ma chi se la incula la maratona :asd:
Più che altro chi se la incula la marcia. Mai capita e mai piaciuta come disciplina.
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fantaluca
Oli, ma chi se la incula la maratona :asd:
Si tratta di onestà intellettuale, se fai il giornalista sportivo almeno le basi sono richieste. Sarebbero richieste.
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simon741
Più che altro chi se la incula la marcia. Mai capita e mai piaciuta come disciplina.
Concordo.
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Canottaggio, l'annuncio schock di Giuseppe Abbagnale: "Mio figlio Vincenzo sarà squalificato per doping, salterà Rio"
L'ex olimpionico azzurro, ora presidente federale, spiega la vicenda del figlio, campione del mondo e capovoga dell'otto: "Ha saltato tre controlli e la normativa è chiara. E' un'ingenuità ma le regole sono queste: rischia fino a due anni di stop"
ROMA - Vincenzo Abbagnale, campione del mondo di canottaggio e capovoga dell'otto in vista di Rio 2016, sarà con ogni probabilità squalificato per doping e non sarà alle Olimpiadi di Rio. Lo ha annunciato il padre Giuseppe, mito del canottaggio azzurro e oggi presidente della federazione italiana: "Ha saltato tre controlli antidoping e la normativa è chiara. E' un'ingenuità ma da regolamento costa da uno a due anni di squalifica: per trasparenza vogliamo essere noi a dare l'annuncio", le parole del presidente federale Abbagnale.
Vincenzo Abbagnale, il 1 febbraio scorso, non è riuscito ad arrivare in tempo ad un controllo a sorpresa dell’antidoping: ha spiegato l'accaduto raccontando di avere avuto un leggero incidente stradale mentre si recava a Sabaudia dove era previsto il controllo e di essere quindi arrivato in ritardo (sessanta minuti è il tempo massimo entro il quale l’atleta deve trovarsi nel luogo prefissato in seguito ad una comunicazione di controllo) nonostante avesse avvisato il controllore del problema. Il ragazzo aveva già accumulato in precedenza due mancati controlli. Il Codice sportivo antidoping non lascia spazio a interpretazione poiché prevede espressamente che, per la violazione dell’articolo 2.4 (mancata reperibilità), il periodo di squalifica a cui va incontro l'atleta potrà essere di due anni, con possibilità di riduzione ad un periodo minimo di un anno a seconda del grado di colpa attribuita all’atleta. Ed è questo che ora la nazionale italiana di canottaggio teme possa accadere al capovoga dell’otto in preparazione per affrontare le qualificazioni olimpiche.
Intanto l'atleta sta continuando ad allenarsi con la consapevolezza di essere “pulito” anche in considerazione del fatto che dal 2013 ad oggi ha sostenuto circa quindici controlli antidoping senza avere mai registrato problemi. Il presidente Abbagnaa, in accordo con il Gruppo Sportivo della Marina Militare di cui il figlio fa parte e con la direzione tecnica, ha stabilito che l’atleta continuerà la preparazione in attesa che gli organismi antidoping preposti formalizzino la loro decisione.
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ma i controlli a sorpresa non li fanno a casa (vedi Schwarzer)? :look:
che mi significa "vieni a Sabaudia entro un'ora" quando lui magari era a trombare con l'amante dall'altra parte di Roma? :esd:
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L'ex direttore dell'Agenzia antidoping russa è stato trovato morto questa mattina.... infarto dicono