Dal profilo FB di Silvia Salis (lancio del martello, oro giochi mediterraneo)
Innanzitutto ci tengo profondamente a precisare che quella di cui vengo accusata non è una vicenda di doping ma di problemi di ricezione della reperibilità da parte del sistema Whereabout, con il quale il Coni monitora lo spostamento di ogni atleta. Chi mi conosce sa che in 15 anni di carriera mi son sempre battuta contro il doping e contro chi ha sporcato il nostro sport, prendendo anche parte a campagne di sensibilizzazione tra i giovani.
Per quello che riguarda l'accusa, l'unica cosa che mi sento di dire è che il sistema aveva falle tecniche. Fino a qualche anno fa il sistema era cartaceo: la Fidal mediava i nostri rapporti con il coni, noi mandavamo reperibilità via fax (nel 2011!!) e loro la comunicavano al Coni. Sono in possesso di documenti email provenienti dalla Fidal nei quali io, sorpresa che non avessero ricevuto la reperibilità, chiedevo spiegazioni. La giustificazione (che ancora conservo) è stata data al malfunzionamento del fax che è durata qualche giorno nell'inverno tra il 2010 ed il 2011. Basterebbe solo questo per spiegare in che situazione fosse lo stato della comunicazione della reperibilità all'epoca. Successivamente dal fax si passò ad una piattaforma informatica, che presentò da subito problemi di funzionamento: anche in questo caso ho prodotto documenti riguardo all''immissione della password ed alla generazione calendario. Vi faccio un esempio: a Londra appena arrivata mi ero registrata al villaggio olimpico, ma il responsabile sanitario del Coni, mi disse che non risultavo al villaggio. Insistendo sul sistema, aiutata dai sanitari Fidal, sono riuscita ad aggiornarlo, ma è un altro esempio eclatante per capire cosa è successo. Oltretutto, nel caso ci siano inadempimenti, mancate comunicazioni di reperibilità o mancati controlli, la procura è tenuta a mandare all'atleta una raccomandata con ricevuta di ritorno che rappresenta un'ammonizione, ed alla terza scattano le sanzioni. Nella mia vita non ho mai ricevuto ammonizioni riguardo alla mancata comunicazione reperibilità, la mia unica ammonizione ricevuta è stata nell'estate 2014 per un supposto mancato controllo. Ho fatto subito ricorso producendo documenti e dimostrando la negligenza delle altre parti in questione nel reperirmi, e il ricorso l'ho vinto: questo rappresenta il mio unico contatto con la Procura Antidoping in 15 anni di nazionale. Posso parlare solo per me perché conosco la mia situazione, ma nei corridoi della procura ho potuto riscontrare nei giorni delle audizioni di altri atleti che il mio era un sentimento comune di grande frustrazione per esser stati coinvolti in un malfunzionamento delle strutture e dei sistemi preposti. Certa che la vicenda sarà risolta positivamente per me, ribadisco la mia assoluta estraneità a quello di cui sono accusata e confido nel buonsenso della giustizia sportiva, augurandomi che in futuro vicende del genere non accadano più, specie in un periodo molto buio per l'atletica leggera.
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Fred, centrocampista del Brasile, squalificato per un anno
Trovato positivo a un diuretico (un agente mascherante di sostanze dopanti) durante l'ultima Copa America, al centrocampista dello Shakhtar Donetsk e della nazionale verdeoro è stata inflitta una squalifica di 12 mesi. Il calciatore farà ricorso
Il centrocampista dello Shakhtar Donetsk e della nazionale brasiliana Fred è stato squalificato un anno per doping. Lo ha annunciato la Conmebol, la Confederazione del calcio sudamericano. Il giocatore 22enne è risultato positivo a un diuretico, l'idroclorotiazide, lo scorso giugno durante la Copa America in Cile.
Normalmente utilizzato per controllare l'ipertensione e i problemi cardiovascolari, idroclorotiazide viene spesso usato come agente mascherante di altre sostanze dopanti. La squalifica ha effetto retroattivo al 26 luglio, ed è valida solo per tutte le partite legate alla Conmebol. Fred quindi potrà ancora giocare con lo Shakhtar. Sempre che la Fifa non decida di estendere la squalifica a tutte le competizioni. Il calciatore si è sempre dichiarato innocente. E vuole presentare ricorso contro la decisione.
celeri questi esami... immagina se il brasile vinceva la coppa con tripletta di fred![]()
taggatemi @bubbadj
Certo che se ti metti a barare a 19 anni significa che sei proprio senza speranza
"sport di fatica"
ma per carità, il gusto è pedalare, altrimenti vai a fare spinning.
Sono l'OLDMOD, come "l'architetto" non rimango stupito di vederti, non è la prima volta.
Ci fu un Papclisma™, gli sticky sparirono ma Olorin riuscì a salvarne alcuni.
Ci fu un Papclisma2™ salutammo Fm Generale anche con il fiuuuuu cit., c'è stato anche il Papclisma3™,
ne usciremo, siamo pellacce.
Ride on a Scott Bike!
P+C = L²
Atletica, Schwazer: «Più forte ora di quando mi dopavo»
Il maratoneta: «Con Donati ho riscoperto il piacere di allenarmi»
ROMA - Dalla vergogna del doping alla rinascita, dalla voglia di dire addio all'obiettivo di un nuovo sogno olimpico. Alex Schwazer, in un'intervista a RaiSport, torna sulla vicenda del doping e sulla rinascita sportiva a cui aspira. "È stato determinante l'incontro col professor Sandro Donati. Con lui ho riscoperto il piacere di allenarmi, prima lo consideravo un peso - le parole di Schwazer - Ho scoperto di andare più forte adesso rispetto a quando mi aiutavo con sostanze proibite". L'atleta altoatesino dopo aver sconfitto i fantasmi del passato deve affrontare oggi un nemico insidioso: la diffidenza o addirittura l'ostilità del suo ambiente e di molti compagni della Nazionale di atletica, come Rubino e De Luca, in vista del suo ritorno alle gare e dell'obiettivo dei Giochi di Rio. "Ma sono convinto - dice Schwazer - che la mia dedizione e il lavoro contribuiranno a convincere anche i più diffidenti". Quanto al futuro, il desiderio è quello di avere una famiglia e dei figli. "A loro racconterò tutto di me, se me lo chiederanno: nel bene e nel male". Da quando si è trasferito a Roma, Schwazer confessa anche di aver scoperto il calcio. "Il mio allenatore preferito è Maurizio Sarri, ma tra le squadre simpatizzo per i colori granata del Torino".
Un mio conoscente l'ha incontrato a correre tranquillamente sulla ciclabile a Roma![]()
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