Per la gioia di @Crucio
:asdsisi::esd:
Nel senso di thread a parte...
Ci mancava solo Ilary.....no su Novella 2000....ma sulla gazzetta dello sport
.....in attesa dei cinesi...non quelli del Milan
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Per la gioia di @Crucio
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Nel senso di thread a parte...
Ci mancava solo Ilary.....no su Novella 2000....ma sulla gazzetta dello sport
.....in attesa dei cinesi...non quelli del Milan
:look:
Ibtl
Roma, stadio Roma: Campidoglio avvia procedura espropri
Parte in Campidoglio la procedura per gli espropri necessari alla costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Il Dipartimento urbanistica, come si legge in una determina approvata ieri, si appresta a inviare ai proprietari dei beni sui quali si intende apporre il vincolo di esproprio, e al proprietario dell'area dove è prevista la realizzazione dell'opera, l'avviso di avvio del procedimento
"Progetto Tor di Valle-Stadio della Roma".
La comunicazione, come dispone la legge quando il numero dei destinatari è superiore a 50, deve essere fatta, oltre che sull'Albo pretorio del Comune, anche su uno o più quotidiani nazionali, che saranno scelti in base a una procedura negoziata - con un importo di gara stimato in 13.000 euro - con le società concessionarie di pubblicità di almeno 5 quotidiani a diffusione nazionale
http://roma.repubblica.it/cronaca/20...pri-148389151/
Raggi prepara una seconda battaglia, il braccio di ferro sullo stadio della Roma
Il M5S chiede modifiche radicali. Lo spettro è una penale da 2 miliardi
Il 4 marzo, era un venerdì sera e nell’Urbe già si pregustava il weekend, l’allora candidato sindaco del M5S, Virginia Raggi, dichiarò a Radio Radio: «Lo stadio della Roma lo facciamo da un’altra parte, a Tor Vergata e senza uffici, perché quella è speculazione edilizia e poi noi abbiamo già le torri dell’Eur che sono vuote e lo Sdo da riempire». Al di là della questione due torri e Sdo (che meriterebbe capitolo chiarificatore a sé), un’ottima intervistatrice incalzò la Raggi chiedendole se era disposta a spingersi fino a revocare la pubblica utilità dell’opera. Risposta: «Sicuramente sì, la revocheremo». Inequivocabile
In campagna elettorale vale tutto (Raggi promise anche un referendum sulle Olimpiadi, o di azzerare i vertici di Acea). Sennonché una nostra ottima fonte in Campidoglio ci dice che ci sono molti problemi sullo stadio della Roma, «anche questo è un dossier che rischia molto». Testuale. Dopo le Olimpiadi, può succedere lo stesso allo stadio della Roma? Le storie sono diverse, e a un diverso livello di avanzamento. Di sicuro però la giunta sta per iniziare un braccio di ferro serrato, nella conferenza dei servizi in Regione, per chiedere alcune modifiche rilevanti. Talmente rilevanti, c’è chi ipotizza, da risultare impossibili: la legge 147 del 2013 (comma 304, lettera b) autorizza eventuali modifiche al progetto già approvato solo se «strettamente necessarie». Dunque non consente stravolgimenti dell’opera. Per di più esiste una delibera votata dal Comune (nella gestione Marino, la delibera è la 132, del 22 dicembre 2014), il che significa che per cambiare progetto, o bloccarlo del tutto, occorrerebbe non una mozione, ma una nuova delibera che revochi la pubblica utilità. Un atto politico fortissimo. La Raggi può spingersi a questo?
Alcune spie, inutile far finta di niente, ci sono. Oltre alla nostra fonte qualificata, c’è poi l’assessore Paolo Berdini, che oggi dice al manifesto: lo stadio «è una grande opera e andrà rivista sotto il profilo della sostenibilità economica e urbanistica di una città che ha 13,5 miliardi di deficit». A precisa domanda, è lapidario: non è detto che lo stadio si faccia «perché l’aula capitolina dovrà confermare l’interesse pubblico a costruire un milione di metri cubi di cemento che in realtà è nell’interesse degli operatori che propongono l’impianto. Sarebbe meglio tornare a prevedere la realizzazione solo e soltanto di uno stadio». La stessissima tesi della Raggi in campagna elettorale, ma pronunciata adesso. Dall’uomo che è succeduto, all’Urbanistica, all’ottimo Giovanni Caudo.
La As Roma ostenta ottimismo; anche se ieri il presidente James Pallotta, smentendo la notizia di una cessione del 40% a investitori asiatici, ha però spiegato che un nuovo investitore servirà, per finanziare la costruzione del nuovo stadio. La variante urbanistica figlia della delibera del 2014 deve andare in consiglio, tecnicamente, solo per essere ratificata. Raggi avrebbe due mesi di tempo per intervenire: non sono moltissimi. Il progetto finale uscirebbe dalla Conferenza dei Servizi il 5 febbraio. Sono poi già stati spesi 60 milioni, per un progetto che - comunque lo si giudichi - ha coinvolto 50 studi, tra cui Daniel Libeskind e Dan Meis: se saltasse, la società potrebbe fare causa al Comune e c’è chi stima il danno in oltre due miliardi (mancati introiti, perdita di diritti d’immagine per servizi che la società sta già finanziando). Cosa può chiedere di cambiare la Raggi, posti questi strettissimi paletti? O vuole chiedere la luna per rovesciare il tavolo?
Le cubature attuali (977 mila metri quadri), possono esser ridotte di 7-8 mila: poco. Il M5S può invece percorrere un’altra via, chiedere di aumentare il costo delle opere pubbliche, ottenendo ancora più oneri, già non pochi, a dire il vero, a vantaggio del Comune. La richiesta più importante sarebbe: continuare l’unificazione e l’allargameto della via del Mare, non solo fino allo stadio (valore 38 milioni), ma fino alla fermata metro di Marconi (altri 35 milioni in più). Magari, anche ottenere più denari per l’acquisto di 10-12 treni da destinare alla Roma-Lido. Berdini però sembra alludere totalmente ad altro: fare solo lo stadio significherebbe stravolgere molto più della metà del progetto, che è come chiedere di farlo saltare. Un progetto che, per estensione, è solo per il 12% stadio, per il 54% un parco, per il 26% strade, per l’8% torri (di Libeskind, non proprio di palazzinari). E in cui, come volumi, il 78% è a uso pubblico: tra stadio, Trigoria, negozi, strade, torri, parcheggi, centro commerciale
Un grosso intralcio a stoppare lo stadio, per la Raggi, è «politico»: a Roma due terzi di persone tifano Roma; un milioni di elettori potenziali, o agnostici, o favorevoli allo stadio. Un grosso aiuto indiretto sarebbe, stavolta, proprio nei leggendari poteri: bloccare un’opera nata fuori dai circuiti di Caltagirone non significa esattamente metterselo contro.
http://www.lastampa.it/2016/09/23/it...MN/pagina.html
:popcorn:
:popcorn:
Inviato dal mio Magic Diary
no agli stadi a roma.
avete già decine e decine di campi parrocchiali con misure a norma, non vedo perchè dobbiate costruire un altro stadio con conseguente corruzione ecc.
un'altra colata di cemento no (cit.)
Si altera l'equilibrio ecologico(i sorci) di TordiValle(cit.)
Inviato dal mio ONE A2003 utilizzando Tapatalk
Buon Natale
giocate al Flaminio
+1
Straccions :baffo:
folza loma, folza folza loma
pocoto pocoto :D
pocoto pocoto un par de palle :D
ok, scoppiano le prime grane grosse per lo stadio della Roma.
Il M5S si sta schierando contro questo progetto e la soprintendenza ai beni culturali ha dichiarato che ci sono mancanze nella documentazione.
Partendo dal presupposto che quelli del m5s sono degli analfabeti e degli incompetenti è difficile credere che abbiano letto anche una sola pagina del progetto.
E' il movimento del no a tutto, uso della ragione in primis :baffo:
Povera città... :facepalm:
Dio ce ne scampi...
Prima finisce questa storia dello stadio, che mai si farà, e meglio è.
Con la nuova proprietà(perchè gli americani quando avranno l'ufficialità che i grillodroni non gli faranno fare lo stadio se ne andranno)bisognerà studiare nuove possibiltà, grillodroni permettendo, tipo recuperare il Flaminio o comprarsi l'Olimpico eliminando l'inutile pista di atletica
o te lo danno aggratisse (e non credo proprio che il Coni ti regali l'Olimpico) oppure resti cosi', stadio non adatto e pista di atletica presente.
Il Flaminio misa che e' proprio di privati e non so se abbiano intenzione di venderlo. Ma anche li' ci sarebbero gli stessi problemi, non c'e' parcheggio e mezzi pubblici inadeguati.
......
Allora l'AS Roma non ha un futuro, sportivamente parlando
alla faccia di chi dice che bisogna fare gli stadi altrimenti rimaniamo il 3^ mondo calcistico... a Roma (ma anche a Milano a quanto ne sò, perchè altrimenti il comune perde 9M annui di affitto di S. Siro) arriva uno con un fracco di soldi, dice "facciamo lo stadio senza che ci mettete un euro" (poi vabbè che ci devono arrivare i mezzi pubblici è vero, ma non mi sembra chissà quale concessione) e ugualmente non te lo fanno fare... ma che bisogna fare, allora?
A chi interessasse...
http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=610051
ma soprattutto chiedere la documentazione fotografica da punti come il Vittoriano, il giardino delle arance, etc...ma sanno dove sta Tor di Valle? Probabilmente la vista da questi punti e' coperta dai palazzi gia' presenti all'eur (comprese le torri dell'eur)
[MOMENTO AMAREZZA POPULISTICA (ma neanche troppo...) ON]
Scusatemi se mi riallaccio al filone "american straccions", ma i problemi realizzativi dello stadio della Roma sono ANCHE legati ai soldi, perchè a Roma qualsiasi privato che si presenti con tanti soldi "in bocca" può costruire dove gli pare, e accelerare anche l'iter delle opere pubbliche correlate.
Solo in zone di mia conoscenza mi vengono in mente alcuni casi recentissimi, tipo un grosso marchio di supermercati che è riuscito a costruire in zona archeologicamente vincolata, sfruttando una falla interpretativa nel testo del vincolo (e a nulla sono valsi gli interpelli sia in municipio che ai Beni Culturali...).
Oppure di un enorme centro commerciale che stanno aprendo a due passi dal Vaticano, per il quale stanno letteralmente sommergendo di cemento un'intera vallata e sbancando colline per la nuova viabilità...il tutto in una zona che si allaga ad ogni forte precipitazione.
Oppure di uno nuovo store di bricolage a Roma Est, la cui apertura ha "stimolato" la celerità pubblica su una strada che stavano progettando (con tanta lentezza e tanti problemi) da anni che, guarda caso, dopo è stata realizzata in quattro e quattr'otto.
Per chiudere il discorso, se Pallotta & co. si fossero presentati fin dall'inizio con le dovute "garanzie", probabilmente la Roma già giocherebbe nel nuovo stadio...da almeno un anno. Con buona pace di tutti, grillini inclusi.
[MOMENTO AMAREZZA POPULISTICA (ma neanche troppo...) OFF]
voci a dir poco contrastanti riguardo lo stadio.
Lunedi' o martedi', non ricordo, sembrava tutto fatto con la Raggi scesa in campo per far accelerare il tutto.
Ieri invece il Comune non ha portato niente di niente quindi incontro inutile nella conferenza dei servizi.
Oggi, venerdi', la Raggi dichiara che lo stadio va fatto entro i limiti del piano regolatore.
Ma possibile che tutto quello che gira intorno all'AS Roma diventa sempre un bordello????