Partita dominata col cuore e con l'orgoglio di Parolo che subito dopo il goal del pareggio non si perde in esultanze e porta la palla a centrocampo come a dire: "qui non si molla un cazzo, siamo più forti e dobbiamo batterli!"
Con la freddezza di Klose.
Con la sfrontatezza di Cataldi; un esordio così all'Olimpico lo sogna ogni Laziale prima di andare a dormire.
Con la furbizia di Mauri che è la Kryptonite dei romanisti e dell'ex "rugantino core giallorosso" Philippe Mexes.
E con la garra dei suoi compagni che lo vanno a difendere a muso duro da una checca isterica che tenta di strozzarlo.
La Lazio è uno squadrone.
Nonostante Mazzoleni, che non ha fischiato due rigori nel primo tempo, nonostante lo svantaggio iniziale e nonostante gli infortuni che purtroppo ci tormentano da inizio stagione.
Lo ripeto, la Lazio è uno squadrone e Pioli è il grande architetto di questo gruppo che corre e lotta con ardore dal primo al novantesimo minuto.
(AmanteDellaBola)