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Ieri sera approvato il bilancio al 31/12/2014.
Risultato in perdita di 26M, tutti ripianati dall'azionista di maggioranza. L'AD Zarbano annuncia l'obiettivo di pareggio di bilancio nel 2015, obiettivo già raggiunto in effetti nella seconda metà del 2014. Annullati i debiti con l'estero (causa del problema UEFA).
Riporto da Canale Genoa:
"L’Assemblea degli azionisti del Genoa ha approvato ieri sera il bilancio al 31 dicembre 2014, che chiude con una perdita netta di 26 milioni di euro, “interamente ripianata dall’azionista”, come recita anche il comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Società.
Come era prevedibile, visto il recente episodio che ha portato al diniego della licenza UEFA, l’Assemblea ha avuto una durata nettamente superiore alla media, essendo durata oltre due ore. Molte le domande poste dai piccoli azionisti all’Amministratore Delegato Alessandro Zarbano, che ha potuto integrare quanto scritto nella Relazione sulla Gestione.
Uno su tutti: alla data il Genoa non ha più debiti scaduti con società estere e anzi, in questo momento si trova con posizioni di credito.
Il risultato non è “leggero”, tanto che l’azionista è intervenuto a più riprese per sostenere la società, sia dal punto di vista patrimoniale, sia dal punto di vista finanziario. Oltre alla rinuncia dei crediti per finanziamento soci esistenti al 31 dicembre 2013 (per 12,4 mln di euro), nel corso degli ultimi 18 mesi la Fingiochi ha erogato ulteriori finanziamenti – poi portati a riserva copertura perdite – per altri 13 milioni: ecco i 25,4 mln di cui si era parlato negli ultimi tempi.
Nei piani della Società il risultato avrebbe dovuto essere comunque migliore, ma a peggiorare il dato finale hanno contribuito alcune scelte strategiche che hanno portato minori plusvalenze e concentrato oneri di natura straordinaria per la cessazione anticipata di alcuni contratti con calciatori che erano in forza alla squadra.
Vale anche la pena ricordare che l’anno scorso vi erano stati degli eventi straordinari che avevano contribuito a consentire una chiusura in utile del bilancio, ovviamente non ripetibili nel 2014.
Ci eravamo lasciati con il Bilancio del 2013, nel quale la Società aveva evidenziato l’esistenza di un piano industriale volto a portare il Genoa al pareggio entro la fine del 2015. L’Amministratore Delegato, sia nella Relazione sulla Gestione (che è la parte del bilancio in cui vengono spiegate le strategie che verranno adottate), sia nel corso dell’Assemblea, ha confermato che il percorso intrapreso sta portando i frutti a suo tempo attesi: nel corso del 2014 i costi fissi della società sono diminuiti in maniera sensibile, in massima parte grazie alla riduzione dei costi del personale (passati da 55 a 47,6 mln annui e agli ammortamenti dei calciatori (scesi da 37,3 a 29,7 mln di euro.
Si tratta di interventi strutturali che per il 2014 hanno significato un risparmio di 15 mln di euro e che proseguono anche nel 2015: l’obiettivo è quello di raggiungere l’autosufficienza già nel corso del secondo semestre di quest’anno.
Non a caso nel primo semestre del 2015 queste voci di costo sono ulteriormente scese (di 5 mln, che sono 10 su base annua) ed anche nel prosieguo dell’anno si continuerà a lavorare per una riduzione.
Solo discorsi? Non proprio.
La Relazione sulla Gestione contiene quest’anno un’analisi dell’andamento della società su base semestrale, proprio per consentire agli azionisti di comprendere se e fino a che punto il cammino dichiarato avesse un riscontro concreto.
Un primo dato è che la perdita del 2014 è sostanzialmente dovuta al primo semestre: nel secondo semestre, grazie anche ai risultati del calciomercato, il risultato netto era di sostanziale pareggio (-200mila euro). Non a caso il Risultato Operativo della società, che nel primo semestre del 2014 era negativo per 31,6 mln di euro è tornato in positivo nel secondo semestre 2014 (+2,7 mln). Ciò che importa, però, è che anche nel primo semestre del 2015 il dato si mantiene positivo (+1,7 mln), segnale che le iniziative intraprese stanno producendo i loro effetti in maniera strutturale.
Anche nel 2015, comunque, i proventi da calciomercato saranno necessari per sostenere l’attività della società: stiamo comunque parlando di un Club che ha ancora costi fissi (personale e spese generali) che superano i ricavi prodotti: l’obiettivo è quello di proseguire l’armonizzazione di tali costi e ridimensionarli ulteriormente, ma la componente straordinaria derivante dalla scoperta, gestione e rivalutazione del parco calciatori rimarrà ancora necessaria a garantire l’autonomia del Genoa CFC, con importi via via decrescenti.
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leggendo la tua firma... ma Antonini che fine farà?
De Maio rinnova fino al 2019.
Interesse per il Divino Jonathan
Ultima modifica di Red&BlueFan; 04-07-2015 alle 09:57
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