Gli esodati del ciclismo. Meno squadre, a 23 anni la carriera può finire
Un World Team in meno e due ProTeam scomparsi. Così un centinaio di corridori tra ritirati e senza contratto hanno detto addio alle corse.
Tra gli esclusi Pozzovivo, Henao e Richeze. La storia di Nicola Bagioli, che a 26 anni lavora la pietra con la fidanzata producendo pentole
Per il ciclismo la data del 1° gennaio è tradizionalmente uno spartiacque. Finalmente i corridori che hanno cambiato squadra possono mostrarsi sui social con la nuova maglia. Nibali ha fatto vedere la sua nuova-vecchia divisa dell'Astana e così i tanti passati di qua o di là. Intanto il mondo della bici si è improvvisamente ristretto: i World Teams, i club di Serie A, hanno perso un'unità, la Qhubeka, e sono passati da 19 a 18. I ProTeams, le squadre di B, sono passate da 19 a 17: una delle scomparse è l'italiana Vini Zabù. Il marchio ha preferito andare a fare da sponsor alla belga Intermarché piuttosto che investire su giovani italiani.
Maceria umana di questo piccolo terremoto è l'enorme numero di corridori rimasti a piedi. Sono 66 i ritirati, 30 quelli rimasti senza contratto. Un centinaio dei 1.038 elementi dei top team del 2021 lasceranno il gruppo, praticamente uno su dieci. Nicola Bagioli è uno di loro. A 26 anni, dopo cinque da professionista tra Nippo, Androni e B&B Hotels, è già un ex. Se Sonny Colbrelli a un certo punto chiese al padre "proseguo con la bici o resto in fabbrica?", Nicola ha fatto di testa sua: "Basta ciclismo, vado a fare i lavécc". Bagioli produce con Arianna, la fidanzata, pentole di pietra ollare, materiale antichissimo e tipico della sua Valmalenco. O almeno un tempo lo era: "Qui ormai non si estrae più, le pietre me le faccio arrivare dalla Norvegia o dal Brasile e le lavoro io. È un mestiere che va fatto a regola d'arte, sennò una volta sul fuoco le pentole si spaccano".
Tra i quasi cento esodati del ciclismo ci sono nomi importanti come quelli di Domenico Pozzovivo, Henao, Richeze, Van Rensburg, tra i ritirati anche Aru, Greipel, Tony e Dan Martin, Kreuziger, Sabatini, Marcato, l'appena 23enne Mattia Bevilacqua. Riccardo Stacchiotti ha scritto "mi sono ritrovato a rincorrere un ciclismo che va a mille all'ora, e nel quale a 30 anni sei già vecchio". No Riccardo, nel ciclismo dei Pogacar e degli Evenepoel anche a 23.