La prima settimana di Giro si concluderà con la tappa più dura di questo inizio di Corsa Rosa, quella con arrivo sul Gran Sasso d'Italia. La frazione è molto lunga, ben 225 chilometri, ma per i primi 100 i corridori incontreranno soltanto pianura lungo un'ampia strada a scorrimento veloce. Il panorama cambierà a Castel di Sangro quando la corsa si immetterà in Abruzzo. Qui la strada si impennerà verso Roccaraso, primo GPM (di seconda categoria) di giornata; si tratta della prima metà dell'ascesa verso Aremogna dove nel 2016 si impose Tim Wellens. Dopo questa prima asperità una lunga discesa per superare i due Traguardi Volanti di Popoli e Bussi sul Tirino e approcciare l'impegnativo finale di tappa. Gli ultimi 47 chilometri saranno infatti quasi costantemente in salita, suddivisa ufficialmente in due GPM. Si inizia con i 13 chilometri al 6% che condurranno il gruppo a Calascio; poi una ventina di chilometri in falsopiano al 3-4% per giungere ai piedi delle rampe che conducono a Campo Imperatore, l'ampio altopiano nel cuore del massiccio del Gran Sasso. I big si giocheranno tutto negli ultimi 5000 metri con difficoltà crescenti fino alla rampa al 15% che immette nell'ultimo chilometro. La salita di per sé non è impossibile, ma giunge al termine di una tappa lunga e impegnativa dopo una settimana di corsa ricca di trabocchetti.