Ore frenetiche in casa Avellino, Taccone ed il suo staff di legali si concentrano sull’articolazione delle memorie difensive che, come evidenziato ieri nel ricorso presentato dall’Avellino calcio, si articolerà su tre richieste: dichiarare l’illegittimità della delibera emessa dal Commissario straordinario della Figc, di annullare la delibera sulla base del ritardo nella comunicazione via Pec della Covisoc e la richiesta di ulteriore tempo per la presentazione di un ulteriore fideiussione volta a sostituire o integrare quella già presentata.
Tre punti precisi sulla quale articolare l’azione difensiva ad opera dell’avvocato Chiacchio per salvare l’Avellino e non farla sprofondare in Serie D.
L’avvocato Chiacchio baserà la difesa sull’errore formale di comunicazione via Pec della decisione della Covisoc, infatti l’Avellino si appellerebbe a questo ritardo di 20 minuti (21.22) da parte della Covisoc nella comunicazione che a livello legale rappresenterebbe un grave errore da parte dell’istituto di vigilanza. Infatti, una Pec presentata in ritardo rispetto al termine fissato di giornata – ore 21.00 – si considererebbe comunicata il giorno dopo, quindi l’Avellino evidenzierebbe una mancanza di tempo sostanziale per la presentazione di una nuova fideiussione, quella Finworld sembrerebbe esser stata presentata alle 19.15 quindi con 15 minuti di ritardo rispetto a quanto stabilito dal regolamento mentre la terza, quella Groupama sarebbe stata emessa 48 ore dopo e non verrebbe nemmeno presa in considerazione dalla difesa.