Originariamente Scritto da
Harima83
CAMPIONATO AUSTRIACO
Qui ho spiegato le mie impressioni e il regolamento.
https://www.fmita.it/forum/showthrea...l=1#post349815
Ora un excursus sulle squadre
Salisburgo è una forza della natura. Se lo si sceglie, l'obiettivo naturale sarà quello di dominare l'Austria (da quest'anno sono state introdotte le squadre B, per cui si può fare incetta di talenti e mandarli a farsi le ossa in seconda divisione o nelle leghe regionali), agguantare gli ottavi di Champions e realizzare lentamente il sogno di raggiungere la finale.
Rapid Vienna e Austria Vienna sono ormai nobili decadute (il Milan e l'Inter dell'Austria). Riportarle in alto è complicato, soprattutto considerando lo strapotere economico del Salisburgo.
Il
Wolfsberger nonostante 88 anni di esistenza è riuscito solo da pochi anni ad arrivare alla prima divisione (lo stadio è piccolissimo, solo 7000 posti).
L'Hartberg (stadio ancor più piccolo con soli 4000 posti) quest'anno per la prima volta è riuscito a raggiungere la massima serie. L'Hartberg è stato anche protagonista di una piccola favola nella Coppa di Lega: la prima pagina della sua avventura in coppa si colloca nel 1994-95, anno in cui, oltre a guadagnare una storica promozione nelle Regionliga di terza divisione, riuscì a giungere alle semifinali di coppa, perdendo contro il Leoben (sulla quale ci ritorniamo dopo). La seconda pagina di quest'avventura proseguì nel 2011-12, in quella che fu niente meno che una delle giornate più emozionanti di sempre per i tifosi dell'Hartberg e di tutta la storia del calcio austriaco. In quell'aprile del 2011, l'Hartberg militava in seconda divisione all'ultimo posto (alla fine si sarebbe salvata vincendo i play-out) e nei quarti di coppa, di per sé un eccellente risultato, si ritrovò i giganti dello Sturm Graz, i campioni uscenti della Bundesliga.
L'Hartberg segnò un goal al 34° e, allo scadere del fine del primo tempo, lo Sturm Graz agguantò il pareggio. Le squadre si prepararono a rientrare negli spogliatoi, e...arrivò il secondo goal dell'Hartberg! Incredibile! Stava succedendo davvero!? In casa dello Sturm Graz? In una partita dall'esito scontatissimo (così scontato che ci furono soltanto 4000 spettatori paganti)? La notizia fece rapidamente il giro dei social, e molti accesero tv e radio per vedere ciò che stava succedendo. Iniziò quindi il secondo tempo. L'Hartberg tenne duro, ma lo Sturm Graz riacciuffò il pareggio, attaccando per tutto il resto del secondo tempo. Supplementari che sembrano inevitabili, ma...Espulsione per un giocatore dello Sturm Graz! Poco prima dello scadere.
Si andò ai supplementari.
L'Hartberg si stava comportando con grande onore, dimostrando un'immensa forza d'animo. Quella squadretta di seconda divisione, ultima in classifica, reggeva alla pressione di un avversario insuperabile. "
Bravi a spingerli fino ai supplementari" pensarono tutti, compresi i tifosi dell'Hartberg. C'era soddisfazione da parte loro. E i tifosi dello Sturm Graz, i giornalisti e i telecronisti erano intrigati e divertiti nel vedere quegli avversari che tanto provavano a resistere ai continui attacchi e ai dribbling talvolta irridenti nei confronti di quei giocatori da periferia. Fu in quel momento
(come avrebbe rivelato qualche giocatore successivamente), proprio nell'istante in cui le squadre si prepararono per i supplementari, poco prima che l'arbitro fischiasse l'inizio degli ultimi 30 minuti di partita, che i giocatori dell'Hartberg si guardarono attorno respirando quell'aria da circo che aleggiava intorno a loro. Avevano intrattenuto il pubblico sugli spalti, i giornalisti e i telespettatori (
si registrarono picchi di share altissimi nei tempi supplementari) più di quanto chiunque potesse aspettarsi, giustificando il prezzo del biglietto per quei pochi che andarono allo stadio. Era tutto lì. Dall'essere la squadretta da far fuori con quattro goal di scarto, o umiliarla con un risultato peggiore, prolungarono l'esito di una partita scontata fin dall'inizio, senza che nessuno si illudesse sulle possibilità di sovvertirla.
"Alla fine del primo tempo eravamo euforici, ma nel corso della partita ci accorgemmo che nessuno ci stava prendendo sul serio. Avevano tutti quest'aria divertita, dovunque ti guardavi, i raccattapalle, le persone a bordo campo...Era come se stessero vedendo un film di cui si conosce il finale ma sempre piacevole da rivedere. Persino il nostro allenatore sembrava più divertito che concentrato. Forse era perché avevo solo 20 anni e quella era la partita più importante che avessi mai giocato fino a quel momento, ma provai un profondo turbamento quando mi resi conto di tutto questo. Dopo di che, sentii una fortissima rabbia", così avrebbe detto anni dopo Manuel Prietl, l'autore del primo goal.
Lukas Mössner:
"Ci sentivamo dei burattini. Ero furioso. Tutt'oggi mi chiedo cosa diamine fosse preso a tutti quanti".
Vait Ismaili:
"Subentrai dalla panchina, e a differenza dei giocatori in campo, io sentivo quello che dicevano sugli spalti, i commenti di chi era vicino...Se il portiere dello Sturm Graz si impegnava in una parata difficile, erano più stupiti del tiro di un nostro giocatore che di quella parata."
Jürgen Rindler, portiere e capitano:
"La verità è che pensavano che fossimo venuti lì per una scampagnata. E nei giorni precedenti, nemmeno noi avevamo aspettative. Forse neanche al fischio d'inizio, perché ricordo che volevamo fare solo una partita dignitosa. Poi arrivò il primo goal, il pareggio e il vantaggio del primo tempo. Eravamo ancora con l'adrenalina di quel goal allo scadere, ma negli spogliatoi potevamo udire oltre la parete quelli dello Sturm Graz parlare di vacanze, grigliate di carne, e altre cose che evito di riportare ma che vi lascio immaginare. Avevano la testa ovunque tranne che alla partita. Le loro risate si sentivano lungo i corridoi. Non sapevano ancora che poi avrebbero smesso di ridere..."
L'arbitro diede il via agli ultimi due spicchi di gara. Il primo tempo supplementare si concluse senza sussulti. Lo Sturm Graz sembrava però aver perso un po' il controllo della gara giocando in inferiorità numerica, ma non la supponenza di chi si sentiva superiore.
E venne così il secondo tempo supplementare. E con esso, il calcio di rigore per l'Hartberg. Mössner al dischetto. GOAL! Quei pochi tifosi dell'Hartberg sugli spalti impazzirono. Non sembrava vero. I giocatori mantennero calma e compostezza. Non potevano e non dovevano illudersi. Lo Sturm Graz si gettò in avanti con tutte le forze, lasciando praterie aperte nella loro metà campo. Ma dovevano rischiare se volevano pareggiare. Lo Sturm Graz entrò in area, tiro all'altezza del dischetto...Ribattuto da un difensore. Lancio lungo in avanti, azione rapidissima fino a servire Ismaili in area, a porta vuota, a siglare il 4-2 per l'Hartberg.
Fu quasi come vincere uno scudetto, anche se i festeggiamenti furono intiepiditi dal pensiero dell'ultimo posto in classifica. Ma quella sera l'Hartberg battè i giganti, e i soldati di quella squadra, al fischio finale, si gettarono sotto le gradinate di quel manipolo di tifosi che li seguì con affetto a vedere quella partita con lo Sturm Graz. Quella partita che doveva essere solo una formalità.
A FM, completiamo le pagine della favola: portiamo l'Hartberg a vincere la coppa!
Dal minuto 2:35
Leoben: fondata negli anni '20, il Leoben ha ottenuto pochi risultati importanti, dei quali il più significativo è la finale di Coppa di Lega del 1995 (il club era in seconda divisione) sconfiggendo l'Hartberg in semifinale e persa contro il Rapid Vienna nonostante una prestazione superiore rispetto agli avversari. Attualmente milita in quarta divisione.