Breve resoconto di una partita iniziata svogliatamente, a giusto epilogo di un capitolo di FM che mai mi ha spinto ad andare oltre la seconda stagione…e che invece proprio sul filo di lana regala stimoli inaspettati…
PRIMA STAGIONE
Si parte dal Tranmere Rovers in League Two, squadra appena retrocessa che cerca un pronto rilancio.
Obiettivo playoff fissato, pochi innesti data la validità della rosa esistente…i più importanti sono i prestiti di Lee Lucas, Steve Whitehouse e soprattutto Kwesi Appiah, trequartista ghanese che ha giocato talmente bene da raggiungere la convocazione per propria nazionale e disputare la coppa d’Africa. Il tutto condito dai 22 goal di Rory Donnelly, in prestito dallo Swansea.
Il mio 4-4-1-1 difesa e contropiede funziona e per quasi tutta la stagione siamo tra i primi tre, il che vorrebbe dire promozione diretta in League One. Una leggera flessione finale abbinata a concomitanti risultati degli avversari ci sbatte al quarto posto.
Ai playoff passiamo ci qualifichiamo abbastanza agevolmente alla finale regolando 4-2 il Wimbledon al Prenton Park dopo l’1-1 dell’andata.
La finale si gioca come da tradizione a Wembley…avversario lo Shrewsbury…qualificatosi ay playoff proprio all’ultimo tuffo.
Ebbene, siamo sfavoriti ma stacchiamo completamente il cervello e perdiamo 1-0 dopo aver subito goal subito e non aver mai praticamente reagito. Se mi si passa un paragone ardito, la partita ricorda Amburgo – Juve finale Coppa Campioni ’83….
Da registrare anche un’ottimo cammino in Fa Cup che ci porta fino ai sedicesimi dove il sogno si infrange al Craven Cottage dove il Fulham ci batte 2-0.
SECONDA STAGIONE
Dopo la buona stagione la società mi rinnova la fiducia e io sono ben contento di tentare nuovamente la scalata alla League One.
Il mercato è però problematico. Dei prestiti che ci avevano fatto volare solo Whitehouse resta a titolo definitivo, mentre Lucas lo farà solo a novembre, mentre le due stelle Appiah e Donnelly partono per altri lidi a miracol mostrare.
Mentre difesa e centrocampo restano quindi invariati, in attacco mi vedo costretto a cambiare puntando su giocatori di categoria come Lewis Alexandra dal Plymouth, Grant dal Chesterfield e Cole Stockton, nostro prospetto mai in palla lo scorso anno, reduce da un buon prestito in Vanarama Conference. In più dalla squadra della mia città Voghera arriva lo sloveno Marjanovic.
Partiamo malissimo con l’attacco che proprio non riesce a ingranare, poi piano piano grazie alla nostra solidità difensiva risaliamo fino a metà classifica, a pochi punti dalla zona playoff, quando come un fulmine a ciel sereno arriva il mio esonero. Che delusione.
Mi ritrovo quindi sul mercato e il fatto di aver caricato solamente Inghilterra e Italia non mi fa ben sperare.
A fine novembre arriva però la chiamata dell’Ischia, ultimo in Lega Pro Girone C e in amministrazione controllata.
Accetto…consapevole delle difficoltà e pronto a scappare in a fine anno…considerando magari la possibilità di caricare nuovi campionati.
Iniziamo male…poi a gennaio metto mano alla squadra pesantemente per adattare la rosa al mio modulo, e per questo ci salutano già a gennaio alcuni giocatori che sarebbero poi andati via a parametro zero a giugno.
Arrivano in prestito una quindicina di giocatori per tentare l’impresa.
A marzo siamo a -7 dalla penultima, quindi spacciati. Decido di rimanere comunque a fine anno e….tra un pareggio esterno e una vittoria in casa, approfittando del crollo dell’Aprilia rimontiamo e alla terzultima giornata agguantiamo la penultima piazza per non mollarla più!!
Ora un’isola intera chiede il miracolo. Battere l’Aversa Normanna ai playout e salvarsi significherebbe salvezza nostra e della società…una retrocessione abbinata alla situazione finanziaria attuale corrisponderebbe al fallimento.
L’andata si gioca al Mazzella…giochiamo bene ma obiettivamente loro sono migliori…finisce però 0-0 grazie alle grandi parate del nostro portiere Ioime.
Al ritorno giochiamo la nostra miglior partita stagionale e ci imponiamo con un perentorio 1-3 firmato con una doppietta dalla nostra punta Martin Martinez (proprietà Parma).
Siamo salvi! Un isola intera è in festa e io ricorderò questa salvezza come il ricordo più bello di FM15.
TERZA STAGIONE
Dopo l’impresa firmo il rinnovo e mi trovo praticamente con 5-6 giocatori in rosa, ma una situazione finanziaria completamente risanata.
Mi scateno insieme al mio DS (veramente bravo…scusate non ricordo il nome) e in una ventina di giorni la rosa è praticamente pronta, pescando a piene mani tra Serie D, parametri zero e prestiti da squadre di A.
A differenza della passata stagione dove sono subentrato in corsa e dove ho dovuto fronteggiare qualsiasi tipo di difficoltà, stavolta ho potuto scegliere personalmente tutti i giocatori a seconda del mio credo tattico. 4-4-1-1 of course.
Dopo un precampionato che ci vede uscire abbastanza malamente dalla Coppa di Lega Pro, l’ultimo giorno di mercato corriamo ai ripari col DS che porta un un terzino sinistro dal Milan (Trentino), un difensore centrale dalla Juve (Parodi) e una punta dall’Inter (Lucchetta) tutti in prestito.
Io poi che sono un sentimentale vedo Martin Martinez ancora in lista e lo riporto sull’isola tra il tripudio dei tifosi.
Nel frattempo mi chiama L’Algeria U23 per disputare le due partite rimanenti del torneo olimpico a Rio. Ovviamente accetto e prendo in mano la squadra dopo la loro sconfitta con l’Italia per 2-1 nella loro gara d’esordio. E’ un’esperienza veloce che non ci porta ai quarti, dopo la sconfitta 2-0 col Messico e la inutile vittoria 2-1 sulla Nuova Zelanda. Fattori positivi sono sicuramente il fatto di aver diretto giocatori come Ghoulam e Taider, di aver giocato al Maracanà e di aver fatto un po’ di esperienza internazionale che non può guastare per il mio futuro.
Torno a Ischia e il campionato comincia come meglio non potrebbe, con 7 punti nelle prime tre partite conditi da uno zero alla casella dei goal subiti. Il mio sogno! Poi qualcosa si inceppa e nelle successive 11 partite raggranelliamo la miseria di 5 punti frutto di altrettanti pareggi…
Non ci siamo…davanti poi è un pianto…neanche Martinez riesce a essere incisivo. Torretta poi col suo 17 di accelerazione dovrebbe fare il fenomeno invece non vede la porta neanche col binocolo. La sorpresa positiva è il trequartista albanese Verkaj, ex Lazio, che ha raggiunto anche la nazionale. Detto questo anche quest’anno si lotterà per la salvezza perché noi siamo nati per lottare!!!!!
Allora, tutto in mano al DS...gli acquisti però li valido io. Te pensa che l'ultimo giorno di mercato mi ha presentato il contratto di 5 terzini sinistri!!!Piena libertà a lui per cessioni e svincoli una volta che i giocatori sono da me stati indicati come indesiderati.
Facile....le compro io!
Finalmente torniamo alla vittoria regolando 1-0 al Mazzella l’ambizioso Messina, con una rete del redivivo Martinez ma soprattutto con i miracoli di E.Pazzagli, che sullo 0-0 respinge anche un calcio di rigore. Dopo questa iniezione di fiducia andiamo a Cosenza fiduciosi dei nostri mezzi, ma scambiamo la trasferta per una gita e torniamo a casa con uno 0-6 che mi fa andare letteralmente fuori dai gangheri.
La squadra capisce che è il momento di svoltare e il calendario ci da subito l’occasione giusta facendoci ospitare la Casertana, penultima in classifica. Niente da fare, siamo come bloccati e solo nel finale raggiungiamo un’ormai insperato 1-1 grazie a una magia di Caprani.
Le note dolenti continuano ad arrivare dall’attacco: Martinez si è finalmente sbloccato ma un infortunio ce lo porta via per due mesi.
Decido di provare a recuperare bomber Montaldo, che nella passata stagione ha ben figurato nel Martina Franca con 12 centri, ma si è infortunato in precampionato ed era finito addirittura in lista trasferimento. In ultimo, finisce ai margini e ci saluterà a breve il puntero brasiliano Piva, da me fortemente voluto dopo un buon numero di goal in D nella passata stagione, che, prima ha si lamenta per lo scarso impiego, poi quando viene chiamato in causa fornisce prestazioni indecenti. Che dire…mea culpa…
Bella storia Marchin, manca solo la punta prolifica a questo Ischia.![]()
Dopo un periodo di "zero stimoli" riaggiorno la mia carriera.
Ricapitolando: ho portato lo scudetto a Lecce ma perso due finali di Champions. Settore giovanile eccezionale, finanze floride e squadra stellare. Decido che il mio compito è finito e vado oltre.
Real Madrid: una sfida nonostante il grande nome. Squadra vecchia, finanze non poi così "galactiche"...rivoluziono la squadra portando gente giovane ma forse non ancora pronta. Mi dimetto dopo un paio di mesi e risultati non certo esaltanti.
A gennaio arriva la chiamata del Southampton: un passo indietro, ma penso che forse mi trovo meglio in squadre piccole da far crescere lentamente. Presi al 9° posto, chiudo il campionato 7° qualificandoli per la successiva Europa League. Non scatta la scintilla però tra me e il club e a fine stagioni mi dimetto.
Adesso il telefono squilla giorno e notte, godo comunque di una reputazione Mondiale. Mi chiama il Tottenham, ma non voglio un campionato top. Cerco un campionato minore ma con una squadra solida e delle strutture adeguate. La chiamata del Benifica mi incuriosisce, mentre attendo sviluppi sulla situazione in casa Ajax con Zidane che pare destinato ad un top club europeo. Potrei inserirmi.![]()
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