Tennista anonimo: ´Continuo a truccare partite, ma spesso solo alcuni set, game o commetto doppi falli´

Articolo scioccante pubblicato su Tenis Chile da un tennista anonimo riguardo le estreme difficoltà che affronta un giocatore di bassa classifica a continuare a giocare a tennis.

Sono un giocatore professionista con punti ATP, ho giocato molti tornei Futures e alcuni Challenger, al momento questa è la mia carta di presentazione, non posso fornire il mio nome né quelli degli altri perché con questa dichiarazione potrei stare fuori dal tennis per il resto della mia vita e oggi è l"unica cosa che ho, è la mia passione, c"ho dedicato la mia vita intera e non voglio essere sanzionato.

Tutto è partito qualche anno fa quando ho iniziato a ottenere risultati, dopo varie difficoltà economiche. Mio padre credeva in me e sono riuscito ad ottenere il mio primo punto ATP.

Non provengo da una famiglia benestante e né ricevo denaro per godermi viaggi di piacere, lo faccio perché ho fiducia in me, nei miei sogni, ho fiducia nel mio gioco e soprattutto nei miei guadagni.

Quando ho iniziato ad avere risultati e dovevo difendere punti, mi si è avvicinata una persona offrendomi 1.500 dollari per perdere al primo turno di un Future con un giocatore che difficilmente mi avrebbe battuto. La prima volta non ho accettato e ho vinto, ma mi era passata per la testa l"idea di accettare. In quel torneo persi al secondo turno e guadagnai 200 dollari di prize money, ma nella mia testa son tornati i 1.500 dollari che mi avevano offerto.

Dopo una settimana piena di confusione, dove pensai all"idea di accettare quell"offerta più volte che all"immagine della mia racchetta, ho ricevuto un"altra offerta un po" più alta la settimana successiva. La stessa persona mi offrì 2.000 dollari che accettai. Pieno di dubbi, con nervosismo e paura ho perso da un giocatore che avevo battuto in due partite. Guadagnai 117 dollari di prize money (tolte le tasse) per uscire al primo turno, ma in tasca ne avevo 2.000 extra che mi diedero la tranquillità di poter continuare a competere.

Per la prima volta nella mia carriera potetti chiamare i miei genitori per dirgli che non mi dovevano dare nessun dollaro per le spese, mi sentivo autonomo, giocavo con meno pressione, potevo pagarmi un hotel migliore e una volta tornato nel mio Paese feci un regalo ai miei genitori. Sentivo che per la prima volta avevo un aiuto che mi avrebbe aiutato a realizzare il mio sogno.

Passavano i mesi e i miei genitori continuavano a sostenermi (economicamente), gli sponsor non esistevano e i prize money non mi permettevano di pagarmi hotel, cibo, corde, lavanderia, allenatore, cose extra e allenamenti, nulla. Ma la realtà del tennis è che i montepremi dei tornei oggi sono come l"elemosina.

Le vendite delle mie partite continuavano ad essere sempre più frequenti, ma continuavo a ricevere soldi dai miei genitori. Giocavo con paura perchè vedevo che i giocatori ricevevano sanzioni importanti e io temevo di essere il prossimo.

Mesi dopo in un Future in Argentina dovevo affrontare al primo turno un giocatore contro cui non avevo vinto pi� di tre game, era lui che doveva vincere, la mia bestia nera, il favorito del torneo e 600 posti più in alto di me nel ranking. Entrai concentrato tanto che vinsi il primo set per 6-1, fu una sorpresa per me e per la gente che venne a vederci. Quando vinsi il secondo parziale per 6-2 mi resi conto che non ero l"unico ad essere in questo "ambiente" oscuro chiamato scommesse.

Oggi la realtà è simile, continuo a giocare Futures e Challenger, continuo a vendere alcune partite ma la maggior parte delle volte vendo solo alcuni set, sono arrivato a vendere game e doppi falli. Non me ne pento, non provo vergogna e non mi vanto nemmeno di questo. Sento che ciò è necessario e mentre non migliorano i premi dei tornei, io e tutti i miei colleghi continueremo a fare così per vivere la nostra passione.