@Wolves85 vieni a disperarti con me?


E' iniziata ufficialmente l'organizzazione "a distanza" del matrimonio, precisamente con un anno e 5 mesi di anticipo.


EPISODIO 1: Prenotazione della chiesa

Dopo due settimane di "dove ci sposiamo?" "Quella ti piace?" "Ma quell'altra invece?" "Oh, perchè non li?", abbiamo deciso di sposarci in una chiesa in un paesotto in provincia di CB, roba di 15 minuti di auto si e no. Chiesa piccina ma molto carina, con una volta di legno e tanto tanto verde tutto intorno, location perfetta che permette anche di evitare trasferimenti interminabili per le canoniche fotografie. Non avendo un parroco ufficialmente assegnato, per prenotarla bisogna contattare il comune. Prendo il telefono e chiamo: "Sisi, ce ne occupiamo noi. Le passo l'ufficio anagrafe che è addetto alle prenotazioni...". Parlo con il dipendente comunale per un pò, chiedendo varie informazioni. Alla fine riferisco il mio nome e quello della futura sposa: "Andrea...." "Weeee Andrè!! Tu sei? E quindi ti sposi??? Ah! Che te possino!!" "Ma che ca..." "Sono il Mister!!!" "Ah, ciao mister! ". Il mio vecchio mister di quando giocavo a calcio lavora all'ufficio anagrafe del comune dove mi sposerò, buono a sapersi.
Tempo una settimana e mi ritelefona: "Andrè, confermami il tuo indirizzo email così ti mando i documenti che devi riportare qui in comune firmati...". Mi arriva la mail e il primo documento recita: "si prega di fornire il seguente documento comprensivo della ricevuta del versamento di euro 180 sul c/c....". Bene, manco si comincia e già mi fanno cacciare i soldi per bloccare...la chiesa!


EPISODIO 2: Fotografo

Oggi siamo di rientro a CB e sfruttiamo il primo sabato per incontrare due fotografi. Requisiti necessari: foto "artificiali" ridotte all'osso e tante foto stile cazzeggio totale + poco rompimento di palle durante il ricevimento (io voglio mangiare) + non troppo tempo da dedicare ai momenti fotografici di rito (io voglio mangiare). Due incontri abbastanza costruttivi, salvo il discorso economico che supera già del 50% quanto speravamo di spendere. Ma tant'è.
Suggestiva la proposta di uno dei due per rimpiazzare il solito album vecchio stile: un box di legno decorato a piacere con all'interno 40/50 cartoncini lavorati su ognuno dei quali sono applicate 4 foto riguardati un momento dell'evento. Nessun album da sfogliare, ma una scatola da aprire. Molto interessante.
L'altro invece proponeva un album rettangolare più classico ma davvero bello: contenuto in una scatola lavorata che già da se è un pezzo di ornamento, dal peso di 5-6kg (simil metallo), con diversi tipi di carta selezionabili all'interno (lucida, opaca, metallizzata, ecc.) sulle quali applicare le foto. Prezzo di tale album, ovviamente, quasi triplicato rispetto allo standard locale.


Prossimo episodio: fioraio.

E la mia ragazza già mi sta bombardando di foto di tipologie di fiori che le piacciono, tra i miei "belli" "oh si" "fenomenali".