La partita più importante per l'Avellino si gioca a Roma. Al Collegio di Garanzia dello Sport, nella sede del Coni del Foro Italico, è in corso l'udienza sul ricorso della società contro la mancata iscrizione in Serie B per irregolarità amministrative. L'atmosfera è già rovente. Circa cento tifosi si sono radunati davanti all'ingresso con fumogeni e tamburi. Da loro anche cori contro il presidente Walter Taccone. La polizia, presente con alcuni mezzi blindati, ha raggruppato gli ultras dietro allo striscione "Salviamo l'Avellino". Il responso del Coni è atteso nel tardo pomeriggio.

"PARTITA APERTA" — Secondo l'avvocato dell'Avellino, Eduardo Chiacchio, la partita è aperta: "Sappiamo che è un'impresa difficile, ma abbiamo fondate speranze che il ricorso possa essere accolto, la partita è aperta. Certamente la difesa delle altre parti è stata dura, con la Figc, la Procura generale dello Sport e la Ternana come terza parte interessata: a un certo punto ci siamo sentiti soli contro il mondo. Sotto certi profili è stato triste. L'Avellino merita il massimo - ha aggiunto Chiacchio - ed è triste vedere disparità di trattamento con altre società. Se l'Avellino sarà escluso e in futuro dovessimo registrare un'apertura dei termini per altre società per fideiussioni nulle, per non dire false, sarebbe uno scempio all'interno della giustizia sportiva e della Figc e qualcuno dovrebbe porre rimedio

Fuori udienza, Walter Taccone si è rivolto a Franco Frattini, tra le altre, con queste parole: “Ricordo a questa corte che il 5 luglio ho ricapitalizzato per 3.7 milioni di euro, figuratevi se mi perdevo per 50mila euro di fideiussione. Abbiamo commesso degli errori ma abbiamo tre polizze e rischiamo di essere esclusi dal campionato. Non è per me, ma per il popolo irpino che si trova qui fuori”.




la mia impressione è che ci escludono oggi e poi saremo riammessi con il Tar