Nel primo dei due scontri diretti contro la Juventus, la Fiorentina di Vittorio dominò la partita in lungo e in largo, ma non riuscì mai a fare breccia nella difesa bianconera. Il risultato finale di 0-0 non cambiò nulla in classifica, e i viola si trovavano a dover difendere un vantaggio di soli due punti, con anche una partita in più giocata.
nelle due partite successive arrivarono le vittorie contro Lazio e Milan, ma anche la Juve ottenne il massimo risultato contro Palermo e Udinese, entrambe liquidate per 2-0
Con queste premesse, la gara di ritorno, a Torino, tra Juventus e Fiorentina poteva dare una svolta al campionato.
La Fiorentina di mister De Santo però era ancora impegnata anche sul fronte Champions. Per la semifinale contro il Chelsea, la stampa vedeva favoriti i londinesi. Invece i viola andarono a vincere di misura a Londra, grazie al gol di Ville Sivikko, per poi dominare all'Artemio Franchi, dove le reti di Diouf, Ivanov e Kamissoko garantirono un posto alla finale di Milano
Dall'altro lato del tabellone, la doppia gara tra Monaco e Real Madrid sembrava già decisa all'andata, con i monegaschi che in casa si erano imposti per ben 4-0 sui blancos. Al Santiago Bernabeu però il Real Madrid rischiò di rimettere tutto in discussione. Non bastò però la determinazione per completare la rimonta. Il 3-0 a favore degli iberici non fu sufficiente per guadagnarsi la finale.
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