[FM2014] Di generazione in generazione...

[Wolves85]

Ai quarti di finale, l'Italia si presenta orfana Brancatisano, che finisce il torneo a causa di un polso rotto durante la partita con la Slovacchia. Ciononostante, contro l'Ucraina viene imbastita una buona partita, cauta e senza sprecare troppe energie. Basterà la rete di Andrea D'Alessandro a qualificare gli azzurri alle semifinali.

Sugli altri campi da sottolineare la scioltezza con cui l'Inghilterra si conferma favorita, liquidando la Francia con un secco 0-3, mentre la Spagna fatica contro la Repubblica Ceca. Succede tutto nel primo tempo, con i Cechi che passano in vantaggio per primi al 4'. A ribaltare la situazione è l'autorete di Kupka, a nulla serve il momentaneo pareggio firmato da Urban, perché poco prima della pausa Antonio Joaquin segna il gol partita.

30.06.2028 Millennium Stadium, Cardiff Ucraina - Italia 0-1
30.06.2028 Murrayfield, Edimburgo Svezia - Turchia 1-2

01.07.2028 Hampden Park, Glasgow Francia - Inghilterra 0-3
01.07.2028 Bridgend Community Stadium Spagna - Rep. Ceca 3-2

[Wolves85]

Le semifinali si giocarono nelle due capitali, a Cardiff la Spagna non incontrò grosse difficoltà contro la Turchia. Una partita dominata in lungo e in largo dalle furie rosse si chiuse con un secco 2-0 grazie alle reti di Victor e di Munez entrambe nel secondo tempo.
A Edimburgo invece si giocò il grande classico Italia - Inghilterra. Nonostante gli albionici godessero dei favori del pronostico, Vittorio riuscì ad imbastire una gara guardinga e ordinata. Il gioco di rimessa si rivelò efficace quando Simone Boccagna su una palla messa in mezzo da Vaccaro e sporcata dalla difesa inglese, trova la stoccata vincente. Da quel momento il fortino costruito dagli azzurri tiene per i restanti 70 minuti, rintuzzando tutte le offensive dell'Inghilterra che non riesce mai ad arrivare al tiro pulito. La partita si chiuse sull'1-0.


04.07.2014 Millennium Stadium, Cardiff Turchia - Spagna 0-2
05.07.2014 Murrayfield, Edimburgo Italia - Inghilterra 1-0

[Wolves85]

Il 9 Luglio del 2028, all'Hampden Park di Glasgow, si giocò la finale degli Europei di Scozia e Galles del 2028.
Il caso volle che la finale che si proponeva quel giorno fosse la stessa che si disputò agli Europei di Polonia ed Ucraina 16 anni prima. Da allora né Italia né Spagna erano più arrivate in finale.
Se 16 anni prima la Spagna era uscita vincitrice dalla sfida, gli azzurri non alzavano al cielo il trofeo continentale da ben 60 anni. Infatti la prima e ultima volta che conquistarono la vittoria nel Campionato Europeo fu nel 1968, di fronte al pubblico di Roma battendo la Jugoslavia.

Il leitmotiv della partita fu lo stesso della finale di 16 anni prima, con la Spagna che giocava sul possesso palla ed il dominio del centrocampo e l'Italia che puntava sulle manovre di interdizione e rimessa. La differenza sostanziale rispetto all'ultima finale fu di atteggiamento. Gli azzurri non rimasero mai in balia della nazionale spagnola, anzi, anche avendo ceduto completamente il possesso palla agli avversari (le statistiche finali parlavano di 63%-37% in favore delle furie rosse), non rinunciarono mai a giocare. Questo atteggiamento, fortemente voluto da Vittorio, risultò vincente. Un gioco con pochi tocchi, e buone verticalizzazioni, esaltò Simone Boccagna, che mise a segno una tripletta, mentre una difesa messa bene e solida impedì alla Spagna di concretizzare la grossa mole di gioco che faceva e che non arrivo mai in maniera pericolosa nei pressi dell'area di rigore azzurra.
Il risultato finale fu esattamente speculare a quello di 16 anni prima. Vittorio ammise, a fine partita, di ricordare perfettamente la delusione che provò in quell'ormai lontano 2012, quando la nazionale azzurra si presentò già battuta in campo e rinunciò a fare il proprio gioco. L'aveva discussa a lungo con i suoi uomini, alcuni dei quali troppo giovani per ricordarla, e aveva messo in guardia la sua squadra. Spiegò che il gioco della Spagna è sempre stato quell'enorme bluff di palleggi inconcludenti a centrocampo che, se ben fronteggiati, non arriveranno mai a creare pericoli. Questa si rivelò essere la giusta chiave di lettura della gara, che consegnò alla nazionale italiana l'onore ed il prestigio di sollevare la Coppa Europea

[BigSu]

[Wolves85]

All'inizio della stagione 2028/29, la Fiorentina non era più una meteora. Ormai, grazie alla guida di Vittorio, i viola erano entrati nel novero dei top team mondiali, sia per reputazione che per valore stimato





Da un top team, ci si aspettava un mercato incentrato sui top player, e la Fiorentina, a fronte delle cessioni importanti di Grillo al Benevento per 6.5M, Ozturk al Real Sociedad per 8.25M, Hassan al Torino per 13.75M e Andreini al Napoli per 18.5M, non deluse le aspettative, ingaggiando il terzino sinistro giapponese Takeuchi dal Bayern Monaco, il trequartista olandese Ruud Zuiderwijk dal Porto e la punta francese Emmanuel Robin dal Barcellona, per un esborso che si diceva superare i 120 Milioni di Euro.







per completare la rosa, arrivò anche il giovane Elia Spini, dallo Standard Liegi, e furono inoltre integrati alcuni elementi di spicco della formazione primavera.















La stagione ufficiale iniziò, come ormai d'abitudine, con le supercoppe, Italiana, contro la Lazio, ed Europea, contro il Siviglia. All'Olimpico i biancocelesti costrinsero la formazione viola al pari dopo 120 minuti, ed ai conseguenti rigori, dove l'errore di D'Alessandro, appena tornato in Italia dopo l'esperienza al City, consegnò il trofeo alla Fiorentina.



Contro gli spagnoli, invece, la partita fu chiusa dopo appena 25 minuti. La doppietta di Solomon mise in ginocchio il Siviglia, che da lì al 90' non trovò mai le energie per tornare in partita.



La Fiorentina, conquistate le due supercoppe, si presentava già pronta a dominare sia in Italia che in Europa