Appare strano essere qui eppure, non è una realtà semplice neppure quella del Nord Irlanda, soprattutto inuna cittadina piccola ma con impegno e volontà i risultati arrivano. Qui non conta il passato, il lavoro è lavoro e viene apprezzato come tale. Conta moltissimo avere le competenze nel settore in cui lavori o aspiri a lavorare,e nel calcio bisogna prima di tutto mostrare ciò che vuoi fare. Ci si deve adattare con un pizzico di coraggio e tanta flessibilità, apertura mentale e voglia di mettersi in gioco. La cosa che colpisce è che i cartelli sono scritti anche in gaelico ed usano l’euro! In genere la repubblica mi sembra complessivamente più cara. Nonostante tutto ho trovato un posto che sin dall’inizio ho sentito come casa. Poco alla volta e grazie al compare Ciccillo ho tantissimi amici, sia locali che internazionali e anche qualche italiano.
In genere la città è piccola e si gira bene a piedi, ha un costo della vita assolutamente contenuto e proporzionato agli stipendi, le persone sono aperte e disponibili, i servizi e la sanità pubblica funzionano e bene, i taxi costano pochissimo (£2.80-3 a corsa) ed il cibo locale è assolutamente delizioso.
Di negativo che posso dire? Mi manca un po’ l’estate, quella vera e la vita notturna/culturale è un po’ limitata, essendo appunto la città piuttosto piccola. Per fortuna c’è il calcio e pur non avendo una grande conoscenza avvicinarmi alla squadra locale mi fa sentire un po’ a casa mia. Nulla di trascendentale ma almeno sento di nuovo l’odore dell’erba e la conduzione familiare mi fa mettere ai piedi le scarpine e con la tuta mi sento di nuovo un mister.