riservato - riepilogo storia
Il 4 maggio 1949. Alle ore 17:03, il Fiat G.212 della compagnia aerea ALI, siglato I-ELCE, con a bordo l'intera squadra del Grande Torino, si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese; le vittime furono 31. Nel 2015, in ricordo della tragedia, la FIFA ha proclamato il 4 maggio come "giornata mondiale del giuoco del calcio".
Il 6 febbraio 1958 il volo 609 della British European Airways si schiantò al suo terzo tentativo di decollo da una pista ricoperta di neve sciolta all'aeroporto di München-Riem, nella Germania Ovest. A bordo dell'aereo c'era la squadra di calcio del Manchester United, i Busby Babes, insieme ad alcuni sostenitori e giornalisti: morirono 23 dei 44 passeggeri.
Il tardo pomeriggio del 27 aprile 1993 un de Havilland Canada DHC-5 Buffalo marche AF-319 dell'aeronautica militare zambiana si inabissò nell'oceano Atlantico circa 500 metri al largo della vicina Libreville, in Gabon. L'aereo trasportava gran parte della nazionale di calcio zambiana, diretta a Dakar per un incontro con il Senegal valevole per le qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1994. Tutti i 25 passeggeri e i 5 membri dell'equipaggio perirono nell'incidente.
Un destino che nel calcio ritorna, un destino che si incrocia con la memoria, che lascia un vuoto nelle memorie dei tifosi. Cosa sarebbe stato se solo quel volo....ci chiediamo spesso.
Ma in questa storia sono ancor di più le domande che troviamo.
Perché il 7 giugno 1989 il volo Surinam Airways 764 partito da Amsterdam e diretto all'aeroporto internazionale di Paramaribo-Zanderij non solo si portò via le vite di 176 persone, ma inghiottì le speranze calcistiche di un piccolo angolo del mondo di nome Suriname.
Quel volo mise in luce le contraddizioni di un paese così piccolo ma così ricco. Così ricco di talento per quel gioco del calcio che pare impossibile immagine una nazionale orange senza i nomi di Ruud Gullit, Frank Rijkaard, Aron Winter e Stanley Menzo, ma ache Bryan Roy e Clarence Seedorf.
Una nazionale che non esisteva, una nazionale che avrebbe potuto essere qualcosa di meraviglioso, e invece non fu nulla, e nulla poteva essere.
Perché una volta scelto di essere orange, ci si doveva spogliare di ogni legame con Paramaribo: nessun olandese con origini surinamesi può svolgere la sua professione in Suriname, una volta scelta la cittadinanza olandese. Quindi nazionale di fatto interdetta a tutti i più grandi talenti di quel paese.
Contraddizioni, domande, vuoti.
E se quel divieto, tanto assurdo, fosse tolto? Se finalmente Paramaribo scegliesse di dare una speranza al proprio calcio? Cosa succederebbe se il prossimo Clarence Seedorf vestisse la maglia dei Kleurrijk 11 anziché accettare di servire la casata di Oranje-Nassau?
fonti: wikipedia.it
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Ultima modifica di Khabar; 09-10-2015 alle 22:29
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15 giugno 2014: è un giorno storico per il Suriname. La gente scende in piazza per un momento che cambia la concezione che questo piccolo lembo di terra ha di stesso e della relazione che ha con il suo passato, con i Paesi Bassi che fino a pochi decenni fa sono stati letteralmente i loro padroni.
Finalmente il governo di Paramaribo ha compreso che il passato, l'orgoglio, rappresentano a lungo andare un peso, ma soprattutto una perdita per tutti coloro che pur nati su suolo europeo si sentono vicini a queste terre. Molti sostengono che sia l'annuale cerimonia di commemorazione per le vittime del volo 764 che abbia contribuito a mobilitare le coscienze in modo definitivo. Una seduta plenaria del Parlamento ha deciso che la storia deve cambiare, e che nuovi orizzonti si aprono per tutti. In particolar modo il calcio deve, può e deve, essere il volano per una nuova partenza.
La federazione calcistica si chiede chi possa essere la persona adatta a questo nuovo percorso, e dopo qualche tentennamento decidono di scegliere un uomo sconosciuto ai più, ma che in patria ha sempre lavorato a favore dello sviluppo calcistico di questo paese.
Ma non sarà solo, Adriaan. Questo nuovo inizio è stato accolto con entusiasmo da molti orange originari di queste terre:
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Ti seguoHo sempre adorato il Suriname in quanto nazione che sforna talenti che puntualmente diventano campioni con la maglia Orange
mi sa che ti conviene far giocare un paio del tuo staff... visto il livello, anche a 40 anni sarebbero illegali![]()
Seguo!
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Bell'idea, seguo!
Make Genoa great again!
Grande, seguo! Tra l'altro ho scoperto proprio poco tempo fa che il Transvaal in passato ha vinto due volte la Concacaf Champions Cup, volevo quasi farci una storia
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