forse comprendo male quello che scrivi...ci sono quasi 400 morti negli ultimi dieci giorni riconducibili ad Isis, faccio fatica a non ritenere questi eventi "nella norma". O meglio, sono eventi che rientrano nella normalità di questo decennio, lo stato di terrore, secondo me, è ormai diventato consapevolezza che si può fare ben poco per contrastare questo fenomeno.
Detto ciò mi pare che sottovalutare Isis come è stato fatto sin dall'inizio sia stata una bella boiata. Ricordo grande superficialità di fronte al primo giornalista sgozzato, oltre i soliti noti che gridavano alla messinscena. E' passato un anno e Isis è alle porte dell'Europa con i turchi che non si capisce bene da che parte stiano e Obama che si è accorto solo ora che forse la Russia e Putin possono aspettare.
In tutto questo la gente non si è ancora accorta che paesi come Francia e Inghilterra il nemico ce l'hanno in casa, ha la stessa nazionalità delle vittime ed è talmente radicato nel contesto sociale che non sarà mai riconoscibile.