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Aldilà della parte legata alle squadre più forti, non è errato essere ambiziosi però anche i calciatori più tonti hanno imparato a dire le frasette di circostanza proprio per evitare gaffe di questo tipo, non mi è piaciuta neanche la parte in cui parla del suo modo di giocare:
inoltre anche quando ha parlato del suo giocare poco non mi è piaciuto:Volevano che corressi e lottassi di più sul campo, ma credo che un calciatore debba migliorare principalmente negli aspetti in cui è già sopra la media. Sono sempre stato sopra la media nel far gol; posso creare opportunità per gli altri o farli io. Dissi che se non gli piacevo, avrei giocato da qualche altra parte, ma che non avrei cambiato il mio modo di giocare. Probabilmente non correrò mai ad aggredire gli avversari come un pazzo, sono un tipo che vuole giocare nel modo più intelligente possibile e più possibile col pallone, questa è la mia filosofia. Se provassi a fare in modo diverso, sarei a disagio.
Ero a Torino dove giocammo contro la Juventus, alla fine di ottobre». Giampaolo pensò – scrive il giornalista – che c’erano poche possibilità di vincere e fece riposare i titolari, facendo giocare le riserve: «Probabilmente voleva farci fuori, dandoci una chance per poi avere motivi per non farsi rompere le scatole dopo la sconfitta.»Insomma non si è posto nel modo migliore.Due giorni dopo in allenamento sbagliai un paio di volte e lui cominciò a urlarmi contro in modo isterico. C’erano anche i miei genitori a vedermi. Quando tornai a casa mi chiusi in camera e diedi calci alle sedie per un’ora. Chiami di nuovo il mio agente e mi disse che la mia chance sarebbe arrivata. Nella partita successiva l’allenatore mi fece scaldare all’intervallo, ma al 18’ mi disse di sedermi perché sarebbe entrato qualcun altro.
Aldilà dei gol e degli assist che potrà fare serve anche che si ponga in modo corretto verso lo staff e verso i compagni altrimenti si rischiano tensioni dannose.
Speriamo bene.