Sarà un City diverso. Il City 2019 è tutt'altra squadra rispetto al City 2016. Un organico che nei singoli ha individualità di livello elevatissimo, pochissime lacune da colmare.
La prima esperienza aveva visto un numero incredibile, anzi incalcolabile, di sprechi, giocatori presi e poi rivenduti dopo nemmeno un anno, giocatori presi solo perché avevano il nome bello, giocatori presi per fare tribuna, nemmeno panchina. In 6 anni movimentammo qualcosa come oltre 2 miliardi di euro, contando solamente gli acquisti. Una cifra astronomica, di cui probabilmente almeno 1 terzo, se non di più, completamente buttato.
Quest'anno punteremo a fare diversamente. Le spese folli sicuramente ci saranno, inutile nascondersi, ma dovranno essere maggiormente pensate, più oculate, più orientate a giocatori davvero funzionali al progetto. E, soprattutto, meno indirizzate al fronte offensivo.
Gli anni e le batoste ci hanno insegnato che non sempre avere 10 attaccanti paga, il buon vecchio tridente/poker ultra-offensivo probabilmente quest'anno non si vedrà in quel di Manchester, sponda azzurra. Ma troveremo altri modi per far felici i tifosi.
Intanto, dopo esserci presentati ai giocatori, ed aver scambiato quattro chiacchiere con i reduci della mia prima esperienza, abbiamo già una nostra idea della squadra e di chi serve e chi non serve. Pertanto, mettiamo quasi subito in vendita alcuni ragazzi non funzionali al progetto.
Ci saluteranno sicuramente il portiere Claudio Bravo, i difensori Mangala e Sandler, il centrocampista Fernandinho e l'ala Zinchenko. Restiamo all'ascolto delle voci di mercato su qualcun altro dei nostri elementi, non si sa mai che compaia qualche voce interessante che ci permetta di fare casse inaspettate.
L'idea sarebbe quella di cedere anche David Silva, ma probabilmente potremmo decidere di tenerlo per questa prima stagione, vista la sua grandissima esperienza e le sue doti tecniche che non sono seconde a praticamente nessun'altro.
In entrata, sicuramente cerchiamo un terzino sinistro, visto che il ruolo al momento è coperto solamente da Mendy e da un adattato Delph, che invece tornerà nel suo ruolo naturale a centrocampo.
Con la cessione di Fernandinho, siamo corti anche al centro, dove punteremo probabilmente ad acquisire almeno due nuovi uomini.
Sugli esterni e per quanto riguarda la fantasia e la creazione del gioco, siamo ampiamente coperti, con i due Silva, De Bruyne, Sané, Sterling, ecc.
In attacco la coppia Aguero-Jesus è ben assortita; probabilmente proveremo ad affiancare un terzo uomo per completare il reparto.